Nono capitolo della saga dedicata al ruvido investigatore emiliano.
Era il 2020, piena pandemia e alla fine di quel delirio non potevo esimermi di raccontare come il mio amico Trebbi avesse affrontato tale periodo, con il suo stile fatalista e tipicamente emiliano.
Trebbi continua a investigare e risolvere problemi, come riesce, a suo modo, garantendosi non certo il paradiso ma un bel pezzo di riconoscenza da quelli che casualmente incontra sul suo cammino in cerca del suo aiuto.
Trebbi non è un poliziotto buono, non crede nello Stato, non crede nella giustizia, crede negli occhi di Angela la sua nuova compagna e nella onestà di Faid il suo socio.
Poi crede che in giro ci siano tanti sciacalli fra chi tira le fila e chi si muove in mezzo al gregge.
Vi aspetto come al solito, in libreria o in biblioteca o nei vostri lettori digitali.
potete trovarlo qui, per esempio
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