domenica 9 dicembre 2012

una mamma per amica


Sulla nostra destra e su cosa ne penso ho già detto ieri, prima che Monti annunciasse le sue dimissioni, quindi oggi non dirò nulla.

Preferisco parlare di una mamma per amica serie che non avrei mai guardato se non fossi circondato da femmine,  beate le donne e il loro universo, quello femminile.

Se ci penso un attimo mi rendo conto che le donne hanno composto il novanta per cento del mio habitat naturale, per puro caso del  resto, e vivere insieme a loro prima, quando  ero nella mia famiglia d'origine e poi, visto che non ho avuto figli maschi, forse mi ha dato una diversa prospettiva dalla quale osservare il mondo, pure mantenendo inalterate alcune caratteristiche tipiche che fanno di noi maschietti le bestie che siamo.

Detto ciò, ho cominciato distrattamente a sbirciare la fiction americana, terminata nel 2007 e replicata da sky con generosità e alla fine mi capita di immergermi nei dialoghi, nella trama leggera ma non troppo, nella definizione dei personaggi e non fatevi ingannare dal titolo italiano,  il titolo originale è Gilmore girls dal loro cognome suppongo, e mi piace di più.

La storia è banale una madre sola e una figlia adolescente in una piccola cittadina americana fittizia vicina a tutto ma indipendente e autonoma nella finzione televisiva e quasi perfetta.

Ma alla fine dentro alla vita delle due donne e intorno a loro pulsano dinamiche esistenziali interessanti e c'è un po' tutto ciò che compone il vivere quotidiano, amore, sesso, relazioni familiari, amicizia e tutti gli ingredienti del vivere sociale esaminati e snocciolati con intelligenza, con un umorismo che funziona,  riuscendo ad arrivare allo spettatore.

Io personalmente sono innamorato dalla leggerezza della madre e dalla saggezza della figlia che si muovono in un mondo relativamente facile dove nulla è scontato.

Come mi piace spesso ricordare la fiction è per definizione finzione, non ci sono mostri che stuprano fanciulle, uomini bestie che accoltellano le ex fidanzate così per insicurezza esistenziale e che se la cavano solitamente con 16 anni scontabili, non ci sono ladri alle porte di casa, e guerre a sterminare bambini.

C'è un' ottima sceneggiatura, bravi attori che in Italia ce li sogniamo  o che non hanno spazi simili, e trame che funzionano.

L'america, con tutti i suoi difetti, se non ci fosse bisognerebbe inventarla, almeno quella delle fiction.

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