giovedì 31 maggio 2012

bertolucci io e te


Per me Bertolucci è soprattutto Novecento. Lo vidi al cinema quando lo davano in due parti di tre ore l'una e rimane un capolavoro che ho rivisto poco tempo fa su sky e che mantiene inalterarti i colori della nostra terra, in questi giorni messa di nuovo a dura prova.
Bertolucci è anche sicuramente Ultimo tango a Parigi,  non mi è piaciuto ma fece epoca e mise a nudo un Marlon Brando con un coraggio moderno per l'epoca.
Sono contento che sia tornato al cinema.
Sono contento che abbia reagito come un vecchio leone alle disavventure della vita.
L'unica perplessità è il film.
Ho letto Io e te.
Ne ho scritto bene poco tempo fa.
Ma cosa c'entra la storia di un adolescente che si nasconde in cantina con il cinema?
Staremo a vedere.
Sono proprio curioso.

martedì 29 maggio 2012

reality Garrone


Parliamo di tutto per non parlare di terremoto, ne ho diritto, oggi ho sentito tutte le scosse e ho lavorato a Bologna correndo di qua e di là, ascoltando le pattuglie che ogni pochi minuti aggiornavano la centrale, quindi, salterei il terremoto sperando non ci venga a svegliare anche questa notte. Detto ciò, ma che mi dite di Garrone? Non quello di Cuore, pace all' anima sua, ma quello che ha diretto Gomorra, che ha vinto e spopolato.
Devo confessarlo, io Gomorra sono riuscito a guardarlo per venti minuti abbondanti e poi ho deciso che non è necessario soffrire più del necessario, del resto non ho letto neppure il libro, terribile vero?
Ma questo reality come sarà?
Piaceva molto a Moretti, dicono le cronache e a me piaceva molto il cinema di Moretti qualche anno fa, ma non è detto che si possa applicare la proprietà transitiva nel cinema.
Attendiamo che arrivi sulla piattaforma Sky e vediamo se riesco a guardarlo per più di venti minuti questa volta.
E bravo Garrone, comunque e viva il cinema italiano.

domenica 27 maggio 2012

prime suspect



Non voglio fare confronti prima c'era Prime Suspect serie inglese durata molti anni, ineguagliabile, un giallo d'azione, noir, poliziesco dalle implicazioni sociali e psicologiche notevoli, con una protagonista incredibile, Helen Miller, da non perdere, se non l'avete vista cercatela in rete perché merita.
Gli americani, che amo  più degli inglesi, hanno fatto una sorta di cover della serie inglese con la bellissima, per me, Maria Bello la ricordate in IR? Io sì, anche perché non mi perdo una replica su Diva ogni domenica sera.


Questa serie, se ho capito bene unica, è sicuramente più moderna, con una NY descritta da una bellissima fotografia, una metropoli sopravvissuta alla tragedia delle torri gemelle che si trascina dietro contraddizioni e nevrosi.
La nostra eroina lavora alla squadra omicidi e deve farsi spazio dolorosamente a gomitate in un universo spietatamente maschile nel quale spiccano noti attori e caratteristi americani.


Mi piace la cover, anche se c'entra poco con l'originale, mi piacciono i rudi poliziotti americani in giacca e cravatta, disperati, alcolizzati e duri.
Mi piace lei, ma questo l'avevate già capito.

sabato 26 maggio 2012

call of duty mw3



L'elicottero è stato colpito e sta precipitando sul tetto del palazzo dove tu stai sparando ai nemici.
Chi sono i nemici?
Non ha importanza, sono russi, chissà.
Ma la tua priorità è fare in modo che l'elicottero non ti schiacci e corri con i tuoi compagni, gente spiccia, e ti lanci dal palazzo aggrappato a una corda e scivoli verso il basso cadendo al suolo quasi indenne.
Che dire di questo nuovo prodigio della simulazione bellica?
Incredibile, specialmente se giocato con l'xbox dentro un televisore grande 32 pollici e soprattutto quando in casa non ci sono mogli e figli a ricordarti che hai più di cinquant'anni e che dovresti essere, secondo le ultime informazioni, pacifista.
Ma esiste davvero un solo uomo, oltre il Papa che sia davvero pacifista?
E poi è solo un gioco, e ve lo prometto sparo solo in casa, no ... volevo dire alla console della mia fidata xbox, e mi diverto come un giovane adolescente e non devo nemmeno fare i compiti, dopo.
Portate pazienza, sempre meglio che andare al bar, direbbe mia madre.
Comunque è incredibile, provare per credere.

martedì 22 maggio 2012

il momento è delicato



E facciamo un pò di pubblicità gratuita ad Ammaniti, ne ha sicuramente bisogno.
Ho preso il libro in biblioteca era appena arrivato e dopo avere letto io e te del quale ho scritto bene, pensavo di affrontare i suoi racconti con un certo ottimismo anche se gli unici racconti che ho veramente apprezzato in vita mia sono quelli di Carver o di Hemingway.
Mi è piaciuta la premessa di Ammaniti spiritosa e intelligente come sempre, poi ho letto Giochiamo, non mi è piaciuto, ne ho letti altri fino alla storia del giovane che trascorre una notte a scappare fra prostitute, trans e zingari mentre l'amico si trastulla guardando la Cuccarini che presenta telethon cercando di battere un suo record personale.
Cosa serve il racconto? Anzi quale la sua funzione, la sua ragione d'essere?
E' questione puramente estetica? è stile?
è esigenza di raccontare una storia, una verità? una bugia?
oppure è solo  desiderio di divertire?
Non so, questi racconti fanno anche ridere, ma sono lontani da qualsiasi realtà, Anche Tarantino (Pulp Fiction) ti stupisce proponendoti una realtà improbabile, ma i suoi personaggi hanno un senso, quelli di Ammaniti sono spesso talmente grotteschi da sembrare protagonisti di una sua personalissima commedia interiore della quale perdo il senso.
Lui li venderà di sicuro questi racconti, ma l'impressione è che sia andati a ripescarli in fondo al barile, poi magari saranno capolavori.
E' l'invidia che parla? Forse, ma ho spesso scritto bene di Ammaniti, questa volta mi fermo qui.

domenica 20 maggio 2012

terremoto


Il terremoto mi mancava come esperienza, qualche scossa remota difficilmente identificabile, ma niente di paragonabile a ciò che ho sentito e vissuto poche ore fa, sono sicuro che non ci fosse solo il movimento che ho percepito svegliandomi di soprassalto alle 4 e sblisga del mattino, ho sentito anche il rumore, come di sassi in caduta libera in un dirupo, o come il rumore di qualcosa che sta per crollare.
Inizialmente ho pensato al vento della campagna che fra Bologna e Ferrara a volte è potente, poi ho capito che mi stavo muovendo insieme al letto e questa sensazione di impotenza totale, unita al buio e alla consapevolezza del fatto che abito all'ultimo piano di un palazzo mi hanno fatto capire che stava avvenendo qualcosa di ineluttabile dall'esito incerto.
Come è possibile constatare dal fatto che mi state leggendo, tutto è finito bene, ho scoperto un lato nuovo del mio paese, ho visitato i nuovissimi locali della Protezione Civile, ho chiacchierato con alcuni abitanti che mai avevo conosciuto prima e solo dopo due ore siamo tornati in casa.
Domani forse mi iscriverò alla Protezione Civile Locale, intanto inserisco un nuovo pezzettino di esperienza  nel mio data base esistenziale.
Il destino ti viene a trovare quando meno te lo aspetti, di notte e senza bussare.
Un abbraccio a chi è stato meno fortunato di noi, la terra fra Bologna e Ferrara questa notte ha tremato davvero di brutto, penso che non lo dimenticheremo.

sabato 19 maggio 2012

Cielo d'agosto alla Feltrinelli



La prima presentazione è obbligatoriamente alla Feltrinelli.
Un giorno se mai dovessi diventare più appetibile forse avrò l'onore di Piazza di Porta Ravegnana o dell'Ambasciatori, ma per me, piccolo sbirro di periferia, la presentazione in via dei Mille è stata grande.
C'era un sacco di gente come si può intuire dalla fotografia generosamente inviata dal mio amico fraterno e illustratore ufficiale Claudio Trabucchi.
Ringrazio Irene della Feltrinelli Eventi e i ragazzi della libreria sempre gentili e disponibili.
Ringrazio l'amico scrittore Roberto Colombari che si è presentato con il suo ultimo lavoro D'oro e del Rosso edito da Pendragon, che leggerò appena riuscirò, gli amici di sempre e quelli nuovi, gente inaspettata e capitata lì per caso.


Il 15 giugno sarò alla festa dellUnità di Villa Torchi alle 21con la stessa squadra, l'amico criminologo Piselli e l'attore Marco Piovella.
Stiamo pensando a nuovi brani.
Il 9 giugno sarò in Lombardia ad Alzano Lombardo presso la libreria Nani.
a breve i dettagli.
Grazie a tutti

giovedì 17 maggio 2012

falsi invalidi


Fa male come quando ti costringono ad abbassare il capo e ti prendono a calci.
Fa male come quando ti dicono che non vedrai un aumento di stipendio fino al 2017 e che andrai in pensione a 66 anni.

Mi è capitato di accompagnare un parente, un cardipatico gravissimo, davanti alla commissione cittadina preposta a decidere sulla richiesta di invalidità, ho preso un giorno di ferie, siamo rimasti in questo corridoio pieno di gente con problemi ad attendere pazientemente il nostro turno.

Lui è entrato da solo, con il suo passo incerto, ma autonomamente.
Gli hanno chiesto se era autonomo nella deambulazione, lui era orgoglioso a fatica ha detto di sì, in realtà ogni pochi passi doveva fermarsi dopo il secondo intervento chirurgico, qualsiasi incombenza era della famiglia giustamente.
Alla famiglia servivano solo quei tre maledetti giorni al mese per poterlo accompagnare alle visite obbligatorie per non dovere sempre prendere permessi, per non aggiungere sacrifici a sofferenza.

Dopo alcuni mesi è arrivata la risposta negativa, non aveva diritto a  nulla, tantomeno alla cosiddetta 104 per potere avere i tre giorni al mese.

Abbiamo fatto ricorso tramite il patronato, siamo tornati nello stesso luogo.

La seconda risposta negativa è puntualmente arrivata dopo qualche mese, ma non serviva più, il mio parente era morto.

Poi leggo di Napoli, e fa male, fa male come quando ti dicono che se sei onesto devi morire, morire e muto.

lunedì 14 maggio 2012

la presentazione a Bentivoglio


Ecco un'immagine della prima presentazione di Cielo d'agosto a Bentivoglio, presso il centro Teze, sede dell'Associazione culturale Il Temporale.
Molta gente, la solita impeccabile regia di Daniele Zaniboni, con il presidente Roberto Lucia al mixer, le belle immagini nello schermo dietro di noi elaborate da Daniele e due attori per leggere alcuni brani del romanzo:
Marco Piovella e Maurizio Grondona.

Ormai è una tradizione, una festa, un' occasione per stare insieme e il rinfresco successivo è forse il momento che tutti attendono speranzosi.

Le presentazioni successive come quella alla Feltrinelli di giovedì prossimo hanno uno stile sicuramente diverso, meno ludico.
A volte mi chiedo se la presentazione  è ancora la forma migliore per conoscere un nuovo romanzo, o se nel futuro fra la rete e internet e gli eBook le cose cambieranno.

in fin dei conti la comunicazione verbale, viso a viso, è talmente rarefatta, la gente a fatica  esce dal guscio per andare nei luoghi della cultura, l'altra sera era sicuramente attirata dal rinfresco successivo, soprattuto chi c'era già stato.

Ricette nuove per promuovere le opere del proprio ingegno?
Si accettano consigli.
Intanto vi invito alla presentazione di giovedì 17 maggio ore 21 presso la Feltrinelli di via dei Mille 12 a Bologna, disarmati se possibile.

domenica 13 maggio 2012

saper scrivere bene ... oggi magari domani


Saper scrivere bene oggi è un libro del 1986 di Antonio Frescaroli, l'ho trovato nella bella biblioteca di San Pietro in Casale.
Sono un assiduo frequentatore di biblioteche, abitudine ritrovata in tarda età, a causa del costo dei libri e dello spazio sempre più angusto rimasto nella mia libreria.
Mi piace questo libro perché a differenza di sproloqui più o meno utili di altri scrittori a proposito di scrittura creativa e metodi per imparare a scrivere che spesso si concludono con consigli per partecipare a un bel corso di scrittura creativa chiaramente a pagamento, questo saggio offre un concreto metodo di confronto metodologico, analizza il linguaggio, scompone la proposizione, sottolinea le diverse peculiarità, l'importanza del verbo, la necessità o meno dell'aggettivo, il ruolo determinante della punteggiatura e cita o riporta brani della grande letteratura dai Promessi Sposi al Deserto dei Tartari.
E' il primo saggio che trovo davvero utile,  non si perde dietro a generiche affermazioni sullo stile o sulle abitudini alimentari da seguire o sugli orari più opportuni nei quali scrivere, ma entra dentro la materia.
Non credo si trovi più in commercio, ma potrete trovarlo nelle biblioteche, nuovi luoghi di rifugio culturale in questo medioevo dilagante.
Luoghi utili per riposare il corpo e la mente, dove nessuno ti vuole estorcere denaro ma dove si possono trovare libri come questo che non ti chiedono nulla, solo di essere letti.

martedì 8 maggio 2012

io e te


C'è un periodo della nostra vita molto lungo nel quale difficilmente abbiamo il controllo  sui nostri desideri, siamo dipendenti dagli altri che sono prima di tutto i genitori,  la scuola, la chiesa, il condominio, i parenti, gli adulti.
Quel disgraziato periodo comprende l'infanzia, e buona parte dell'adolescenza fino al momento nel quale diventiamo autonomi, un lavoro, un mezzo di locomozione, una vita altrove.
Per molti funziona così, la maggior parte direi.
La mia vita non è stata diversa e da bravo italiano mediamente povero sono uscito di casa tardissimo per finire in un'altra casa.
Quel patrimonio di vita relegato alla parte iniziale della nostra esperienza mortale è sicuramente interessante, peccato che a me non piaccia, mi provoca sentimenti alterni fra  noia e  tristezza.
Anni buttati li considero, nei quali ero sopratutto desiderio e frustrazione, evoluzione e regressione.
Ammaniti è bravo ad esplorare un territorio tanto infido, talmente bravo che ha inventato un genere, quasi, e credo ci campi alla grande.
Scrive molto bene, mi piace, le sue storie rimangono dentro come fotografie d'interni o immagini cinematografiche.
Belli i personaggi, claustrofobico l'insieme, nasce un senso di vicinanza fra Lorenzo e il mio ricordo di quel terribile periodo dell'adolescenza.
110 pagine velocissime, consigliato a chi ama l'autore

domenica 6 maggio 2012

another year


Non aspettatevi lezioni di morale da questo piccolo gioiello di cinematografia inglese.
Another year scorre come le stagioni che scandiscono i suoi tempi descrivendo la vita di una famiglia della middle class inglese, una coppia non più giovane che incredibilmente si ama e vive il proprio tempo in armonia fra il lavoro e pochi amici.
Gli attori sono tutti superlativi, e affascinanti nella loro oggettiva bruttezza tutta inglese, perdonatemi la nota estetica.
Londra e L'Inghilterra fanno da sfondo con le piogge frequenti e i cieli plumbei.
Una commedia sullo scorrere del tempo, sulla fragilità delle vite di alcuni personaggi, sulla difficoltà di vivere il proprio tempo e sulla difficoltà dei rapporti umani.
Consigliato a chi ama il buon cinema d'autore.

sabato 5 maggio 2012

missing ...mamme pericolose

Chi mi legge sa che sono onnivoro in fatto di immagini, sempre stato, divoro di tutto e digerisco bene.
Missing con la bella Ashely Judd non mi convince, non mi prende.
Pacchetto ben confezionato, buon cast dove spicca anche il giovane Giannini che mi piace, a pelle, soprattutto perché mi ricorda il padre, grande attore italiano al quale sono affezionato.
Detto ciò detto tutto.

Sparisce il figlioletto, molto effeminato, figlio di una coppia di super agenti segreti, uno dei quali era già morto qualche anno prima durante un attentato,  almeno così pare, e la super mamma, che nel frattempo è diventata fiorista, molla tutto e vola dall'America a Roma per andare a cercare il pischello scomparso.
Fin qui una trama abbastanza convenzionale.
Ma appena la mamma arriva nell'appartamento romano in pieno centro storico, un posticino che nella realtà deve essere inavvicinabile, scatta l'azione.  La non più giovanissima eroina fa fuori un ex agente del Sisde, disarmandolo con una gruccia.
Certo, come no?
Poi ... a seguire ... inseguimenti, sparatorie, in una Roma bellissima che sembra uno spot pubblicitario.
No, non mi convince, a me piacciono le trame che abbiano un senso, gli eroi che si muovono a fatica nel mondo dei grandi.
Questi super agenti segreti vanno bene in 007 e anche lì puzzano di favola.
Mi sbaglierò, ma fra me e Missing la storia termina qui..

giovedì 3 maggio 2012

Fiorentina - Novara. La rissa del calcio



Chi mi conosce sa quanto il calcio sia lontano dai miei interessi, sono per l'abolizione del campionato e per la chiusura degli stadi, detto ciò, oggi a pranzo ho visto alcuni gradevoli frammenti della rissa fra un allenatore che non conosco, Delio Rossi, così si chiama e un calciatore della Fiorentina per motivi calcistici, immagino. L'allenatore lo ha sostituito e il calciatore non l'ha presa bene, prima ha applaudito e questo si vede nelle immagini, poi sembra che gli abbia anche detto qualcosa, e non dovevano essere complimenti.
Io sono contro la violenza, soprattutto quando è esercitata verso di me, ed è uno dei motivi che mi portano a dire che il calcio è un modo alternativo per sfogare, in un luogo più o meno circoscritto, frustrazioni e desideri  guerreschi di persone ... persone insomma, di esseri umani più o meno civilizzati.


Però lo scatto di quell'uomo,  esonerato per tale atto, non mi trova del tutto indifferente, primo perché ha più o meno la mia età e quindi è più vicino alla mia generazione, poi perché questi calciatori, tatuati, griffati, idolatrati insensatamente,  credono di potere dire e fare tutto.
Non lo dico io si vedono le immagini, bestemmiano in diretta, imprecano, picchiano duro, incitano alla violenza, fanno gesti espliciti in campo e anche altrove spesso.


Uno scatto ingiustificato, un pugno in faccia come si deve, una sana ribellione a tanta tracotanza, diciamoci la verità chi non l'ha mai, almeno una volta, pensata, davanti all'arroganza di questi moderni gladiatori della domenica, che per fortuna non devono affrontarsi nell'arena armati ma che esprimono la stessa aggressività.


Quale esempio possono rappresentare per le migliaia di giovani senza punti di riferimento, senza la minima difesa intellettuale di fronte alla potenza dell'immagine vincente di un calciatore milionario?



martedì 1 maggio 2012

limitless

Limitless ovvero illimitato come il nostro potenziale intellettivo, una cosa che ci raccontano da sempre e che è alla base di questo piacevole film con due bravi attori Bradley Cooper e il vecchio De Niro che in realtà è solo comprimario.
E' un viaggio allucinogeno senza particolari effetti collaterali, e finisce anche bene, ma in questo film la parte divertente è proprio il viaggio stesso, le luci, la velocità, i colori, l'utilizzo sapiente degli effetti speciali, e il sogno meraviglioso, di potere fare di sè tutto il meglio solo utilizzando tutto il cervello, come un computer perfetto che riesce a connettere i diversi elementi, incastrando le informazioni che solitamente entrano dagli occhi e si perdono nella memoria, senza purtroppo lasciare tracce utilizzabili.
Mi è piaciuto, ecco cos'è il cinema, quello che amo di più, un sogno ad occhi aperti.
Divertente la parte iniziale che ho riportato in immagine, lui, scrittore fallito e sfigato che dopo avere assunto la nuova droga comincia a scrivere velocissimo e intorno migliaia di lettere che cadono in un effetto pioggia luminoso componendosi perfette sul monitor del pc.
Quanto mi piacerebbe scrivere anche solo un romanzo senza fare fatica, senza dubbi sulla sua qualità e ritrovarmi improvvisamente scrittore, non è forse questo il sogno?