Nuova recensione davvero interessante di economia italiana con una nota biobliografica davvero completa sul sottoscritto.
Ve l'appiccico qui:
Spazio dedicato al bolognese Massimo Fagnoni, classe 1959, laureato in Filosofia, per quasi vent’anni attivo nei servizi sociali e psichiatrici della sua città, mentre da quindici anni a questa parte risulta in forza alla Polizia locale. E proprio dalla collaborazione con la forze dell’ordine sono nati gli spunti giusti per raccontare storie noir. Così dalla sua penna hanno preso voce romanzi di un certo peso, che si nutrono di un contesto graffiato dal degrado, dalla delinquenza, dallo spaccio di droga, oltre che dalle conseguenze legate a filo stretto alla grave crisi economica che negli ultimi anni ha investito l’intero Paese, rapportandosi con preoccupanti risvolti politici e sociali.
Ed è appunto su questo filone che ha preso corpo "IL BIBLIOTECARIO DI VIA GORKI" (Fratelli Frilli Editori, pagg. 212, euro 12,90), incentrato ancora una volta sul disincantato investigatore Galeazzo Trebbi. Il personaggio che abbiamo imparato a conoscere durante gli anni del terrorismo, per poi ritrovarlo in scena in ambiti più locali, ma sempre di grande impatto. Lui pronto a frugare fra le miserie e l’emarginazione della sua città, rapportandosi con i privilegi e il lusso della ricca borghesia, ma anche scavando sotto il tappeto dell’indifferenza.
Tematiche che l’autore riporta in scena in questo suo ultimo lavoro, intriso di errori di percorso e di discutibili rapporti, ma anche supportato da personaggi ben caratterizzati (gli bastano infatti pochi tratti per rendere credibili i suoi protagonisti). Ferma restando un’apprezzabile costruzione della trama, mai lasciata al caso, pronta a rapportarsi con la quotidianità dolente che si nasconde dietro una buona dose di indifferenza. Ma veniamo a briciole di trama legate al lavoro che stiamo proponendo:
“Davide Ciampi è un uomo tranquillo, laureato in storia, lavora come bibliotecario in via Gorki, quartiere Navile di Bologna, ha due figli e una moglie commercialista che porta a casa i soldi e non nutre per lui una grande considerazione. Davide ha un unico amico, e se ne rende conto solo quando scompare in una città zeppa di neve. Si tratta di un ambulante nordafricano che ha circa la sua età, che si chiama Alì e che vende la sua merce davanti alla Coop di via Gorki. Lui è il primo ad accorgersi della sua sparizione quando ritrova la merce abbandonata davanti al supermercato”.
Nessuno sembra interessato alla sua comparsa, ma non certo Davide, che troverà supporto in Galeazzo Trebbi, il quale decide di aiutarlo per cercare di capire cosa sia realmente successo. In questo spalleggiato dal commissario Guerra e dai suoi uomini. “La verità, come al solito, si anniderà dietro le pieghe di una città sazia e annoiata, dove nulla è come appare e nessuno risulta davvero innocente, tranne Davide, che in questa vicenda perderà i suoi punti di riferimento. Tanto che la sua vita non sarà più quella di un tranquillo bibliotecario di periferia”.
Per la cronaca Massimo Fagnoni aveva debuttato nella narrativa di settore nel 2010 con Bologna all’inferno (Giraldi), seguito a ruota da La ragazza del fiume (0111 edizioni) e quindi, l’anno successivo, da Belva di città (Eclissi), primo romanzo della serie imbastita sul maresciallo Greco. E poi via via sino ad accasarsi alla Fratelli Frilli, per la quale ha pubblicato Il silenzio della Bassa, Il giallo di Caserme Rosse e Bologna non c’è più (primo premio al concorso letterario “I Sapori del giallo”, poliziotti che scrivono). In ogni caso inframmezzando le uscite targate Frilli con altre per i tipi della Eclissi, della Giraldi e della Minerva, per la quale nel 2017 ha pubblicato Il ghiaccio e la memoria." (Mauro Castelli)http://www.economiaitaliana.it/…/PerchA-il-papa-si-affida-a…