sabato 31 marzo 2018

La consistenza del sangue ... articolo del Corriere







Primo articolo, Corriere di Bologna a firma di Massimo Marino, bella sorpresa nell'uovo pasquale.
Un bravo giornalista riesce a sintetizzare e nello stesso tempo a sottolineare gli elementi essenziali.
Marino è davvero bravo in questo.
Grazie

domenica 25 marzo 2018

Buio relativo



Quando Antonio Bagnoli editore Pendragon mi ha scritto chiedendomi in amicizia di presentare il primo romanzo di Daniele Guidetti, ho accettato, perché Antonio mi piace, è un editore bolognese, uno che coraggiosamente tiene la posizione in un mercato editoriale dominato dai soliti noti.
Non conoscevo Daniele e sono andato a documentarmi in rete mentre cominciavo a leggere il romanzo, e ho scoperto con una certa emozione che questo signore è uno dei primi fotografi di fashion italiani che tradotto significa moda, sfilate, luoghi luccicanti dove donne bellissime indossano abiti di famosi stilisti, un professionista dell'immagine, una persona lontana da me e dal mio mondo, tanto concreto quanto localizzato.
Abbiamo fatto conoscenza a cena dalle mie parti e al di là della sua simpatia ci siamo incontrati su un  punto fondamentale e decisivo, la scrittura creativa.
Tutto il resto, la nostra storia, i diversi ambiti lavorativi, la differenza generazionale, sono finiti sullo sfondo.
Il suo romanzo mi è piaciuto perché risponde a una regola tanto semplice quanto indispensabile per piacere, intrattenere il lettore spingendolo a continuare nella lettura pagina dopo pagina per capire come andrà a finire.
La storia è dinamica, un romanzo d'azione, e visto che sto guardando Narcos e sono un appassionato di Breaking Bad non poteva non piacermi. Si parla di narco traffico, di sud America, c'è molta violenza ma è la stessa violenza che puoi leggere in una qualsiasi adventure di Don Wislow, o Faletti, perché questo romanzo ha una caratteristica che lo distingue dai miei, è un prodotto che potrebbe essere esportato e trasposto cinematograficamente. Daniele Guidetti è uomo che vive di immagini e si vede da come riesce a renderle vive sulla carta.
Permettere al lettore di vedere un luogo o una situazione attraverso parole scritte al computer non è da tutti e Guidetti ci riesce con facilità probabilmente grazie alla sua esperienza professionale, chi lavora con le immagini deve per forza capire quale inquadratura, sfumatura, colore sarà più efficace per sedurre il pubblico e il suo Perù vero o ricostruito che sia diventa luogo magico attraverso le pagine di Buio Relativo.

Se fossi uno che azzarda punterei sul suo primo romanzo.
Ma sono troppo vecchio per scommettere, mi limito a consigliarvelo, dentro troverete un mondo, molti personaggi interessanti, molta azione e anche l'amore, come nella migliore tradizione letteraria, 350 pagine di puro intrattenimento con alcuni spunti di riflessione sulla vita e sulle dinamiche che ci portano a volte, quasi casualmente, sull'orlo del precipizio.

Una scommessa tutta italiana che parte da Bologna con la speranza di conquistare il mondo.


mercoledì 21 marzo 2018

#taxiwriter ... un nuovo modo di leggere la città



 Le presentazioni sono una cosa vecchia, le facciamo perché è una piacevole consuetudine incontrare i lettori, perché sono un modo per sancire la propria presenza in città, come fanno i cani quando marchiano il territorio.
Sono passato da lì, in quella libreria, in quella biblioteca, in quel locale, quindi sono, esisto, qualcuno mi ha dato spazio e credito per raccontare l'ultimo romanzo, l'ultimo libro, ma lo sappiamo tutti che è già cosa superata, a meno che tu non sia un youtuber brufoloso o un rapper scatenato.
Oggi tutto passa dalla rete, anche io in questo momento che scrivo, e tutti acquistano in rete, libri, telefoni, abbigliamento, videogiochi.
Dopo una presentazione la cosa importante è postare le immagini e devono essere credibili, una presentazione disertata meglio non farla vedere, allora si mostrano solo i protagonisti, lo scrittore, il relatore, il locale.
Un gioco di specchi, uno sbattimento senza pari.
Sabato 24 marzo 2018 invece parteciperò a un nuovo esperimento tutto bolognese, probabilmente già tentato altrove, ma non ne ho trovato traccia.
Nell'ambito di rosaenero festival sarà possibile trascorrere trenta minuti con uno scrittore a bordo di un taxi Cotabo sui luoghi del romanzo e della narrazione.
Trovate tutte le indicazioni cliccando il link in rilievo.
Una nuova idea.
O ci reinventiamo ogni giorno o rischiamo di scomparire.
Leggere sta diventando una nuova forma di resistenza e non aggiungo a cosa, lo sapete già.





domenica 18 marzo 2018

quattordici figli


La consistenza del sangue è il mio nuovo romanzo, quattordici figli, pietre miliari dell'esistenza in un percorso disordinato in mezzo alla tempesta, perché si scrive, e solo chi lo fa spesso può capire, in mezzo ai guai, i crucci, i pensieri, il maledetto quotidiano, e tutto ciò che capita entra nel tuo scrivere e alla fine capisci che meglio scrivere, mille volte meglio di ciò che ti aspetta fuori domani, dicono neve, neve il 19 marzo 2018 ... meglio 100000 volte scrivere.


sabato 17 marzo 2018

La consistenza del sangue




"A Bologna, ci sono i viali di circonvallazione, che corrono intorno alla città, costeggiando fantasmi di antiche mura medioevali che a testimonianza della loro esistenza hanno lasciato grandi porte di pietra ristrutturate da un'amministrazione previdente. Se passerete da queste parti vi capiterà di notare, all'altezza di Porta Lame, due statue in bronzo raffiguranti due partigiani".

Così comincia il mio ultimo romanzo.

I due partigiani li potete notare nella bella copertina realizzata grazie alla fotografia dell'amico Trabucchi che da sempre collabora con il sottoscritto per la realizzazione di quasi tutte le cover.

Non fatevi ingannare dall'incipit.
Non si tratta di un romanzo storico, e nemmeno di un saggio sulla resistenza, ma di un classico nero metropolitano che in questo caso potrei definire crepuscolare, visto che va di moda, soprattutto perché racconta l'ultimo mese di lavoro di un commissario prima dell'agognata pensione.

La consistenza del sangue è uno dei titoli più coerenti nella mia produzione letteraria e solo chi come me ha potuto osservarla di vicino, per strada, nei luoghi oscuri, potrà indovinare il perché di tale titolo.

Da oggi, 17 marzo, nelle librerie bolognesi e in rete, ovunque voi siate.
A breve in versione digitale.

In aprile la prima presentazione in data ancora da decidere.


giovedì 15 marzo 2018

Logan - The Wolverine






C'erano i super eroi Marvel, e io ero giovanissimo, la differenza fra me stesso che leggeva l'uomo ragno, Devil,  Silver Surfer nei fumetti e me stesso che li vede oggi nello schermo in alta definizione quasi quarant'anni dopo è soprattutto anagrafica e in questo caso esistenziale.
L'ultimo capitolo della saga dedicata a uno dei supereroi più sofferto della Marvel, The Wolverine è in forte sintonia con il mio tempo mortale, è un film crepuscolare dove insieme a una dose di sana violenza tagliente e sanguinolenta si muove Logan in un mondo che non sente più suo. Anno 2029, El Paso, i mutanti sembrano scomparsi dalla faccia della terra e Logan si preoccupa di mantenere in vita Charles Xavier ultimo testimone quasi demente di un'epopea dissolta.
Wolverine dovrà fare i conti con il proprio corpo malconcio e  con una nuova persona da portare in salvo, una bambina molto affine a lui.
Un film triste, violento, romantico, con una citazione western dal film Il cavaliere della valle solitaria che suona come un canto del cigno, la storia di un anziano pistolero che cerca di fare pace con il suo passato ma alla fine deve arrendersi alla sua natura.
Questo film a differenza di tanti altri esperimenti sul mondo Marvel l'ho sentito molto vicino, forse il super eroe che credevo di essere a vent'anni non c'è più, si è arreso di fronte all'ineluttabilità della vita, adesso è rimasto solo l'uomo

venerdì 2 marzo 2018

Vikings



Ho iniziato a vedere Vikings che trovo davvero liberatorio, ricostruzione storica o pura fantasia? Poco importa, gli eroi della vicenda decidono che a ovest ci sono nuove terre da esplorare e depredare e dopo avere costruito una nave partono per l'avventura.
I vichinghi non hanno paura di nulla, nemmeno di morire, perché sanno che oltre la morte andranno nel Valhalla e realtà o finzione il loro approccio con la vita e la morte è potente e il nostro mondo, l'Europa cristiana, appare fragile di fronte all'impatto di questi guerrieri che fanno sacrifici umani, praticano il libero amore e banchettano con birra e carne.
Che dire, l'età media era molto bassa, la vita era dura, ma quanta energia vitale sembrano incarnare questi vichinghi, che avevano come occupazione prioritaria saccheggiare l'inerme Europa ridendosela del nostro Dio e delle nostre tradizioni.
Per gli amanti del genere da non perdere su Netflix