Viva l'Italia è un film di Massimiliano Bruno che conoscerete se avete visto come me la serie Boris, lui era il comico popolare diventato famoso perché durante i suoi spettacoli urlava il tormentone che faceva scompisciare il pubblico "bucio de culo", perdonate la volgarità ma era quella che il personaggio proponeva in tutte le salse e la sua era una figura grottesca che sottolineva la comicità greve di certi attori italiani.
Anche in viva l'italia si sottolineano diverse cose: la corruzione, il mal costume, i raccomandati, l'arroganza del potere, e chi più ne ha più ne metta, si propongono anche soluzioni, un sempre bravo Michele Placido propone un nuovo articolo della Costituzione, il diritto dei cittadini a conoscere sempre la verità dei fatti.
Anche i figli del politico Placido, costretto per un attacco di demenza a dire la verità, diventano bravi :
Alessandro Gassman, Roul Bova, Ambra Angiolini da figli senza spina dorsale del politico corrotto diventano bravi cittadini che affrontano con coraggio le sfide della vita.
Insomma una favoletta a metà che non promette mondi migliori ma che invita a una nuova moralizzazione, però il film in realtà non arriva da nessuna parte, ci racconta cosucce già dette, si indigna ma con troppa leggerezza, unico momento drammatico è la visita all'Aquila violata dal terremoto, ma diciamoci la verità, noi italiani non abbiamo bisogno che ci dicano la verità, quella la conosciamo già, abbiamo bisogno che i politici se corrotti e condannati si tolgano di mezzo, che il prezzo di scelte scellerate lo paghino coloro i quali invece continuano allegramente a godere di immunità e corruzione.
etc etc.etc etc.
Il film racconta una storia già scritta senza colpire nessun reale bersaglio e gli attori sono i soliti noti, come se a Roma ci fossero solo quegli attori, ma forse sbaglio è che sono i più bravi, sicuramente loro non sono, come la protagonista femminile del film, raccomandati.
Comunque Bruno è simpatico.
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