giovedì 20 dicembre 2012

Obama sul Time



Mi ricordo che quando fu eletto la prima volta ero talmente emozionato che lo infilai in un romanzo dove il maresciallo Greco commentava con pensieri suoi l'evento, guardandolo alla tv.
Quel romanzo deve ancora uscire e questo vi dà la misura dei tempi dell'editoria, ma Obama rimane  un personaggio positivo nel mio immaginario e in quello dei tanti americani che l'hanno votato.

Comunque vada rappresenta una svolta nel modo di fare politica in America e anche se non riuscirà a fermare la lobby delle armi o a rendere la sanità americana veramente accessibile a tutti, rimarrà nella storia come uno dei presidenti più votati e più amati dagli americani. 

Elegante, serio, colto e preparato, uomo che si commuove parlando dell'ultimo eccidio della follia e ancora si commuove ringraziando i suoi collaboratori dopo l'ultima elezione.
Guardando i suoi avversari ci si rende conto della sua forza e della loro debolezza.
E' tutta apparenza?
Spero di no, spero che lasci un segno tangibile.
Comunque si merita tutta la copertina di Time e anche la mia minuscola, di fine anno, glie la  dedico volentieri.
Non potrei dedicarla a nessun politico italiano, impresentabili, preferisco offrirla a lui, rimane pur sempre l'uomo più potente del mondo e una volta tanto di colore.

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