Quando decido di guardare un film di guerra, mi aspetto un film di guerra, con battaglie, vita di trincea, atti di coraggio o di vigliaccheria, poca retorica, molta azione e qualche riflessione intelligente sulla crudeltà della guerra e le solite cose che noi maschietti cerchiamo nella guerra da sempre, eroismo inutile e machismo gratuito, poi ci sono i film contro la guerra, come "La grande guerra" o "Uomini contro" dove la follia della guerra viene raccontata con intelligenza e realismo.
La battaglia di Cassino, con un anziano ma mai domo Franco Nero, è un brutto film, girato in un non luogo, episodio che coinvolge solo alcuni soldati americani e un indefinibile italiano interpretato da Franco Nero.
Dialoghi schizofrenici di uomini nevrotici che non hanno nulla di eroico o umanamente interessante, sceneggiatura inconsistente, fotografia minimale, contesto geografico anonimo, conclusione banale.
Il messaggio? La guerra è una brutta cosa.
Lo sapevo già, grazie.