lunedì 7 ottobre 2024

Monsters seconda stagione


 

Ho visto in pochi giorni la serie Monsters, la ricostruzione della truce vicenda della famiglia Menendez, seconda stagione della trilogia che aveva visto come prima stagione  Dahmer che non ero riuscito a vedere perché troppo cruda e insensata anche per un vecchio cinico come il sottoscritto.

La seconda stagione invece racconta una vicenda avvenuta nel 1989.

Due fratelli di una ricca famiglia americana con il padre cubano di origine, massacrarono a fucilate i genitori.

Non entro nel merito della trama per non svelare i retroscena, posso solo dire che in questo caso di cronaca vengono esposte con cura due ipotesi interessanti, due diverse chiavi di lettura, lasciando allo spettatore come a un giurato decidere da che parte stare.

A parte il contenuto, che alla fine ricalca tanta terribile cronaca nera avvenuta anche e spesso nel nostro paese, senza citare le tante stragi familiari perpetrate negli ultimi anni, la serie è molto curata, i protagonisti credibili, gli attori superlativi, il padre è interpretato dal grande Javier Barden del capolavoro Non è un paese per vecchi.

A chi piace il genere  lo consiglio

Su Netflix

martedì 1 ottobre 2024

Tutto chiede salvezza 2


 

Ho iniziato a vedere la seconda stagione Tutto chiede salvezza 2.

La prima tratta da un romanzo autobiografico di Daniele Mencarelli, mi era molto piaciuta.

La mia esperienza professionale sia come educatore sia come pulismano mi ha permesso di trovare interessanti punti di realismo nella serie.

Parliamoci chiaro, la realtà attuale della gestione dei centri di igiene mentale e dei luoghi preposti ad accogliere trattamenti sanitari obbligatori o accertamenti sanitari obbligatori è da tempo in difficoltà.

I problemi nascono proprio alla fonte del progetto, ma non basterebbe un libro per parlarne.

La prima serie racconta con discreta efficacia l'esperienza individuale del protagonista, rendendo la vicenda, pure nella finzione dovuta a esigenze narrative, emozionante e convincente.

La seconda serie parte da un presupposto quasi fantascientifico, un ex degente di un reparto di diagnosi e cura per pazienti psichiatrici torna come tirocinante infermiere nello stesso reparto.

Nonostante l'improbabilità della trama la seconda stagione riesce nell'intento di toccare alcune corde importanti, la diversità, l'inclusione, il razzismo, e alla fine commuove senza troppa ipocrisia.

Bravi tutti.

Su Netflix

lunedì 30 settembre 2024

I delitti di Bologna ... nuova recensione


 Nuova recensione di Dario Brunetti, dal suo blog Gialloecucina.com.

Dario è un vero appassionato di letteratura di genere e anche se non ci siamo mai incontrati ho conversato con lui piacevolmente di romanzi lui dalla Puglia e io dall'Emilia.

Più persone come lui aiuterebbero sicuramente un settore in crisi come quello della cultura nel nostro disgraziato paese.

La recensione del mio ultimo romanzo potete leggerla qui

lunedì 23 settembre 2024

Brennero



Base storica della fiction è la famigerata “Notte dei fuochi” del 1961, quando i terroristi tirolesi diedero il via a una serie di attentati per ottenere la riannessione del Südtirol.

Ci sono aspetti della nostra storia recente che tendiamo a dimenticare, questo è uno dei casi, io avevo 2 anni e non ho memoria di quel periodo.

Al di là della base storica il giallo di fantasia racconta di un famigerato mostro che uccide tedeschi per vendicare le vittime della famosa notte dei fuochi.

Due protagonisti, una donna, un PM interpretata da Elena Radonicich e un ispettore interpretato da Matteo Martari che ho già visto in altre fiction, quasi sempre di genere.

Il lavoro è convincente anche se non particolarmente appassionante, complice il contesto, una Bolzano cupa nella quale sembrano convivere a fatica italiani e tedeschi, ma è davvero ancora così difficile la convivenza?

Sto guardando la terza puntata e in ogni caso devo dire che la serie mi interessa e la guarderò fino alla fine.

Potete vedere tutte le puntate su Raiplay.
 

domenica 22 settembre 2024

Sportswriter


 Leggo due quotidiani Il fatto quotidiano, tutto l'anno e Repubblica solo in vacanza.

Leggendo il Fatto mi sono imbattuto in un articolo dedicato al nuovo romanzo di Richard Ford che non conoscevo.
Mi ha incuriosito la recensione e ho deciso di iniziare a leggere il primo che narra le vicende di un americano della classe media negli anni 80.
Che dire, ho scoperto un altro mostro, uno di quegli scrittori che potrebbero costringermi ad appendere il portatile al chiodo, ma invece leggendo Sportswriter ho compreso che in me è ancora prepotente il desiderio di raccontare storie, non necessariamente nere.

La capacità di Ford di descrivere luoghi e personaggi è indescrivibile, la naturalezza con la quale ti fa entrare nella vita del personaggio e la freschezza della scrittura è come abbeverarsi a una fonte di acqua pura in mezzo al deserto.

Mi piace tutto del mestiere dello scrittore (che non è un mestiere) tranne la fatica di mettere nero su bianco i miei pensieri.
Citazione rubata non so dove ma calzante.
Oggi ho incontrato un vero maestro, e quelli che non se la tirano alla fine sono i migliori

sabato 21 settembre 2024

Quando i tuoi miti invecchiano


 

Leggo un'intervista al grande Coppola in vista dell'uscita del suo nuovo e forse ultimo o penultimo film, sul venerdì di Repubblica.

Parla dei suoi 84 o 85 anni della visione del mondo dalla sua prospettiva, dei suoi progetti, un grande vecchio, un dei registi della mia giovinezza, uno dei più amati.

Poi intercetto su Tik Tok un discorso di Pupi Avati sul senso della vita, nostalgico, realistico, affettuoso, un altro grande vecchio italiano che parla della vita e anche del fine vita.

Poi leggo una divertente doppia intervista fra la Vanoni (90 anni) e l'Aspesi (95 anni)sempre sul Venerdì, parlano con leggerezza di vita, di acciacchi, di progetti e di morte.

Infine un'intervista a Gino Paoli che sta per compiere 90 anni e racconta del suo stile di vita discutibile fra le mille Marlboro fumate e il whisky e il tentato suicidio e conclude che nella vita ci vuole culo.

Tutti personaggi che in un modo o nell'altro mi hanno fatto compagnia con la loro creatività, cinema, musica, cultura, tutti inesorabilmente molto anziani, tutti ancora in pista con una progettualità inaspettata.

In realtà inaspettata e spesso innaturale appare l'aspettativa di vita in questa comunità globale dove muoiono bambini ogni giorno in guerre insensate o legate come sempre alla grande industria della guerra e intanto noi invecchiamo accuditi fino all'accanimento e oltre.

Riflessioni senza una morale che nascono spontanee davanti allo splendido mare di Punta Secca.

Come fermare il tempo? Come accettare l'inevitabile? L'unica ricetta che io ho trovato è scrivere, bene o male diventa relativo, nella scrittura  fermo il tempo e ne cerco il senso.

Vi auguro di trovare la vostra ricetta per convivere serenamente  con l'inevitabile passare del tempo.

mercoledì 18 settembre 2024

Black Mirror


 Di tanto in tanto ricomincio a guardare Black Mirror, l'assumo a piccole dosi come un allucinogeno sperimentale, ricordate gli anni settanta? Quando i giovani provavano l'LSD per esplorare nuovi livelli di consapevolezza?

Black Mirror ha su di me un effetto analogo, ogni episodio è una storia a sé e il denominatore comune è il disagio e al contempo la consapevolezza della direzione che l'umanità sta intraprendendo.

Stiamo parlando di fantascienza, ma non solo anche di futuri possibili, in alcuni casi di realtà già percepita come l'episodio sulla corsa all'accumulo di like nei social.

Se pensate che è di oggi la notizia su Repubblica di cercapersone manipolati dal Mossad per colpire capi di Hezbollah che ha ucciso 11 persone e ferite altre 4000, anche Black Mirror diventa una favola per bambini.

Favola che vi consiglio.
Su Netflix

domenica 15 settembre 2024

Young Sheldon


 


Ho iniziato a vedere Young Sheldon  perché alcuni generi di commedia americana mi divertono e rilassano.

Ho poi scoperto che Young Sheldon è nata come spin off e prequel del più famoso The big bang theory che non ho mai guardato anche se potrei provare ad affrontare prima o poi.

Nella serie Young Sheldon si narrano le vicende familiari tutte incentrate sull'infanzia di Sheldon Cooper un genio di nove anni alle prese con un mondo troppo lento per le sue facoltà mentali.

Si svolge alla fine degli anni 80 che per me rimangono mitici.

L'attore che interpreta il piccolo genio è fantastico come tutti gli attori del nucleo familiare, la sorella più piccola è strepitosa e mi chiedo come sia possibile essere attori così completi a quella tenera età.

Le sette stagioni della serie, composta da puntate di circa venti minuti, potete vederle su Netflix


sabato 14 settembre 2024

Kostas


 

Ammetto la mia ignoranza, non conosco non ho mai letto i romanzi di Petros Markaris dai quali è tratta la serie italiana con il bravo Stefano Fresi.

Ho visto la prima puntata e devo ammettere che non sono ancora riuscito ad appassionarmi né al personaggio, né all'ambientazione.

La cosa che mi convince meno è un cast italiano per un nero greco.

Non ne capisco il motivo, abbiamo tanti autori italiani perché uscire dal territorio cercando di connotare un prodotto non nostro?

Comunque la trama della prima puntata era interessante cercherò di capire se proseguendo nella visione troverò motivi per farmela piacere.

Trovate tutte le puntate su Rai play. 

giovedì 12 settembre 2024

Hyperion



Non è vero che Tik Tok è una porcata, da questo social traggo spesso i migliori suggerimenti.
Dopo anni di latitanza torno alla fantascienza con questo magnifico romanzo del 1989 suggerito da Emanuele Capone su Tik Tok.
Di lui mi fido, sembra una persona che sa il fatto suo e ho scaricato il file con meno di 5 euro e lo sto leggendo in vacanza.
Devo capire se ha senso leggere la trilogia, ma credo che lo farò.
Il romanzo è di Dan Simmons e lo consiglio caldamente agli amanti del genere.
Mondi in collisione, viaggi spazio tempo, sei pellegrini inviati in una missione fondamentale ognuno con una storia personale da raccontare durante il viaggio.
Spettacolare, allucinogeno, denso di immagini e caratterizzazioni.
Un capolavoro del genere


 

mercoledì 11 settembre 2024

un mondo a parte




Ho letto due giorni fa su Repubblica un interessante articolo sull'Italia che scompare, i piccoli comuni dove la gente scappa dalla disperazione, dove non nascono più bambini.

Un mondo a parte è una pregevole favola nella quale si tratta proprio questo argomento con due cavalli di razza, Albanese nel ruolo del maestro in burnout che cerca nuovi motivi per insegnare e vivere chiedendo un incarico temporaneo in un piccolo paese abruzzese e la bravissima Virginia Raffaele vice preside coraggiosa.

I due protagonisti si batteranno come lupi di montagna per evitare la chiusura della scuola elementare del piccolo paese, fra bufere di neve, lupi, cervi e bambini ucraini da inserire nella scuola.

Pellicola pregevole, tenera, divertente, una favola con ottime intenzioni, in un paese che da sempre lascia indietro gli ultimi, quelli che non hanno diritto di esistere in una logica dove solo il business conta e non la storia dei tanti piccoli comuni del nostro bellissimo e disgraziato paese.

su Prime
 

martedì 10 settembre 2024

the perfect couple


The perfect couple è una miniserie, sei puntate da 45 minuti l'una con un cast di tutto rispetto, protagonista assoluta Nicole Kidman.
Nell’esclusiva isola di Nantucket, nel Massachusetts, la splendida villa in riva al mare dei Winbury si sta preparando il matrimonio fra il figlio di una scrittrice di successo e una giovane fanciulla del ceto medio.
A rovinare la festa la morte di un'amica e damigella d'onore della sposa.
La serie ha un buon ritmo, il titolo rimanda alla realtà di una ricca famiglia americana dove non c'è nulla di perfetto, fra patrimoni da spartire, abuso di sostanze stupefacenti, alcolismo e

 tradimenti.

Mi sono divertito 

La serie potete vederla su Netflix

domenica 1 settembre 2024

Bologna all'inferno ... a proposito di pulismani


 


Sono trascorsi quattordici anni dall'uscita di Bologna all'inferno il mio primo romanzo edito da Giraldi che allora era in via San Felice.

Poi la Casa Editrice che per prima ha investito su di me ha chiuso i battenti, ma il marchio Giraldi è rimasto per la nuova Giraldi che attualmente è a San Lazzaro.

Nel 2010 avevo 51 anni, e come capita in ogni fase della vita guardandomi indietro mi rendo conto di come sia difficile apprezzare la giovinezza, soprattutto quando comincia a sfiorire e oggi che sono vecchio, ma devo ancora lottare ogni giorno contro diversi mulini a vento, rileggendo un brano del mio primo romanzo ritrovo le atmosfere del mio lavoro da sbirro metropolitano e anche quell'entusiasmo un po' folle di allora.

Vi lascio con il video dedicato a quel romanzo e a quel brano , dura quasi sette minuti ma piacerà a qualche vecchio collega in divisa o in pensione. Lo dedico ai tanti colleghi che non ci sono più e a quelli giovani che ora sono per strada e ci credono nel mestiere in divisa e se ne sbattono di pregiudizi e luoghi comuni.

Il poliziotto locale come è definito oggi è un grande mestiere basta svolgerlo con passione.

domenica 25 agosto 2024

Non così vicino


 

Ieri ho visto l'ultimo film interpretato da il mio quasi coetaneo Tom Hanks, una commedia agro dolce che racconta le vicende di un piccolo quartiere periferico di una qualsiasi città americana.

Il protagonista è un quasi settantenne vedovo che non vede l'ora di raggiungere il suo amore e che odia il mondo con una tenacia ammirevole.

Il film è piacevole, malinconico, nostalgico, triste, commovente, piacevole.

Sopra la mia video recensione.

sabato 24 agosto 2024

le mie radici


 


L'uomo che vedete ritratto nella fotografia sopra era mio nonno paterno, ripreso in una fotografia risalente probabilmente agli anni quaranta del 900, forse prima, era in Africa per lavoro, credo, so che faceva il sarto e che fu picchiato da alcuni antifascisti alla fine del conflitto per le sue idee politiche, ma non credo fosse un fascista militante.

Questo è tutto ciò che mi rimane di lui, non ricordo nemmeno il nome proprio, non c'è più mio padre per ricordarmelo e nemmeno mia sorella, proverò a chiederlo a mia madre ma non sono sicuro che riesca a ricordarlo.

Le mie radici provengono in parte da questo uomo, bello come un attore americano che non ho mai conosciuto, morto d'infarto quando io non ero nemmeno un'ipotesi.

Alla fine abbiamo comunicato così poco in famiglia della nostra storia familiare, forse mio padre, che era di poche parole, non la conosceva bene, so che suo nonno era un comunista, e non so altro.

Le nostre radici sono importanti, peccato che io le abbia perse per strada, sono tornato nella mia casa di Granaglione e ho recuperato alcune fotografie, puzza di muffa e una grande malinconia.

Quella casa dove sono passate vite, alcune sconosciute, mi ha accolto come un relitto alla deriva e io rimango uno degli ultimi eredi di una storia familiare dissolta.

Cercherò di venderla, perché non saprei come conservare quel cimelio destinato alla rovina senza le giuste cure.

Come cantava Gaber un uomo senza famiglia, senza casa, senza niente è più leggero, sono sempre stato d'accordo, ma rimane una grande tristezza per le parole non dette, per le storie non raccontate.

Ciao nonno, ovunque tu sia chiunque tu sia stato, io non ti dimenticherò e magari uno di questi giorni scoprirò come ti chiamavi.

martedì 20 agosto 2024

I delitti di Bologna ... recensione di Solo libri.net


 






Nuova recensione del mio ultimo romanzo, arriva alla fine di un agosto nel complesso terribile, quindi maggiormente gradita, rinfresca l'anima e può servire a chi non mi conosce o a chi decida di conoscere i miei romanzi.

La recensione la trovate qui.

mercoledì 14 agosto 2024

I delitti di Bologna alla Cà Bura



 

Dicono che lo spettacolo deve continuare e dopo il lutto per la morte di mia sorella ho ripreso a scrivere.

Poche righe, qualche paginetta, tanto per sentirmi vivo e per non mollare, perché questa vita non concede sconti e va avanti con o senza di me, quindi avanti, il mio nuovo Trebbi sta nuovamente crescendo, insieme a tutti i lavori che giacciono nel mio portatile.

Sono giorni strani anestetizzati da un caldo infernale che non molla la presa sul paese, e penso a quando Draghi diceva che dovevamo scegliere fra la pace e il condizionatore acceso e mi sale una rabbia davanti alla retorica del potere, all'arroganza dei guerrafondai che stanno continuando a fare strage di bambini e innocenti in mezzo mondo.

Un'estate nel complesso da archiviare come terribile, spero solo di riuscire a tornare in Sicilia, unico posto dove davvero mi sentirei in pace ora come ora.

Finito il piagnisteo vi ricordo che il 29 agosto alle 21 circa sarò alla Cà Bura presso il Parco dei giardini di Corticella con l'amico Caputo, non sarà l'ultima apparizione del mio ultimo romanzo, ma l'ultima prima della mia vacanza siciliana.

martedì 30 luglio 2024

Transplant


 

Medical drama canadese, protagonista un medico siriano trapiantato in Canada dopo essere fuggito da guerra e morte e avere perduto i suo genitori medici in patria, si ritrova solo con la sorellina adolescente da accudire e i vari problemi di integrazione.

La serie è avvincente e commovente, si parla di medicina d'urgenza come in tante serie simili, ma anche di integrazione e di una società multi razziale che a fatica cerca di convivere.

Non l'avevo mai vista ma la consiglio a chi piace il genere, come tutte le serie recenti (siamo alla terza stagione) ha quella freschezza e forza che non esistono più in quelle macinate e ancora proposte solo per non tradire i tanti seguaci, come la quasi inguardabile Grey's Anatomy.

Trovate tutte le stagioni su Sky


domenica 21 luglio 2024

Le parole che non potrò dirti


 Tu eri la più piccola, cinque anni in meno e il nome di battesimo i miei lo fecero scegliere a me, e io dissi che ti volevo chiamare Grazia come il mio primo amore, una bambina che frequentava il mio stesso asilo, avevo cinque anni, ero già innamorato.

Abbiamo trascorso quasi trent'anni insieme nelle periferia bolognese, nella stessa camera da letto, perché non si poteva fare diverso e per trent'anni io e venticinque tu, abbiamo condiviso amici, vacanze, problemi, inquietudini in quel periodo terribile e bellissimo fra gli anni settanta e ottanta.

Tu eri bellissima e lo sei ancora.

Io ricordo che difendevo, da bravo "femministaiolo" militante, la tua indipendenza e quando tornavi a casa tardi la sera quietavo mio padre che brontolava.

Eri libera e selvaggia come tutti in quel periodo, in una periferia che vedeva i giovani spesso  morire per l'eroina o dedicarsi alla politica.

La nostra fantastica e terribile giovinezza.

Poi me ne sono andato di casa e i trent'anni successivi ci siamo persi per strada, abbiamo litigato cento volte per questioni familiari e cento volte sono tornato sui miei passi perché alla fine ti volevo bene.

L'ultimo litigio pochi mesi fa, ancora una volta per motivi risibili, e l'ultima riconciliazione in ospedale dove sono riuscito a dirti che mi dispiaceva, che ti volevo bene, che eri parte fondamentale della mia vita.

Mi hai sorriso, ci siamo stretti la mano, come dovrebbe accadere fra fratelli che si amano fino alla fine.

E ora che la fine si avvicina non potrò dirti che avrei voluto dedicarti uno dei miei maledetti e adorati romanzi, almeno uno, e poco importa se ti dedicherò il prossimo perché  tu non lo leggerai.

Non potrò rassicurarti sul futuro di nostra madre che per te era principale ragione di vita, potrò solo prendermene cura, come si addice a un buon figlio.

Non potremo condividere più nulla come tanto tu desideravi.

Potrò solo portarti con me e sarai in buona compagnia insieme a tutti coloro che ho amato e che non sono più.

Non condividerò questo post, chi passerà da queste parti potrà leggerlo e pensare ciò che vuole, per me è l'unico modo nel quale riesco in questo momento a onorarti e salutarti, sono le parole che non riuscirei a pronunciare al tuo funerale, perché il dolore mi impedirebbe di parlare, sono il mio modo per esorcizzare la mia sofferenza, perché mentre scrivo sto parlando con te, solo con te, lanciando nella rete, che ormai è il mio principale interlocutore, questo ultimo saluto.

Vorrei scrivere che ci incontreremo insieme a nostro padre e a tutti gli amici che sono dentro di me, ma non credo che esista un luogo migliore oltre questa terra travagliata e devastata dall'uomo.

Se dovesse esistere vienimi a cercare. 

domenica 7 luglio 2024

Gently


Fine anni 60 non c'erano i telefonini, internet, la gente fumava molto e beveva parecchio, almeno gli inglesi di questa bella serie di otto stagioni con due protagonisti George Gently interpretato da un grande attore Martin Shaw e il sergente John Bacchus interpretato dall'altrettanto bravo Lee Ingleby.

Gently è un poliziotto vecchio stampo con un'etica inattaccabile, sempre avanti anche quando il potere cerca di fermarlo.

Gli uccidono la moglie a inizio serie e questo crimine sarà filo conduttore fino all'ultima puntata.

In un Inghilterra spesso periferica, marginale violenta Gently ormaia fine carriera e con una malattia incombente conduce le sue indagini affiancato dal sergente giovane, arrogante e spesso sopra le righe.

Un connubio che fra alti e bassi sarà presente fino all'ultima puntata.

I personaggi sempre bene caratterizzati, le storie credibili e spesso legate alle contraddizioni del periodo, nel quale c'era ancora la pena di morte, abolita nel 65, e il reato di omosessualità, abolito in quegli anni, poi ci sono i pregiudizi nei confronti delle donne e la loro difficile battaglia per la parità.

Non è solo un nero, è un vero romanzo sociale portato sul piccolo schermo con una cura dei dettagli inimmaginabile nelle nostre scalcinate produzioni.

Le produzioni inglesi ci battono ancora una volta, facciamocene una ragione.

Potete vedere le puntate su giallo.



giovedì 4 luglio 2024

I delitti di Bologna a Pieve di Cento


 In una sera buia e tempestosa si è svolta la presentazione del mio ultimo romanzo nella splendida sala della Biblioteca di Pieve di Cento.

L'evento doveva svolgersi in piazza ma per motivi metereologici è stato spostato in biblioteca.

Molta gente, bellissima serata funestata solo da preoccupazioni familiari che ho dovuto accantonare per la serata perché lo spettacolo deve continuare nonostante tutto.

Pieve è una cittadina viva, piena di gente entusiasta e curiosa, davvero un altro luogo che nel tempo sta diventando per me familiare e amico.

Grazie a Daniela la responsabile della biblioteca bravissima nell'organizzazione e nella conduzione dell'evento,

Grazie ad Amedeo per la presentazione all'amico Angelo Zannarini per la simpatia e a tutti i partecipanti.

Alla prossima.

domenica 30 giugno 2024

Un altro ferragosto


 

Non avevo visto Ferie d'agosto e lo sono andato a ripescare su you tube, cosa che vi consiglio di fare prima di guardare il sequel.

Ferie d'agosto film del 1996 che valse a Virzì il David di Donatello come miglior film, visto a distanza di quasi trent'anni riporta a quelle atmosfere del periodo quando al governo si era da poco insediato Berlusconi e la sinistra arrancava in un Italia che ancora ci credeva e votava e in un certo senso vedeva la politica come una possibilità di cambiamento, nel film si affrontavano temi allora appena emergenti come gli extra comunitari, il razzismo, e dall'altra parte i radical chic della sinistra che credevano ancora in una reale alternativa.

Un bel carosello di attori che ritorna nel sequel Un altro ferragosto nel quale Virzì in maniera intelligente e mai scontata mostra l'Italia di oggi, specchio di un' Europa che non ce la fa a stare al passo con i tempi.

La politica è capitolo chiuso, materia per qualche nostalgico morituro, compare nel film una influencer nuovo mostro mediatico ormai diffuso ovunque come un cancro, affiora la pochezza culturale di una massa disomogenea di persone schiacciate da un individualismo edonistico e cinico.

Come diciamo noi vecchi si stava meglio quando si stava peggio.

Brutto dirlo ma si stava meglio nel 96, anche se al governo c'era Berlusconi, e non è solo colpa della Meloni ma soprattutto è colpa nostra che non crediamo più in nulla.

Bravo Virzì, il film è su Sky

sabato 29 giugno 2024

50 km all'ora


 

Mi piace De Luigi, sia come comico che come attore lo seguo da sempre, da quando era interprete insieme alla Hunziker di Love Bugs.

In questo film c'è molto di lui, della sua simpatia e della sua intelligenza, poi c'è molta Emilia e una parte del mio passato remoto.

La trama è semplice, alla morte del genitore malato un sempre carismatico Haber, i due fratelli si ritrovano dopo trent'anni per il funerale.

Fra loro una ruggine determinata da rapporti familiari logorati da rancore e incomprensioni.

Ma i due fratelli uniti nella missione di trasportare le ceneri del genitore sulla tomba della loro madre attraverseranno un bel pezzo di Emilia a bordo di un Ciao e un Garelli (credo).

Il film è tenero, comico, amaro, triste, malinconico, nostalgico.

E in questo giorno per me particolarmente triste è il film giusto, alla fine nella vita rimangono le parole che potevamo dire, i rimpianti per ciò che potevamo realizzare ma abbiamo deciso di cestinare per rancore o rivalsa.

Alla fine siamo soli su questa terra e trafitti da un raggio di sole, e questo film riesce a raccontarlo con leggerezza.

Lo trovate su Prime Video.

venerdì 28 giugno 2024

I delitti di Bologna a Pieve di Cento


 

Torno a Pieve di Cento a presentare il mio ultimo romanzo, chiacchiererà con me Amedeo Correggiari, che sta anche collaborando con il sottoscritto per alcune sceneggiature.

In caso di pioggia la presentazione si sposterà all'interno della biblioteca.

Se abiti da quelle parti ti aspetto.

giovedì 27 giugno 2024

Bologna nessun dolore ... recensione di Dario Brunetti


 

Io e Dario non ci siamo mai incontrati lui pugliese io emiliano, un denominatore comune l'amore per la narrativa, e lui è molto più appassionato di me, perché solo per amore legge libri, organizza eventi, cura collane e si sbatte per questo mondo complicato composto da tanti scrittori e tanti romanzi.

La sua recensione di Bologna nessun dolore la potete leggere qui.

Il romanzo in questione è uno dei miei ultimi e uno dei più amati perché dentro c'è il disagio giovanile che percepisco intorno a me e che anche in questi giorni ha mietuto vittime nel paese.

Sembra che molti giovani abbiano perso la bussola e bisogna sperare di non incappare in certi momenti di follia totalmente priva di coscienza perché non c'è scampo per nessuno, nessuna pietà, un po' come nel mio romanzo.

Buona lettura

Bologna nessun dolore

sabato 15 giugno 2024

Yesterday


 

Provate a immaginare un mondo senza i Beatles.

Nasce da un gioco di fantasia questo piccolo cammeo di Danny Boyle.

Dopo un black out di 15 minuti mondiale scompare dalla memoria collettiva il ricordo dei Beatles e l'unico uomo a ricordarne la musica è un giovane insegnante inglese di origini indiane che cerca inutilmente da anni di sfondare nel mondo della musica.

In realtà è una commedia romantica quella che propone il regista inglese, una commedia sulla nostalgia, sulla creatività e sul destino.

Una riflessione per un creativo come me che non potrà mai scrivere un capolavoro e che però non venderebbe mai l'anima per potere rubare un'opera di un grande della letteratura solo per fama e denaro.

Alla fine il film insegna anche che bisogna accettarsi per ciò che siamo con il nostro talento poco o tanto che sia, la cosa importante è cercare di essere felici, o almeno in pace on noi stessi, e io giunto a questo punto della vita non posso che concordare con l'idea del film.

Lo potete vedere su Sky e per chi ama i Beatles è quasi d'obbligo.




venerdì 14 giugno 2024

I delitti di Bologna all'Isola del tesoro


 

Nuovamente ospite nel Centro di lettura L'isola del tesoro al Trebbo di Reno in una serata quasi estiva insieme a un altro scrittore Antonio Fusco che ha presentato il suo nuovo romanzo.

Serata piacevole, come sempre grazie alla squisita ospitalità del centro composto da volontari, importante ricordarlo, e grazie alla professionalità di Raffaella Tamba che riesce a preparare le presentazioni in maniera eccellente.

In questo periodo di vuoto culturale, dove domina il malcostume e la pochezza di contenuti è per me di vitale importanza potere incontrare persone che credono ancora nella narrativa e amano quella di genere.

Grazie a Raffaela e a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di ascoltarci, alla prossima e buona estate.


domenica 9 giugno 2024

The killer


 

Non avevo visto The killer di David Fincher condizionato da alcune recensioni negative e sono giunto alla conclusione che le recensioni stanno diventando risibili nella mia concezione qualitativa della realtà. In realtà il film è godibile e perfettamente congeniato, forse unico neo è la schematicità che consta nella divisione del film in capitoli, ma rende il film ancora più godibile.

La vicenda è nota, un killer commette un errore durante un incarico e tale errore provocherà una reazione a catena che dovrà gestire per sopravvivere in un mondo di lupi e assassini.

Fincher non ha bisogno di presentazioni, Fassbender è perfetto nel ruolo del killer che non conosce pietà o empatia, l'atmosfera è cupa, la lentezza è in perfetta sintonia con la trama.

Nessuna speranza, nessuna salvezza, se non quella di una spiaggia caraibica dove godersi i milioni guadagnati ammazzando gente.





Su Netflix.

sabato 8 giugno 2024

Adagio


 

Non è vero che il cinema italiano è morto, diciamo che non gode di ottima salute ma è ancora in grado di offrire prodotti di qualità.

Adagio è un nero perfetto, dentro c'è il talento di un grande regista  e sceneggiatore Sollima, la bravura di tre talenti assoluti Mastandrea, Servillo, Favino senza dimenticarci il bravissimo Giannini.

In una Roma da fine del mondo con un incendio enorme e misterioso appena oltre i confini della città, un quasi adolescente si inguaia con le guardie, unico errore avere commesso atti impuri e ricattato da alcuni sbirri disonesti si presta a fare un lavoretto per loro, poi però cambia idea e può salvare la pelle solo chiedendo aiuto a chi lo ha cresciuto e qui entrano in gioco tre componenti della banda della Magliana vecchi, morenti, ormai a fine corsa.

Il resto dovrete svelarlo voi guardando un film che corre veloce fra una notte un giorno e una notte, in una Roma senza speranza e senza luce.

Un unico raggio di vita è percepibile solo alla fine del film, forse per non lasciare allo spettatore solo l'amarezza e la tristezza.

Bravi tutti, nessuno si salva nell'universo nero di Sollima, un romanzo che avrei voluto scrivere io, ma io non sono nessuno e mi inchino davanti al vero talento.

Vi lascio con la mia breve video recensione






mercoledì 5 giugno 2024

I delitti di Bologna all'Isola del Tesoro


 Torno al Trebbo dagli amici dell'Isola del Tesoro, luogo a me caro e dalla bravissima Raffaella Tamba, ottima coordinatrice di un presidio di cultura preziosissimo sul territorio.

Sarò in compagnia di uno scrittore/poliziotto Antonio Fusco che non conosco, ma l'unione fa la forza, vi aspetto.


MERCOLEDI' 12 GIUGNO 24 ORE 21 TREBBO DI RENO

domenica 2 giugno 2024

Eric ... Netflix, video recensione


 Finalmente una serie nelle mie corde.

Si parla di anni 80, e di mostri quelli dentro di noi e quelli fuori, una bella favola spaventosa e ricca di spunti, vi lascio la mia brevissima video recensione.




martedì 28 maggio 2024

lunedì 27 maggio 2024

I delitti di Bologna ... presentazione in Biblioteca


 Torno in biblioteca a caccia di nuovi lettori, nuovi per me.

Le biblioteche sono l'ultimo presidio della cultura accessibile a tutti, a quello che un tempo chiamavamo il popolo.

Si può studiare, conoscere persone, scambiarsi idee, creare cultura, inventare progetti.

Per me è stato il primo incontro felice con la narrativa, mio padre me la fece conoscere quando ero un bambino, poi continuai a frequentarla da solo, penso che ci scriverò un racconto sul mio rapporto con la biblioteca e piacerà solo a me, ma chi se ne frega.

Vi aspetto bolognesi, questa volta cambio zona, via Genova, molto vicino a dove ho lavorato per vent'anni.

I dettagli nella locandina.

Se sei libero passa ... è gratis.

martedì 21 maggio 2024

Baby Reindeer ... video recensione


 

Due minuti e venti secondi durante i quali vi dico cosa ne penso della tanto acclamate serie Netflix

sabato 18 maggio 2024

Taylor Swift al Gran Reno







Non so se conoscete Taylor Swift, io non la conoscevo, anche se avevo ascoltato alcune sue canzoni su Spotify senza sapere che fossero sue. Questa mattina ho incontrato Michele Lallai, giornalista sportivo che ha scritto per Pendragon Taylor Swift The One.
Perché mi sono prestato a questo "gioco"? Me lo ha chiesto la responsabile della Feltrinelli di Casalecchio e per venti giorni mi sono divertito a leggere il libro che è soprattutto un omaggio dettagliato al lavoro della cantante americana e un'analisi dei testi e della sua impressionante carriera sviluppato con uno stile giornalistico appassionato e preciso.
Mentre leggevo il libro ho anche ascoltato i suoi dischi utilizzando Spotify e alcuni suoi video su YouTube.
Non ho fatto solo questo, ho letto altro, ho scritto, ho ascoltato altra musica e vissuto, ma per venti giorni ho giocato a scoprire un universo parallelo e l'ho fatto gratis.
Ho scoperto, come diceva il grande Vialli, che non ho più tempo per le stronzate, la vita è breve, ma quando mi diverto scoprendo mondi nuovi un poco di tempo lo trovo e auguro il meglio a questo giovane giornalista appassionato.
Non diventerò un fan della cantante più popolare del mondo, ma almeno adesso so che esiste e che non è un gioco di prestigio il suo successo ma davvero un prodotto vincente.
Trovate il libro in tutte le librerie.



 

domenica 5 maggio 2024

I delitti di Bologna e gli amici che ti accompagnano


 

Venti romanzi, due libri di racconti e vari altri scritti elargiti con generosità a destra e manca, quattordici anni di vita, da quel lontano esordio nel 2010 e Marco Piovella c'era in un bar di San Lazzaro insieme all'amico Andrea Piselli, colleghi in divisa e amici.

Il tempo è scivolato via veloce fra le consuete sfighe e le insperate soddisfazioni e sono ancora vivo a raccontare la mia idea di narrativa, e di vita per chi mi ama e per chi mi schifa.

Marco non mi ha mai abbandonato, con i suoi casini, la sua bellissima famiglia, i nipoti e il lavoro.

Ancora insieme io a raccontare e lui a leggere i miei brani.

Nella mia vita solitaria e spesso cupa, lui è l'idea più vicina all'amicizia che mi venga in mente.

Grazie Marco

domenica 28 aprile 2024

I delitti di Bologna al Gran Reno





 

Il Gran Reno è probabilmente il centro commerciale più grande in regione, magari mi sbaglio ma è davvero imponente, due piani di attività commerciali e ristorazione.

La direzione del Gran reno ha deciso di incentivare gli incontri culturali e dedicati agli scrittori e ogni sabato in collaborazione con la Feltrinelli organizza presentazioni.

Per me era la seconda volta, sabato 20 aprile 24 ho presentato Antonella Di Fabio e ieri invece ho presentato il mio ultimo romanzo,

I delitti di Bologna.

Fino ad ora è  l'evento meglio realizzato fra tutti quelli di quest'anno e alla base c'è  un grande lavoro di organizzazione del Centro Commerciale con una pubblicità iniziata diversi giorni prima dell'evento.

Ringrazio Evelyne la responsabile del Gran Reno, Amanda la responsabile della libreria Feltrinelli, Fabio Tamari che mi ha presentato e tutti quelli che hanno avuto la pazienza e il tempo di venire prima alla presentazione poi al firma copie.

Scrivere narrativa comporta diverse gratificazioni, la consapevolezza di avere realizzato qualcosa di personale e soggettivo in ambito creativo, la soddisfazione di un riscontro nelle vendite, la condivisione con il pubblico di lettori.

Per un solitario come il sottoscritto questi bagni di folla sono linfa vitale, rinvigoriscono il mio ego spesso vacillante e mi spingono a non mollare mai.

Perché la vita è sogno o al massimo un romanzo.

sabato 27 aprile 2024

Vera ... dodicesima stagione


 Vera è arrivata alla dodicesima stagione, fiction inglese tratta dai romanzi di Ann Cleeves, che mi piace molto e della quale sto leggendo i romanzi dedicati a Shetland.

Ambientata nell'Inghilterra rurale del nord-est e sulla costa del Northumberland, La serie è per me una delle migliori produzioni inglesi, la protagonista Brenda Blethyn è fantastica.

Lei è il motore della serie, circondata da un ottimo cast.

Il personaggio dell'investigatrice dura e pura è vincente, dotata di un'incrollabile energia investigativa e di un'umanità disarmante, non può che affascinare il pubblico.

Un personaggio vincente, peccato non averlo inventato io.

Consigliatissima agli amanti del genere e dei panorami mozza fiato di un'Inghilterra selvaggia.

Su Sky fino all'undicesima stagione le altre puntate su Giallo.

giovedì 25 aprile 2024

L'onda nera


 Ho cercato B.B. King su Spotify, e non è casuale.

"Datemi una poltrona comoda piuttosto, un camino acceso e un romanzo duro di Simenon. Non chiedo di meglio. E magari un bicchiere colmo di brandy andaluso che sguazza allegro sotto le mie mani tremolanti e fa compagnia.

Alcune righe rubate all'incipit del nuovo lavoro di Davide Pappalardo, bolognese per caso, come me in un certo senso, ma siciliano nell'anima e nelle origini.

L'ultimo romanzo ritrova l'ex investigatore privato Libero Russo, ormai in pensione, come il sottoscritto, costretto suo malgrado, a tornare in Sicilia per aiutare i suoi due nipoti,  Emma e Nabucco, a recuperare una statua misteriosamente scomparsa.

Questo accenno di trama per scrivere in realtà di un romanzo nel quale la vicenda è soprattutto lo sfondo a uno stile, se fosse un brano musicale lo definirei blues, in questo caso siciliano.

Una moltitudine di personaggi variegati e grotteschi, una Sicilia tanto soggettiva quanto suggestiva per un bolognese come me.

Un ritmo musicale, che spiazza e disorienta, ma sempre diverte e una cura dei personaggi che a tratti appare fumettistica, e io, amante dei fumetti, ho ritrovato alcuni tratti dell'amato Alan Ford, proprio per l'esplosione delle situazioni, spesso surreali, che compongono la storia.

Non semplicemente un nero, sicuramente non un semplice giallo,  un romanzo atipico, nello stile ritrovato di Pappalardo, un tratto giovane, alternativo eppure malinconico.

Protagonista Libero Russo arrivato al capolinea, circondato da tantissimi personaggi, ma sempre drammaticamente solo di fronte alle sue contraddizioni e ai suoi errori.

Riesce anche a ritrovare l'amore, un amore vicino alle mie corde, come tutti coloro che si avviano alla stagione dei ricordi. 

Libero Russo ritrova la sua libertà esistenziale, contro corrente davvero, (non come Salvini) in direzione ostinata e contraria.

Riuscirà a sfangarla? Risolverà il mistero? Sopravviverà a se stesso?

Lo scoprirete leggendolo.

L'onda Nera, edizioni Pendragon.

In tutte le librerie e piattaforme.


lunedì 22 aprile 2024

I delitti di Bologna al Gran Reno


 Torno alla Feltrinelli al  Gran Reno di Casalecchio il 27 aprile 24 alle 11 per presentare I delitti di Bologna con l'amico Fabio Tamari.

A seguire firmacopie fino alle 18, va mo là.





domenica 21 aprile 2024

L'omicidio di Valle Giulia


 

Ieri in un freddo sabato di aprile 2024 ho partecipato come relatore alla presentazione del romanzo L'omicidio di Valle Giulia di Antonella Di Fabio scrittrice romana al suo secondo lavoro.
Amo Roma come può amarla un bolognese che l'ha visitata superficialmente un paio di volte, la maestosità del centro storico, la bellezza dei monumenti, la qualità del clima, la convivialità delle trattorie e di alcuni quartieri del centro.
Amo Roma per la storia, per il tanto cinema italiano girato nella capitale, per la simpatia innata dei romani.
Un amore stereotipato lo ammetto ma viscerale.
Il romanzo è ambientato nella città eterna ed è un "caso freddo", un'indagine intorno a un presunto errore giudiziario perpetrato ai danni di un uomo, condannato per omicidio costretto a scontare una lunga pena per un reato che ostinatamente rifiuta di ammettere.
Parte tutto dai famosi scontri di Valle Giulia del 68 che probabilmente innestarono una stagione di manifestazioni in tutto il paese, e in quel caso videro uniti contro le forze dell'ordine studenti universitari di destra e di sinistra.
La vicenda si innesca quando la figlia dell'uomo condannato e morto qualche anno dopo l'uscita dal carcere, trova in un armadio vecchie lettere e si affida a un agenzia investigativa composta da due donne, e affiancata da un commissario di polizia, per arrivare alla verità.
Nel romanzo c'è Roma, si respira l'amore della scrittrice per la sua città,  troverete un'indagine atipica, un tuffo nel passato, 
nel faticoso tentativo di cambiare non il destino di un uomo ma almeno riabilitarne la figura, per donare serenità alla famiglia.
Il romanzo ha partecipato alla selezione per il premio Strega, edito dalla Fratelli Frilli Editori, lo potete trovare in tutte le librerie e in versione digitale.