sabato 29 agosto 2020

è per il tuo bene

Remake di un film spagnolo che per fortuna ho perso ed ennesima occasione perduta.

Commedia dal cast a denominazione di origine controllata, fra i quali spicca un Giallini in forma, ma che è talmente banale e politicamente corretto da irritare fuori misura.

I tre protagonisti maschili sono tre cognati, tre omarini omologati e tipici di una cutura piccolo borghese attenta alle cose che contano, le tre madri sono invece donne sensibili, attente ai mutamenti sociali, progressiste.

Le figlie delle tre coppie hanno amori difficii da sopportare,la figlia dell'avvocato fugge dalle nozze, come nel laureato, per il suo vero amore, una ragazza nera, vegana ed esaperatamente ecologista.

Le altre due figlie scelgono, una un uomo attempato, l'altra un rapper.

I tre padri si coalizzano per evitare le tre unioni indesiderate e nota personale, i tre amori controcorrente delle tre ragazze alternative sono di un'antipatia dirompente a prescindere da ogni valutazione sociale.

La commedia scivola via a fatica, i tre padri dovranno passare dalla fase complottista fino alla consapevole realizzazione che le figlie devono fare ciò che preferiscono della loro vita.

Morale i tre padri sono tre coglioni omofobi, maschilisti, razzisti, fascisti ma alla fine si rendono conto delle loro colpe e si sacrificano per la giusta causa, le tre madri sono madri coraggio e le figlie sono emblemi della libertà di pensiero.

Ipocrisia, banalità, falsità, in un paese che ogni giorno si contraddice e dove nessuno ha il coraggio di fare una commedia davvero contro corrente dove le contraddizioni esplodono e fanno male.Questa  è la ennesima dimostrazione di come la nostra italietta sia condizionata dal terrore di ammettere che la realtà  spesso è lontana da ogni possibile ideologia.

Mi viene in mente Crash-contatto fisico un film del 2004 con un magistrale Matt Dillon, dove  le contraddizioni della società americana emergono senza ipocrisie mettendo a nudo i personaggi.

Quello era un film, questa è una brutta commedia italiana.

 

giovedì 27 agosto 2020

il silenzio della bassa









Il  primo romanzo della serie TREBBI il mio primo vero successo editoriale, ormai esaurito e miracolosamente acquistato dal quotidiano IL GIORNALE che allegherà copia del libro  in edicola il 5 settembre 2020.

Il romanzo avrà una diffusione di 30000 copie su tutto il territorio nazionale, un'occasione ghiotta per chi vuole conoscere i miei personaggi con una modesta spesa e per chi non ha potuto portare a casa la prima indagine di Trebbi a causa dell'esaurimento delle copie di magazzino.

Sopra vi lascio un breve video, 4 minuti scarsi, che spero possa incuriosirvi.

Vi aspetto in edicola il 5 settembre.

L'acquisto del quotidiano non è obbligatorio .

😏

domenica 23 agosto 2020

addio dottor House

 

 

 E così finisce un'altra serie terminata in realtà il 21 maggio 2012, otto anni fa.

Io però l'ho vista e in parte rivista in questa estate che rimarrà nella memoria collettiva come l'estate covid, delle mascherine, degli assembramenti e di tutte le altre amenità che compongono al momento il nostro quotidiano. 

Per me è stata invece estate di serie televisive, qualche buona lettura, molto lavoro sia in divisa che dietro il portatile cercando di portare a casa l'ennesimo romanzo di Trebbi.

House mi mancherà, mi mancherà l'atmosfera, l'introspezione psicologica, l'indagine medica, la sua squadra con tutte le diverse mutazioni temporali, mi mancherà terribilmente Wilson (Watson?) e mi mancherà quel grandissimo bastardo di House, mai scontato, mai banale, decisamente cinematorgafico e improbabile ma non per questo meno affascinante e carismatico.

Alla fine come i gatti amano i luoghi ove vivono (così si narra) io amo le fiction che mi accompagnano, perché la vita è sogno o al massimo un romanzo.


martedì 18 agosto 2020

the head

 

 

Produzione di respiro internazionale con molti attori acclamati in netflix e nel complesso un discreto cast, la storia è nota classico caso di survival artico, con molti morti e un mistero, non è casuale che all'inizio della fiction ci sia una citazione al famoso La cosa 

Diciamoci la verità, questa fiction non presenta grandi elementi di originalità, è moderatamente splatter, la trama è abbastanza prevedibile, e le conclusioni decisamente improbabili.

Si consuma facilmente come un ghiacciolo in una giornata agostana.

Niente di più

su Prime Amazon

 

domenica 16 agosto 2020

Cinema italiano a ferragosto


 

 Ieri avevo voglia di relax e dopo una mattinata di sano lavoro in centrale invece di andare a ubriacarmi in una delle tante grigliate sparse per il paese o di infilarmi in una qualsiasi fila verso il mare con i suoi gavettoni distanziati e le mascherine umide di salsedine ho preferito rilassarmi nella mia tana, o castello, e ho deciso di guardare due film italiani rilassanti dei quali vi allego le locandine.

Il primo 7 ore per farti innamorare ha come regista Giampaolo Morelli, bello simpatico, discreto attore, conosciuto ai più nelle vesti di Coliandro. 

La protagonista femminile è Serena Rossi (un posto al sole) bella, sexi, brava cantante, discreta attrice, simpatica, brillante.

Il film si svolge a Napoli, fantastica come sempre.

Mi sono divertito.

E' sufficiente per dire che è buon cinema? Chissà

Il secondo film è Cambio Tutto con Valentina Lodovini.

Lei è brava, bella, divertente, brillante, si parla di donne, della fatica del vivere oggi, della superficialità dominante, dove contano i like e l'apparenza, dove domina ignoranza e pressapochismo, dove una donna anche se di valore deve faticare per imporsi nel nostro modello sociale.

Tutti messaggi sacrosanti raccontati con la leggerezza della commedia brillante.

Mi sono divertito.

E' sufficiente per dire che è buon cinema? Chissà.

 Il cinema italiano continua a essere piccino, la commedia brillante come questa ha il merito di essere di discreta qualità tentando anche di fare riflettere senza ammorbare, è come se gli autori fossero consapevoli che l'italiano medio è talmente ignorante, superficiale e concentrato su se stesso da non riuscire a divertirsi con prodotti più impegnativi, e ci sta, aggiungo che non credo sia problema solo italiano ma mondiale, la civiltà della non comunicazione fra tik tok, instagram, facebook etc etc domina la nostra vita.

Forse anche il cinema sta diventando arte  obsoleta nella civiltà degli spot di 30 secondi.

Forse si investe troppo poco in Italia sul cinema.

Sicuramente il covid non sta aiutando nessuna ripresa.

Però il mio ferragosto è stato divertente e per fortuna è passato

 

martedì 11 agosto 2020

Bordertown

 

 

 

Forse l'ho già scritto, ma una delle idee che rendono Netflix e Amazon Prime tv, rivoluzionarie, è la diffusione della creatività.

Se è vero che l'Italia è piccola e diventa difficile raccontare il crimine rendendolo anche conturbante o western, sicuramente è vero che raccontare il crimine in una terra così definitivamente remota e invernale come la Finlandia è ancora più complicato.

Bordertown è una fiction finlandese e racconta le vicende di una città di confine fra Finlandia e Russia da qui il titolo e pur non brillando per vivacità ha un certo fascino dovuto al protagonista, un investigatore dagli spiccati tratti autistici con un talento particolare per scovare crimini e criminali.

Ma l'altro protagonsta della serie è il paese e la neve e mi capita spesso di chiedermi come sia possibile vivere in un posto dove il freddo e il bianco del ghiaccio la fanno da padrone per gran parte dell'anno.

 La serie mi ispira anche un grande senso di pace, perchè la neve copre tutte le cose e rende più accettabile la solitudine, i silenzi, i personaggi stessi e alla fine vince  donandomi un grande senso di pace, nonostante crimini e delitti.

Su Netflix terza stagione