mercoledì 6 settembre 2017

Polizia Municipale ... ennesima aggressione


Permangono gravissime le condizioni dell’ispettore della Polizia Municipale Luigi Licari aggredito sabato sera in via del Rotolo a Catania da un gruppo di giovani; a uno di essi, l’ispettore della polizia locale, aveva vietato di accedere con lo scooter poiché la strada era momentaneamente chiusa al traffico.
Non era lì a fare il ‘’poliziotto‘’, non stava svolgendo compiti considerati da molti estranei al nostro mandato, stava espletando una delle funzioni tipiche e storiche della Polizia Municipale, si chiama viabilità.
La violenza nei confronti delle forze dell'ordine e della polizia locale in Italia è cosa nota, ci sono dati e statistiche allarmanti (la polizia locale è al terzo posto per aggressioni, dopo carabinieri e polizia - dati ASAPS).
Il fatto che sia accaduto a Catania è relativo, l'epidemia di violenza e mancanza di rispetto per le divise ormai ha raggiunto tutto il paese, è diventata questione culturale e sociale.
Il cittadino medio ha considerazione per le divise per rispetto delle stesse o per timore delle conseguenze, accetta e condivide un contratto di tipo sociale.
Una fascia di popolazione invece se ne frega, perché sa che le conseguenze di un'aggressione selvaggia come quella occorsa al collega siciliano sono risibili, niente galera, al massimo una denuncia a piede libero, viene addirittura assolto ‘’per tenuità del fatto‘’ come successe a Bologna… se poi l'aggressore è minorenne non rischia praticamente nulla.
La situazione sta precipitando con una velocità inquietante, ed il governo non ce la fa a prendere i giusti provvedimenti, incapace e troppo incartato su se stesso, preoccupato per le prossime elezioni, per qualsiasi tema che non sia la tutela delle divise, preoccupato più a tutelare Caino che a salvare Abele.
E nel frattempo noi (insieme ai colleghi delle FFOO statali) continuiamo a farci male, a cadere, a rischiare la pelle, tutti i santi giorni (e con minori tutele delle FFOO statali).
Non è più tempo di vittimismo, è necessario trovare un terreno di confronto collettivo fra tutti i lavoratori della polizia locale, i sindacati devono dialogare fra loro, tutti i sindacati, mettendo da parte divisioni e antichi dissapori.
Solo uniti potremo portare a casa un risultato.
Uniti si vince.
Nessuno deve restare indietro.
Massimo Fagnoni delegato SULPL Bologna