lunedì 31 agosto 2015

il caso di Lizzie Borden



Christina Ricci  è l'indiscussa protagonista di questa ricostruzione storica apparentemente precisa di un duplice omicidio avvenuto il 4 agosto 1892 in una cittadina americana Fall River.
Il film è gradevole, le musiche rock country creano un piacevole contrasto con l'atmosfera cupa e senza speranza del film,  un giallo giudiziario nel quale fu coinvolta la figlia più giovane di un ricco e avaro possidente accusata dell'omicidio dello stesso e della matrigna.
Atmosfera gotica, interpreti ineccepibili, finale a sorpresa e se non vuoi sorprese clicca 

sabato 29 agosto 2015

Langhirano ... poliziotti che scrivono 2015



Sabato 5 settembre 2015 sono stato invitato insieme a Vuoti a perdere, a partecipare alla rassegna di letteratura poliziesca che si svolgerà a Langhirano (Parma) in Piazza Garibaldi.
Sarò presente insieme a una schiera di poliziotti scrittori e credo sia una delle prime occasioni nelle quali un agente della Polizia Locale partecipa a una simile iniziativa.
Non so come si svolgerà, non so cosa accadrà, so che mangerò dell'ottimo prosciutto e che conoscerò altri sbirri scrittori come me, una volta tanto non distinguibili per la diversa collocazione lavorativa ma accomunati da un unico denominatore essere poliziotti e scrittori, che sia un segno del mutare dei tempi?
Poi vi racconto

Ore 10-13:
I Sapori del Giallo
Dalla realtà all’immaginario, poliziotti che scrivono”.

Rassegna di letteratura poliziesca e gastronomia (spazi Bar ALO, piazza Garibaldi)

giovedì 27 agosto 2015

Vuoti a perdere ... ultima presentazione bolognese



Sabato 4 settembre 2015 ultima presentazione di Vuoti a perdere a Bologna, questa volta insieme a due amiche scrittrici Katia Brentani e Lorena Lusetti, al termine della chiacchierata su narrativa noir insieme all'amico Stefano Zanerini di QuiBolognaTv, la migliore web tv bolognese,  offriremo un rinfresco con Pignoletto, salatini e dolci, alle sette di sera, non mancate.
Sopra la locandina con i dettagli.

lunedì 24 agosto 2015

Vuoti a perdere intervista di QuiBologna tv



Per chi non conosce il mio ultimo romanzo, ripropongo la bella intervista dell'amico Stefano Zanerini di Qui Bologna tv.
All'interno si parla di Vuoti a perdere e di scrittura, era maggio credo e le presentazioni di questo lavoro volgono al termine ma subito partirò con una nuova avventura, in attesa della penultima presentazione prevista per il 4 settembre a Bologna di cui vi dirò vi lascio con il video.

Vuoti a perdere lo trovate qui

domenica 23 agosto 2015

Lucky Ladies ... terza puntata della televisione verità




Penso alle donne italiane quelle che ad esempio lavorano per le cooperative di pulizie e si presentano al lavoro alle quattro e mezza del mattino e lo so perché a volte le incontro dove lavoro io.
Penso alle operaie, alle infermiere, alle colleghe della polizia municipale, alle insegnanti, donne italiane che lavorano, poi tornano a casa e si occupano dei figli, dei mariti, delle faccende domestiche vero motore italiano, troppo spesso aggredite, violentate e uccise in questo nostro tempo malato.
Poi intercetto fuori da ogni rotta  una puntata di Lucky Ladies e a differenza delle due trasmissioni precedenti di cui ho sparlato (la seconda casa e quattro matrimoni)  mi fermo un istante e rimango  perplesso.
Prendi una città come Napoli, bella, dilaniata da contraddizioni e mali storici, ma sempre ricca e affascinante e profumata di tante prelibatezze e cosa ti viene in mente a te sceneggiatore, regista, produttore televisivo? Di mettere in piazza le vite surreali di alcune  ricchissime signore della Napoli bene.
Un bel gruppetto di fortunate signore che non hanno nulla da raccontare se non il loro stile di vita sfacciatamente sontuoso, fra feste a base di champagne, settimane bianche, progetti vacanzieri e noia, molta noia, perché quella rimane  quando hai tutto e devi fare i conti con il nulla di una vita vuota di contenuti e piena di cose, oggetti, gadget, la ricchezza ostentata, della serie siamo ricche e ce ne freghiamo di voi poveracci, anzi vi ignoriamo perché noi viviamo in un mondo al di sopra delle miserie umane.
Confesso di non avere sopportato a lungo la visione di questa brutta soap opera zeppa di nulla, zero contenuti, zero cultura, zero fascino, solo ostentazione di chi ha tempo e denaro di cui disporre in grande quantità.
Penso al nostro paese tanto vicino al fallimento socio economico, e ripenso a quelle splendide donne che ogni giorno tirano la carretta senza lamentarsi, alle nostre giovani precarie, a quelle brave che devono emigrare per lavorare,  a quelle che decidono di indossare una divisa, insomma alle donne vere e mi chiedo per chi hanno prodotto questa trasmissione? Forse solo per le protagoniste, un'auto celebrazione del cattivo gusto della ricchezza sfacciata, e se la televisione si stesse trasformando in una specie di contenitore dove entra solo l'orrore della superficialità e della ostentazione?
Domanda retorica vero?

sabato 22 agosto 2015

true detective seconda stagione ... fine



Non vi racconterò la trama perché l'intreccio merita.
Solo qualche impressione a caldo.
Mi è piaciuta anche questa seconda stagione, meno della prima, completamente diversa l'ambientazione e i temi, se nella prima stagione si parla di mostri seriali in questa importante è l'intreccio politico malavitoso.
Bravi tutti i quattro protagonisti della vicenda che vedete nella locandina sopra.
Il comune denominatore delle due stagioni sono i personaggi che incarnano diverse figure di tutori di legge e ordine, anche in questa seconda stagione sono tre poliziotti atipici tutti e tre dominati da un demone personale che non li lascia in pace,  accompagnandoli  attraverso il loro inferno quotidiano.
Bella la caratterizzazione dei personaggi e chi legge i miei libri sa quanto sia importante per me.
Non si salva nessuno in queste due stagioni feroci, ognuno condannato a convivere con i propri peccati mortali.
Belle le musiche, splendida la fotografia, incisivi ed essenziali i dialoghi.
Su sky


giovedì 20 agosto 2015

la ragazza del fiume, il mio piccolo grande successo agostano



Devo ringraziare Silvia dell'idea, un'amica incontrata per caso che mi ha suggerito di riproporre la mia prima novella in ebook su Amazon  e sfruttando le diverse possibilità l'ho messo in vendita al minimo possibile 0,99 cent e l'ho offerto gratuitamente per i 5 giorni concessi dall'azienda a chi desiderava scaricarlo in versione kindle.
Ho personalmente chiesto con l'aiuto di whatsapp agli amici di scaricarlo, ho fatto pubblicità nei soliti canali, ma non mi aspettavo quasi 300 clic per scaricarsi la  novella, in quattro giorni ho distribuito più copie della ragazza del fiume che in tutta la sua breve carriera cartacea.
Ve lo scrivo perché domani è l'ultimo giorno gratuito per scaricarlo, dal 22 torna all'astronomica cifra di partenza, neanche un euro.
Grazie gente.
Grazie Amazon, nonostante le polemiche ha realizzato in pochi clic un mio sogno.

martedì 18 agosto 2015

Lucca aggrediti agenti della Municipale ... un bel paio di corna ci seppellirà







Estate 2015 due episodi a caso pescati nel mazzo della cronaca quotidiana:
Gallipoli 31 luglio 2015 alcuni colleghi aggrediti da un venditore ambulante sostenuto e aiutato da una ventina di avventori durante i controlli per il contrasto all'abusivismo su area pubblica.
Lucca 17 agosto 2015. cinque agenti della Municipale finiti al pronto soccorso per essere stati aggrediti da sette otto giovani extracomunitari che hanno dato manforte a un giovane italiano identificato dopo avere ripetutamente offeso e spintonato una vigilessa.

Se volete leggere i dettagli cliccate nei link sottolineati.
L'immagine sopra tratta dal memorabile Il sorpasso è ancora emblematica dell'atteggiamento dell'italiano medio nei confronti di regole e leggi.
Un bel paio di corna è il gesto che metaforicamente esprime il comune sentire nei confronti di chi si permette di limitare all'italiano medio la possibilità di fare tutto ciò che desidera, violare il codice della strada, il regolamento comunale, la legge in generale. E' un fatto culturale, oserei dire quasi antropologico, nel paese tanto prolifico di poeti, navigatori e santi c'è anche il più numeroso assembramento di mafie dai diversi nomi e  spesso esportate nel mondo.
Detto ciò, in questa cornice la figura dell'agente della Polizia Locale è per l'italiano medio colui che si permette di fermarlo, controllarlo, sanzionarlo, multarlo, senza nessuna ragione  nella sua idea del mondo dove il vigile abusa del suo ruolo e non avrebbe ragione di esistere perché inutile e anzi dannoso.
In questa cornice culturale cosa fa lo Stato per valorizzare la figura del poliziotto locale?
Ditemi una sola iniziativa culturale, pubblicitaria, televisiva che valorizzi il nostro lavoro.
Io della mia professione ho alcune immagini:
Sordi nel famoso film dove una persona caratteriale e ossessiva indossa la divisa, poi il vigile Banfi, infine ai giorni nostri il vigile di Un posto al sole.
L'ultima poesia che decanta il nostro mestiere è quella di Rodari, ricordate?
Il nostro paese non ci ama, è oggettivo.
Forse tutto è dovuto al fatto che noi dipendiamo dai comuni e in questo paese frammentato ogni comune fa storia a sé come ogni comando, dividi et impera e la divisione è il nostro motto.
Credo  sia indispensabile per crescere culturalmente come paese  fare un salto di qualità, dobbiamo fare un patto sociale, non esiste civiltà senza rispetto delle regole, e il rispetto delle regole  passa attraverso il riconoscimento di coloro preposti al loro mantenimento.
Non esiste un abusivismo commerciale buono, le violazioni del codice della strada sono una delle prima cause di morte nel nostro paese, o l'italiano capisce la necessità del nostro intervento o possiamo alzare le mani ed arrenderci alla barbarie del luogo comune, della stampa sensazionalista, della latitanza delle istituzioni, dove il simbolo del livello morale del nostro paese continuerà ad esprimersi con un bel paio di corna.

lunedì 17 agosto 2015

La ragazza del fiume gratis per una settimana




Come vi avevo anticipato da oggi potete scaricare gratis fino a venerdì 21agosto 2015  la mia novella La ragazza del fiume (2010) da Amazon in ebook. non è difficile ci sono riuscito anch'io se non avete come me Kindle potete scaricare l'applicazione gratuita per pc o tablet e poi la novella e leggervela per alcuni giorni, un omaggio da Massimo Fagnoni e come dicono i colleghi forse nevicherà:http://www.amazon.it/ragazza-del-fiume-MASSIM…/…/ref=sr_1_8…

venerdì 14 agosto 2015

La ragazza del fiume in ebook a 0,99 centesimi



Nel 2010 incautamente pubblicai i miei tre primi scritti, adesso non lo farei, tre libri in un mercato saturo di esordienti di uno scrittore sconosciuto è un suicidio, ma comunque l'impatto servì a incuriosire e da allora non mi sono più fermato, ad oggi ho pubblicato otto lavori fra romanzi e racconti e in autunno tornerò a pubblicare con la grande Frilli di Genova.

In attesa del prossimo romanzo ho deciso di donare ai miei affezionati lettori un piccolo ma significativo gesto di affetto, la mia prima novella scritta fra il 2005 e il 2010 e pubblicata allora con 0111 edizioni.

Il libro andò presto esaurito e ancora oggi qualcuno dei miei lettori mi chiede dove sia possibile reperirlo. Avevo pensato di proporre a un editore di assumersi l'onere della ristampa, ma visto che ho in programma due uscite annuali da qui al 2017 anche trovando un editore generoso non avrei saputo dove incastrare questo lavoro.

Infine ho pensato ad Amazon mostro tentacolare per qualcuno, per me invece strumento ormai indispensabile di acquisto e vendita in rete.
L'ho pubblicato in ebook con loro, ho passato un pomeriggio a lavorarci e adesso potrete farlo vostro con la spesa di 0,99 centesimi qui.

Attenzione non l'ho riletto, perché se l'avessi fatto non avrei più avuto il cuore di fare questa follia.
Troverete qualche refuso, ma troverete anche intatto il senso del racconto.
Dentro incontrerete un Marco Belli più giovane, una campagna più accecante che mai,  un'indagine fra Bologna e Ferrara, conoscerete il maresciallo Prencipe e spero vi divertirete.
Sono 84 paginette alle quali voglio davvero bene, spero imparerete ad amarle anche voi.
Costano meno di un caffè ma arrivano dritte allo stomaco senza fare male.

La cover è nuova, a dispetto della bella cover di Trabucchi questa seconda edizione è una immagine  del Navile scattata da me.

La cover originale era questa


Su Amazon

giovedì 13 agosto 2015

quattro matrimoni in Italia ... seconda puntata della televisione realtà



Ci sono le quattro future spose e a volte uno sposo gay per par condicio, e ci sono le maledette "location" termine tanto in voga in questo periodo di vuoto totale dove gli inglesismi si sprecano.
Ci sono luoghi prestigiosi, in posti incantevoli e coppie che spendono migliaia di euro come se fossero spiccioli e ancora una volta non mi capacito, anche perché spesso le coppie non sembrano così facoltose, e le feste non mi sembrano particolarmente brillanti, solo le cifre brillano e senti di matrimoni da 50000 mila euro, in un' Italia che sembra andare a picco, matrimoni che costano di più dei premi in palio, vacanze in luoghi esotici e altrettanto patinati.
E penso che se la seconda casa è una bufala, quattro matrimoni è una trasmissione davvero triste e grottesca, alla faccia di tanti giovani che non solo non hanno i soldi per il matrimonio, ma neanche per pagarsi un affitto, per andare a convivere, per comprarsi i mobili, e con i soldi di questi matrimoni televisivi chissà magari potrebbero  almeno uscire di casa.
Non parliamo poi dei matrimoni americani, dove tutti ballano come orsi ubriachi.
Insomma una bella parata del cattivo gusto per la seconda puntata della televisione verità.
A quando quattro funerali in Italia? Si vince la migliore "location" nei cimiteri più esclusivi, loculo matrimoniale e urna per le ceneri placata oro.

vuoti a perdere ... recensione di Emiliano Bezzon




di Emiliano Bezzon

Ecco l'ultimo romanzo di Massimo Fagnoni, di cui abbiamo già recensito i due precedenti.
Ma questo è il ritorno alla serie che vede protagonista il maresciallo Greco, del nucleo operativo carabinieri di Bologna, affiancato dai suoi collaboratori, tra cui un agente della Polizia Municipale, proprio come Fagnoni.
La storia si svolge prevalentemente entro le mura di un liceo bolognese, nelle complesse relazioni tra i diversi gruppi di ragazzi, i loro genitori (spesso scoppiati) e gli insegnanti. E qui, oltre al Fagnoni scrittore e agente di polizia, viene fuori lo psicologo che per anni ha lavorato nei servizi sociali e psichiatrici.
Ma non è certo un appesantimento della narrazione, piuttosto un qualificato completamento della storia che, comunque, rimane poliziesca, anzi "carabinieresca".
Fagnoni sa bene di cosa sta scrivendo, forse perchè l'ha vissuto in una delle sue diverse vite professionali e lo fa con il trasporto di chi crede a quello che fa e alla forza della giustizia, nel suo significato più alto. Il romanzo è corposo, a tratti complicato e intricato, ma scorre velocemente mettendo a nudo miserie e povertà, anche nell'investigatore protagonista della storia che, incautamente, non riesce a dare il giusto peso a una segnalazione di scomparsa, poi rivelatasi qualcosa di molto più tragico.
Nel gioco delle parti ognuno ricopre il ruolo che gli è attribuito dalla consuetudine e dall'opinione corrente, anche se non è proprio il suo o non lo agisce al meglio. Purtroppo le apparenze, almeno di primo acchito, sono quelle che condizionano i rapporti; poi quando emerge la sostanza vera, può essere troppo tardi.
Chi sono i vuoti a perdere? I genitori di adolescenti che sono costretti a crescere da soli. E per questo possono anche morire.

Titolo: Vuoti a perdere
Autore: Massimo Fagnoni
Editore: Eclissi
Collana: I Dingo
Data di Pubblicazione: Maggio 2015
Prezzo: € 12
Pagine: 280

mercoledì 12 agosto 2015

la camera azzurra






Georges Simenon, 1963.
Il genio in questo cammeo del grande scrittore francese.
Ti trascina in questo dramma familiare partendo dalla camera azzurra che mi riporta alla mente il cielo in una stanza di Gino Paoli.
Cosa spinge uomini e donne a perdersi nelle passioni più sfrenate?
Cosa esiste oltre il desiderio carnale e cosa porta uomini e donne ad abbandonare la retta via per perdersi in qualcuno diverso dal proprio compagno/a eletto in chiesa o in comune.
Cosa si nasconde infine dietro alla piatta quotidianità di un matrimonio, alla fine delle consuetudini, della sicurezza della routine, ai riti, ai figli.
Un bel romanzo, teso, impietoso, scritto con la precisione e la lucidità del grande maestro.
Una lezione per chi vuole scrivere e un piacere per chi ama leggere grande narrativa.

martedì 11 agosto 2015

Vuoti a perdere ... recensione di Sara Rania


 Dalla mia blogger preferita ecco la breve ma efficace recensione del mio ultimo romanzo.










Misteriosa Bologna
C’è un cadavere che galleggia. A chi apparterrà questo giovane corpo di donna in avanzato stato di decomposizione? A chiederselo è la guardia forestale che incappa, suo malgrado, nella macabra scoperta. Il maresciallo Greco invece ha un solo terribile presentimento e dà il via a un’indagine che scava a fondo nel mondo dell’adolescenza, mettendo a nudo alcune dinamiche terribili.
Adulti e ragazzi si incrociano sullo sfondo delle aule del Liceo Righi, e molto spesso non si capiscono, per ritrovare le tracce di Laura, un’anima dispersa ben prima di raggiungere l’altro mondo. Ci sono i carabinieri, le istituzioni rigide alle quali spesso sfugge il profondo disagio dei più giovani, le famiglie impotenti e distratte e il variegato mondo dei minori, divisi in tribù dai codici inafferrabili.
Chissà che l’inchiesta non porti a nuovi interessanti sviluppi, rompendo il duro carapace di colui che la porta avanti con un’abnegazione senza pari.
Massimo Fagnoni
Vuoti a perdere
Eclissi, 2015
pp. 296, euro 12

domenica 9 agosto 2015

se telefonando



Era il 1966 e Mina cantava Se telefonando con le musiche di Morricone e i testi di Costanzo e De Chiara, l'avreste mai detto? Sembra che Morricone si sia ispirato alle sirene della polizia di Marsiglia per comporre l'inciso.
Verità o fantasia di Wikipedia.
La creatività a volte penso che si consumi nei decenni come la foresta amazzonica, a volte invece sono più ottimista, comunque vi lascio con questa bella cover di Nek guardatevi il video, futuro e passato s'incontrano e la bella musica non invecchia mai.

sabato 8 agosto 2015

la linea gialla



Ideato dai giornalisti di La Repubblica Aldo Balzanelli ed Emilio Marrese. Il film racconta la tragica vicenda della Strage di Bologna avvenuta il 2 agosto 1980, nella quale persero la vita 85 persone, tra cui la piccola Angela Fresu di soli tre anni che venne uccisa nell'attentato.

Ho visto grazie a sky La linea gialla che ripercorre con stile la tragica vicenda del 2 agosto 1980.
Parlando con amici e concittadini ho trovato solo pareri positivi e fin troppo entusiasti.
Devo essere sincero la vicenda del 2 agosto 1980 è tanto pubblica quanto personale, tanto italiana quanto bolognese e ognuno di noi bolognesi che allora la vivemmo individualmente e collettivamente ha conservato sicuramente un sentimento soggettivo e indelebile.

Questo film ha un pregio, quello della leggerezza.
La protagonista Valentina Lodovini ripercorre i momenti di quel tragico giorno attraverso le voci di alcuni protagonisti, semplici testimoni, direttamente coinvolti, o solo bolognesi che raccontano episodi sicuramente di fantasia ma che aiutano a ricordare senza appesantire, senza la consueta retorica di certi documentari, in un viaggio quasi onirico e luminoso attraverso alcuni dei luoghi simbolo della bolognesità.
La fotografia è impeccabile e Bologna appare più bella anche a chi come me spesso deve attraversarla nei luoghi tipici del degrado.
Il film l'ho trovato gradevole, educativo ma in maniera lieve e quindi forse più utile soprattutto per i giovani, nel complesso utile per chi non ne sapeva nulla ma anche per chi come me non vuole dimenticare, quindi alla fine un prodotto valido anche se rimane nella sua leggerezza a tratti inconsistente.
Ha  una virtù,  tipica del mio narrare, quella di inventare i personaggi, dargli vita e così quella bambina scomparsa, Angela Fresu, a soli tre anni, rivive attraverso la fantasia degli sceneggiatori e questo è uno dei punti più interessanti del narrare di persone vere o fittizie, entrare in contatto con i loro pensieri, desideri, possibili evoluzioni esistenziali e fare rivivere o vivere persone che purtroppo sono state cancellate da qualcuno che nemmeno le conosceva, mostri che probabilmente si aggirano ancora impuniti fra noi.

venerdì 7 agosto 2015

Renato Zangheri sindaco di Bologna






E' morto Renato Zangheri storico e sindaco di Bologna dal 1970 al 1983.
Forse il sindaco più significativo nell'immaginario dei bolognesi della mia generazione proprio perché ha servito la sua città in uno dei periodi più intensi e difficili dal dopoguerra in poi.



Il sindaco e le stragi. Renato Zangheri viene eletto sindaco il 29 luglio 1970; sostituisce Guido Fanti, primo presidente della Regione Emilia-Romagna. Vice sindaco è Paolo Babbini, socialista. Gli anni di Renato Zangheri sindaco sono ricordati per gli avvenimenti tragici che colpiscono duramente la città: la strage del treno "Italicus" del 4 agosto 1974 dove muoiono 12 persone e 44 sono ferite per l'esplosione di una bomba a San Benedetto Val di Sambro; l'uccisione di Francesco Lorusso l'11 marzo 1977 e i fatti seguenti; la strage del 2 agosto 1980, quando alla 10,25 una bomba esplode nella sala d'aspetto della seconda classe della stazione ferroviaria .

Io nel 1977 avevo 17 anni, ero un giovane comunista e ricordo che lui divenne per l'autonomia operaia e l'estrema sinistra il simbolo di un partito comunista connivente con la democrazia cristiana, complici  a loro dire del clima di repressione che seguì a Bologna la morte di Lorusso.
Altri tempi, schieramenti contrapposti, passione politica, impegno civile, diritti sociali, allora la vita politica era drammatica, tragica a volte, densa di tensioni e scontri, ma c'erano uomini come lui ad affrontare le situazioni più estreme con coraggio,  dignità,  senso del dovere e senso di appartenenza.
Altri uomini, altri politici, veri pilastri della storia politica del nostro paese.
Con lui scompare un altro dei grandi sindaci di Bologna e la sua scomparsa rende ancora più evidente la distanza della politica attuale da quella di allora.
In quel periodo i politici come lui erano pronti a tutto per salvaguardare la propria città e difendere i propri ideali, veri servitori delle istituzioni.
Oggi invece ... ma che te lo dico a fare?

giovedì 6 agosto 2015

la seconda casa non si scorda mai ... prima puntata della serie la nostra televisione verità



Io non la possiedo la seconda casa, o meglio la mia famiglia ha una casa sull'appennino tosco emiliano ma è uno di quei casi nei quali meglio sarebbe non possederla, e soprattutto quasi impossibile diventa venderla, a meno che io non diventi tanto famoso, magari da morto, in quel caso potrebbe diventare un bel museo.
I due ragazzi che vedete sopra invece Giulia Garbi agente immobiliare e Nicola Saraceno architetto, sono i protagonisti di questa trasmissione nella quale devono convincere una coppia ad acquistare una seconda casa in luoghi ameni del nostro territorio.
L'idea è carina, si vedono durante le diverse puntate luogi incantevoli, case incredibili, tanto belle quanto impraticabili, perché anche nella migliore ipotesi che ti regalino un Ferrari che ne faresti?
Io ad esempio lo venderei almeno prima del primo tagliando che probabilmente costerebbe quanto il pil di uno stato medio africano.
Queste case sono la stessa cosa, stiamo parlando di ville, casolari, ex monasteri, trulli, con  prezzi dai seicentomila euro fino a un milione e mezzo.
Cifre talmente esorbitanti da perdere consistenza, perché chi spenderebbe mai una cifra del genere per acquistare una seconda casa?
E invece vi sbagliate perché nella trasmissione verità fanno la loro comparsa diverse coppie di persone apparentemente normali, spesso tanto normali da apparire ordinarie, e ve li immaginate due italiani milionari che si presentano in televisione in un'Italia dove devi dichiarare anche i conti bancari che se ne vanno in giro come se niente fosse ad acquistare case, castelli e appezzamenti a suon di milioni?
Io non li immagino, e rimango perplesso davanti alla finzione, non mi diverte, un po' mi scandalizza, in un paese che rischia di fare la fine della Grecia ecco l'ostentazione della ricchezza, ancora una volta fittizia.
La televisone verità, la televisione realtà, la televisione spazzatura.

domenica 2 agosto 2015

la dittatura della raccolta differenziata



Io sono l'uomo della raccolta differenziata e già sull'argomento ho scritto un racconto.
Tutte le sere che piova o tiri vento, con il caldo o con il gelo, io scendo e porto negli appositi contenitori i rifiuti.
Umido (bucce di cocomero, melone, pesche etc) carta, plastica, indifferenziata, pile, vetro, e quando scendo sembro un babbo natale in pantaloncini corti d'estate e in loden d'inverno, un coglione qualsiasi che rispetta le regole.
A volte mi capita due volte al giorno la domenica, quando l'umido puzza.
Perdo in questo modo circa 10 minuti al giorno della mia fottuta vita.
Perché devo buttare i rifiuti nei diversi contenitori, chiudere i sacchetti già colmi, sbadigliare, guardare il tramonto e pensare ai miei avi che quei dieci minuti li impiegavano diversamente, magari ammazzando i nemici, o gozzovigliando a corte lanciando residui della cena ai cani che pascolavano sotto i tavoli.
Come sono democratico, ecologico, evoluto, io omarino del 2015, che tutte le sere differenzio.
Qualche mese fa nel mio condominio qualcuno ha sgarrato, ha buttato umido nell'indifferenziata, e tutti abbiamo scontato la pena perché qualcuno ha esposto i rifiuti colpevoli con tanto di  foglio allegato dove si ricordava che bisogna rispettare le regole.
Io ho pensato che queste regole ci sono state imposte, e che queste regole costano, non risparmiamo con la differenziata, anzi forse paghiamo di più, e quindi chi ci guadagna?
L'ambiente.
Non è tutto relativo?
Non è tutto ridicolo?
Nella terra dei fuochi la gente muore a causa delle discariche criminali e forse le mozzarelle che mangiamo sono velenose, ma se uno sgarra qui nella bassa o nell'Italia civile scatta la legge della democrazia di condominio, quartiere, consorzio, partito.
Io obbedisco gente, ma non perché sono ecologista, non perché ci credo, non perché sono libero, non perché mi sento gratificato, ma solo perché abbasso il capo alla dittatura della democrazia, alla correttezza della differenziata in un'Italia che scarica rifiuti tossici nei fiumi con la connivenza della politica.
Ma lasciatemi gridare come cantava Pappalardo, filosofo inascoltato, noi piccoli capifamiglia di questa società progressista quanto tempo perdiamo in pratiche davvero poco divertenti? E pensiamo davvero che la nostra differenziata salverà il mondo o il nostro alla fine non è altro che un esercizio di stile? Chissà ...

sabato 1 agosto 2015

la democrazia della rete



Come scrivevo ieri sera su faccia da libro mi è capitata una cosa strana e ne parlo oggi poi non ne parlo più.
Avevo scritto un post sulla tragedia di Padova nella quale un carabiniere durante un trattamento sanitario obbligatorio ha ucciso un uomo.
Il mio intento era riflettere ancora una volta sul difficile ruolo degli uomini in divisa nella società italiana attuale soprattutto in situazioni al limite come i trattamenti sanitari obbligatori.

Qualcuno non ha gradito il mio articolo e ha chiesto a Facebook di censurarlo.

Non mi era ancora accaduto, solitamente sto molto attento a non ferire la sensibilità di nessuno, mi ritengo una persona civile non di destra, non di sinistra, abbastanza vecchio da potere esprimere la mia opinione sugli accadimenti a me più vicini come quelli che riguardano la professione che ho scelto di fare.

Qualcuno ha trovato il mio articolo così indelicato, inappropriato, o non so cosa da prendersi la briga di intervenire direttamente e facebook che è soprattutto un grande gestore e un grande business non può permettersi di discriminare o ragionare mi ha semplicemente cassato.

Di conseguenza ho riflettuto sull'accaduto e ho cancellato il post dal mio blog nonostante qualche amico e collega l'avesse trovato chiaro, corretto, riflessivo.
Non ho voglia di iniziare guerre con un nemico anonimo e vigliacco, che non si mostra ma prefersice con un clic cancellare un'opinione diversa, nello stesso modo nel quale magari giudica una divisa, un mestiere, un'idea solo perché diversa dalla sua.
Questa è la democrazia della rete, non esiste più destra o sinistra, ma solo un individualismo esasperato dove il primo nessuno può decidere che la tua idea non deve essere condivisa, e sapete cosa? Io non mi metto in gara con questa nuova forma di fascismo, torno a scrivere di cinema e televisione e libri, mi riesce meglio e non mi rovina la giornata.