giovedì 23 dicembre 2021

Polizia Locale ... la chimera della riforma


 Leggo velocemente il testo della proposta di legge di riforma della Polizia Locale che potete trovare qui e non mi stupisco della capacità tutta italiana di insabbiare qualsiasi tentativo di riforma.

Adesso, in questo preciso momento, possiamo dare la colpa a chiunque dell'ennesimo sgambetto a una riforma che attende dal 1986, ai poteri forti, ai partiti della sinistra, all'ignavia dei partiti della destra, a chi non vuole un'evoluzione della Polizia Locale, ma alla fine ha senso capire chi rema contro?

L'unico dato sensato è che i miei colleghi escono tutti i giorni per strada e rischiano la pelle nello stesso identico modo degli altri, i poliziotti di serie A, i Carabinieri, i colleghi della Penitenziaria, o della Guardia di Finanza, ma a differenza di tutti gli altri hanno meno tutele, meno diritti, stipendi più bassi, sono dipendenti comunali e vanno in pensione a 67 anni o con 43 anni e 10 mesi come tutti i dipendenti comunali.

Questa è l'unica realtà oggettiva, tutto il resto, l'accesso alle banche dati che rimane in ogni caso limitato, la divisa, gli strumenti di tutela personale, l'utilizzo dell'arma di servizio poco contano in un contesto nel quale rimaniamo relegati a un ruolo subordinato.

A me rimane l'amarezza di andare in pensione senza quella riforma che speravo di vedere prima della fine della mia carriera.

Ai colleghi giovani un invito, non arrendetevi, fate valere i vostri diritti, non dimenticatevi che il nostro lavoro copre l'intero territorio nazionale, arriva nei comuni più piccoli e si occupa di tutto, dalla polizia urbana ai trattamenti sanitari obbligatori.

Non hanno bisogno di noi? Facciamogli capire che senza il paese non può farcela.

Massimo Fagnoni Delegato SULPL Bologna

mercoledì 22 dicembre 2021

bilancio di fine anno


 

Undici anni di pubblicazioni e di incontri, anche quest'anno ho concluso in bellezza la promozione del mio ultimo romanzo, ma nel 2022 si ricomincia.

Vi lascio con l'immagine più significativa del mio scrivere, le cover dei miei romanzi e racconti.

Vi aspetto dall'altra parte.

La lettura è un'ottima arma contro il covid, vi permette di utilizzare il tempo in maniera sicura e utile, e non vi lascia mai soli.

martedì 21 dicembre 2021

io sono babbo natale


 

Ultima apparizione di Gigi Proietti prima della sua dipartita, chissà se pensava in cuor suo a quella come una delle ultime interpretazioni.

Impossibile non amare il grande attore romano, una carica di umanità naturale e una grande professionalità.

Nel film l'altro protagonista è il bravo e ruvido Giallini.

Che dire il film è tipicamente natalizio, delicato e divertente, con una piccola dose di effetti speciali inaspettati per un film italiano.

Non rimarrà negli annali del cinema ma è un piacevole modo per trascorrere un oretta e mezza in famiglia attendendo il Natale.


lunedì 20 dicembre 2021

Tutti giù per terra ... ultimo firmacopie


 

Siamo in dirittura finale di un altro anno complicato, mi mancava il firmacopie con mascherina ffp2, comunque un'esperienza da fare, mi ha permesso di incontrare vecchi amici e conoscere nuovi potenziali lettori.

Domani torno al centro Borgo dove gioco in casa, quartiere popolare dove mi leggono forse perché io arrivo da quel posto, nato in via Francesco del Cossa, ai confini fra Santa viola e Barca, a Borgo Panigale mi hanno tolto le tonsille, alla "mutua" che un tempo era alla Ducati.

La gente che passa dalla libreria mi riconosce come uno del luogo, forse è un fatto istintivo, una sorta di affinità.

Se passerete da quelle bande mi troverete fra gli scaffali della piccola ma accogliente libreria del Centro Borgo, potremo scambiarci gli auguri in sicurezza e con ottimismo per un 2022 di speranza.

martedì 14 dicembre 2021

firmacopie Mondadori Meridiana Casalecchio


 

Domani tornerò a firmare copie alla libreria Mondadori nel centro Meridiana di Casalecchio, torno dopo quasi due anni, e indosserò una mascherina, quindi non sarà come prima, ma nulla è più come prima.

Il firmacopie modello Fagnoni non è come nei film americani dove un qualsiasi Castle è seduto dietro a una scrivania ingombra di libri e davanti si snoda un serpentone di suoi lettori in trepidante attesa di un autografo.

Ogni lettore devo conquistarlo, come se dovessi scalare una vetta, nella settimana che precede il Natale nelle grandi librerie entrano frotte di consumatori frettolosi a caccia del regalo dell'ultima ora, fra gadget di tutti i tipi, talvolta libri.

Solitamente i libri che vanno di più sono quelli di chi veramente conta nel mercato del regalo natalizio da Vespa a Volo, dal giallo americano al saggio storico.

Ma però ogni tanto qualcuno si ferma a parlare con me, incuriosito soprattutto dal modello scrittore locale.

Tanti nuovi lettori li ho conquistati così, per caso, quindi torno in libreria a respirare l'atmosfera natalizia,  se passate da quelle bande mi troverete in trincea con il mio ultimo romanzo.



sabato 11 dicembre 2021

Tutti giù per terra a Calderara

 



Ieri sera ero a Calderara e per arrivarci ho tagliato una campagna piovosa e gelida con la mia up a metano che ormai costa come un'auto a benzina e ho scoperto la casa della cultura Italo Calvino e il suo corallo sonoro, una struttura fantascientifica, se la tocchi in alcuni punti si illumina e puoi ascoltare i versi registrati di alcuni animali marini.

Cos'è la cultura oggi? Monasteri sperduti  e spesso disertati disseminati sul territorio dove alcuni eroici bibliotecari, assessori, scrittori, musicisti e intellettuali si incontrano come carbonari e si raccontano.

E' stata una bella serata, certo io ero lì per raccontare i miei romanzi e soddisfare il mio ego, ma mi sto rendendo conto che nell'era dei like e dei followers, nell'era del successo mediatico a tutti i costi, ciò che conta è l'incontro vero, faccia a faccia, e/o il confronto sui contenuti.

Oggi mi ha incrociato un giovane collega che conosco da poco e che mi ha fatto i complimenti per "Il ghiaccio e la memoria" mi ha detto che mentre leggeva il romanzo ascoltava i brani musicali, anni 80, che citavo nel racconto.

Un giovane che mi legge e va a ripescare la musica della mia giovinezza e tutto solo per il piacere di farlo.

Alla fine non è meraviglioso quando ti rendi conto che qualcosa di tuo riesce ad arrivare a una diversa generazione?

giovedì 9 dicembre 2021

odio e amore in noir


 Dalla raccolta Odio e amore in noir un lungo video di presentazioni dei vari racconti che potete scaricare qui

Vi lascio con il breve estratto della presentazione del mio racconto






lunedì 6 dicembre 2021

Reyka


 

Serie nera sud africana, nerissima, cupa, spietata, allucinata e nel complesso pregevole.

I protagonisti sono tutti o quasi di colore e la vicenda ruota intorno a lei Reyka, profiler esperta nelle indagini seriali con un passato oscuro, rapita in tenera età trascorse quasi quattro anni con il suo rapitore in un rapporto morboso che le procurò un trauma psicologico mai risolto.

Le due storie quella del passato e quella attuale si intrecciano e accompagnano tutta la serie, nel presente Reyka si trova a indagare sugli omicidi di giovani donne ritrovate cadaveri negli sconfinati campi di canna da zucchero.

Ambientazione fantastica e lussureggiante con panorami mozzafiato di un paese tutto da scoprire.

Bravi gli attori, credibile la struttura narrativa, avvincente e robusta l'evoluzione della storia, interessante la sceneggiatura.

Ci superano anche i sud africani ma sulla tristezza della nostra fiction non mi dilungo, rischio di diventare noioso.

Su sky

sabato 4 dicembre 2021

il GFVIP e il gap generazionale


 

Leggo su twitter dell'ultima polemica in atto nel grande gioco del programma più trash della televisione italiana il GFVIP.

Un furioso battibecco fra tre sorelle chiamate principesse e una regina della lirica italica signora Ricciarelli, che conosco superficialmente non essendo, ahimè, un amante del bel canto, in realtà la Ricciarelli l'ho vista in un film di Pupi Avati, mi pare, ma devo ammettere che non mi ha colpito come attrice.

Sono andato a cercare alcuni video su you tube dello scontro generazionale e sono rimasto colpito, invece, dalla violenza verbale soprattutto della signora Ricciarelli nei confronti delle tre ragazze.

A pelle le tre giovani non suscitano la mia simpatia, ma si sa non sono un tifoso delle giovani generazioni, ma indipendentemente da ciò, alcune dichiarazioni e soprattutto il tono della ex cantante lirica mi sono sembrate eccessive.

Anch'io sono un anziano e ho più esperienza delle tre fanciulle, ma non vado a comparare la mia vita, la mia storia con i giovani di oggi, perché oggi il mondo è diverso da quello della mia giovinezza e sicuramente non facile.

Ma la cosa più inquietante e per certi versi di interesse antropologico è la percezione della realtà di questi soggetti sottoposti all'esperimento più trash fra tutti i reality odierni, essere costretti a convivere con altri "vipponi" fuori da ogni contesto sociale per un periodo indeterminato senza contatti quotidiani con il mondo esterno.

I cosiddetti vip, e anche su questo punto sarebbe interessante misurare l'importanza effettiva di tali personaggi, perché parliamone, una persona davvero importante andrebbe davvero al GF?

Dicevo i "vipponi" in una dinamica massacrante, vivono una realtà distorta e nel tempo sviluppano relazioni creando gerarchie nuove che non hanno niente a che fare con il mondo reale, ma funzionali alla loro condizione di auto segregati.

Quindi una ex cantante lirica diventa effettivamente, in quella dimensione, la regina della casa, e guai a metterla in discussione e le tre "principesse" diventano tre ragazzine viziate che si sono permesse di contraddirla.

Che dire, l'esperimento della casa è sempre un buon spunto per riflettere sulle miserie umane, e come i polli di Don Abbondio, gli esseri umani continuano a beccarsi mentre vengono condotti verso il loro destino, incapaci di cogliere l'effettiva realtà delle cose.

E su tutto impera Signorini che con il suo sorriso sornione e un'abile regia manipola la realtà creando lo spettacolo.


venerdì 3 dicembre 2021

Renatino o la parabola del lavoro come felicità esistenziale











Ascolto radio due andando al lavoro, la pattuglia dell'alba racconta di un video che ha suscitato polemiche, si parla di lavoro e gratificazione, un giovane addetto alla preparazione del parmigiano annuisce quando una giovane e avvenente fanciulla gli chiede:
"ma davvero lavori 365 giorni l'anno?" lui annuisce.
Quando un altro avvenente ragazzo gli chiede:
"Sei felice?" lui annuisce.
Del resto chi non sarebbe felice di preparare parmigiano per 365 giorni l'anno mentre i ragazzi in gita durante il loro anno studiano, vivono, amano e si divertono in giro.
Il mio animo comunista per un attimo si rianima dalle ceneri e inorridisce.
Il lavoro, ancora una volta la favola del lavoro come ragione di vita, come condizione sine qua non dell'esistenza, e addirittura nel video come strada per la felicità.
Ma scherziamo? Il lavoro nobilita l'uomo certo quando gli dona dignità, possibilità di intervenire attivamente e creativamente nel processo produttivo, quando può essere autodeterminato e ragionato.
Tutto il resto del lavoro, soprattutto quello dei processi industriali complessi o della catena della grande distribuzione, dove sei un ingranaggio, non potrà mai essere gratificante, ma ottemperare a un solo scopo, la sopravvivenza.
Renatino è la parabola capitalistica del tira e tas che mi raccontavano quando ero alpino.
Tira e taci, lavora e annuisci e non osare lamentarti.
Gli anni passano ma nell'era Draghi la felicità sta tornando ufficialmente nelle mani di chi detiene il potere economico e gli altri a testa china a lavorare. 

giovedì 2 dicembre 2021

Tutti giù per terra a Calderara


 

Continuano le presentazioni dell'ultimo romanzo 

TUTTI GIU' PER TERRA

Questa volta a Calderara, nella bella Casa della Cultura

Venerdì 10 DICEMBRE ORE 18,30

CONDUCE STEFANO DARDANI

INGRESSO LIBERO CON GREEN PASS