Ho iniziato a vedere la terza stagione di 13 con il consueto prologo educativo comprensivo di avvertenze per l'uso.
Sicuramente 13 è un prodotto interessante perché entra con uno stile tutto suo nel complicato e per certi versi intraducibile universo adolescenziale americano, che ha un denominatore comune con qualsiasi altro universo analogo, la giovinezza, con tutti gli struggimenti, insicurezze, malesseri e pulsioni del caso.
I temi trattati sono universali, bullismo, droga, sesso, violenza gratuita, solitudine esistenziale, incomunicabilità fra diverse generazioni, diversità e chi più ne ha più ne metta.
l'originalità sta tutta nei personaggi che sono spesso improbabili, ma non meno affascinanti.
I personaggi sono cinematografici e in questo modo rendono però la vicenda, farcita di problematiche reali, più intrigante.
Può servire una serie come 13 a fare riflettere i giovani?
Ne dubito.
I giovani, quelli veri che si muovono nel mondo reale, devono fare i conti con diversi aspetti presenti nella fiction, ma nell'italietta di oggi hanno un problema in più, nessuna prospettiva futura, nessuna speranza di realizzazione, nessun aiuto dallo Stato, entità sempre più effimera e alla deriva, e quando devi sbatterti ogni giorno per capire come costruirti un futuro, 13 può diventare davvero una commedia quasi divertente, non trovate?