mercoledì 30 giugno 2021

dov'è Mario?


 

Dal genio di Mattia Torre e dal carisma di un Guzzanti in stato di grazia nel 2016 fu prodotta la prima e unica stagione di "dov'è Mario?" che sto guardando su sky atlantic in un arroventato fine giugno 2021 .

Dentro le quattro puntate, che immagino non vedranno mai un seguito, c'è la feroce e agrodolce satira del grande Torre insieme alla comicità e intelligenza politica di Guzzanti, i due ideatori sembrano fra i pochi intellettuali di sinistra ad avere il coraggio di ammettere come molta parte della sinistra italica attuale sia non solo disancorata da qualsiasi realtà, ma lontanissima e distaccata da quella massa che compone la maggiore parte della popolazione.

Se da una parte l'italiano medio vive di pancia e si accontenta di ciò che  gli arriva da decenni di cattiva televisione e informazione privilegiando abbonamenti televisivi utili per seguire i vari campionati di calcio, dall'altra parte ciò che rimane dell'anima progressista dispersa fra le file di italia viva e  partito democratico non riesce a esprimere intellettuali degni di nota.

I personaggi che si muovono nella fiction, compreso Mario Bambea, interpretato da Guzzanti, appaiono come esseri umani arroccati nel loro universo arrogante e isolato rifuggendo con disgusto tutto ciò che viene proposto e  digerito dal popolino.

L'idea si sviluppa con uno stile semplice ma efficace, il messaggio arriva a chi deve arrivare.

Quante suggestioni avrebbe potuto ancora inventare Mattia Torre, purtroppo non mi pare che qualcuno sia in grado, attualmente, di raccogliere la sua eredità

martedì 29 giugno 2021

la vita straordinaria di David Copperfield


 

Sapevo che mi sarebbe piaciuto perché ha lo stesso profumo delle fiabe ben raccontate, sa di buono, di fragrante,  è ben curato nei dettagli e nei costumi, ottimi attori dal protagonista ai vari comprimari fra i quali non posso non ricordare Hugh Laurie, il film ripercorre la trama del romanzo arricchendolo con l'energia vitale che fa bene dimenticare la drammatica vicenda del protagonista che alla fine riesce a riscattarsi attraverso la creatività, scrivendo la sua storia salva se stesso e tutti coloro che ama.

Se ci pensate David Copperfield è un inno alla scrittura creativa, alla capacità di reinventare la realtà a nostro piacimento, è l'essenza stessa del romanzo, quando fu scritto forse la narrativa aveva davvero la forza di cambiare le vite di chi leggeva e dì chi scriveva, oggi, almeno nel nostro paese, per molti scrittori o presunti tali, come il sottoscritto, è più che altro un esercizio di stile.

A volte la disperazione, come nel caso del giovane Copperfield, può spingere a creare un capolavoro,  forse, grazie al cielo, non appartiene alla mia generazione.

Su Sky

lunedì 28 giugno 2021

doc martin


 Ci sono luoghi nel mondo che mi piacerebbe visitare, ma sono troppo pigro per prendere un aereo o un'auto e partire, quindi li ammiro dallo schermo del mio 55 pollici.

Uno di questi è situato nella verdissima Cornovaglia, terra selvaggia nella quale c'è un paesino Port Isaac che nella finzione televisiva diventa Portween.

La trama è lineare, apparentemente, narra le vicissitudini professionali, esistenziali e sentimentali del dr Martin, un medico con diverse idiosincrasie, una nevrosi accentuata che si manifesta in una difficoltà sistematica a intrattenere relazioni con gli altri esseri umani e una grande professionalità.

Il protagonista è attore inglese a me sconosciuto fino a poco tempo fa Martin Clunes, bravissimo nel difficile ruolo del burbero e maniacale dottore.

Intorno a lui si muove una schiera di cooprotagonisti bravissimi, la caratterizzazione dei diversi personaggi è molto accurata e nel complesso le vicende si muovono nel paesino costiero e nei dintorni dove il dottore dovrà quotidianamente gestire la salute di una popolazione a dire poco eccentrica.

Perché guardare le nove stagioni che raiplay propone?

Serenità, buona sceneggiatura, ambientazione spettacolare, una piccola vacanza per la mente, soprattutto per chi come me in vacanza ci andrà solo fra qualche mese


domenica 27 giugno 2021

l'educatore professionale ... c'era una volta


 

A volte ristrutturare un'abitazione porta alla luce reperti interessanti che si pensavano perduti per sempre.

La mia esperienza di educatore professionale è durata quasi vent'anni.

Non sono tutti da buttare, sicuramente hanno segnato una sconfitta personale, generazionale, professionale, intellettuale.

Mi ricordo che credetti per alcuni anni nel riconoscimento della nostra professione, poi, invece di un reale riconoscimento della figura educativa è stata creata la facoltà di scienza dell'educazione.

Nella mia lunga vita ho imparato poche cose, ma una su tutte, quando vuoi evitare di dare il giusto riconoscimento a un professionista già formato inventa una facoltà universitaria per creare una fabbrica di disoccupati.

Il discorso sarebbe lungo, quindi io nel tempo ho preferito scrivere romanzi e troverete la mia idea di educatore e il contrario di essa in alcuni miei scritti, partendo da "Bologna non c'è più", "Burnout", e in due romanzi che non sono ancora usciti, uno già finito l'altro appena iniziato.

Non è un paese educato il nostro e tanto meno un paese per educatori.

Provate a chiedere in giro, alla gente comune, se sanno cosa sia un educatore, nel 2021 vi risponderanno ancora con le risposte più fantasiose.

venerdì 25 giugno 2021

Nelle viscere di Bologna ... recensione di Catone Assori


 E  vagando per la rete cercando di trovare l'energia per scrivere incontro Catone Assori che ringrazio per la recensione generosa e inaspettata, la trovate qui e che buon pro vi faccia

giovedì 24 giugno 2021

the young pope


 

Avevo scaricato la prima stagione almeno un anno fa e non mi decidevo a guardarla, ho un rapporto faticoso con Sorrentino che considero un grande regista, poco simpatico, ma bravissimo a comunicare emozioni insieme a concetti, rimarrà come uno dei registi più talentuosi nel triste panorama italiano che dopo Fellini sembra avere interrotto il suo rapporto con la genialità trasformata in immagine.

Confesso che la storia mi ha spiazzato e volutamente non ho voluto leggere nulla per cercare di esprimere un'idea soggettiva.

La chiesa, dentro pulsa un'idea di chiesa cattolica che probabilmente è quella del regista e dello sceneggiatore,  viene esplicitato il peggio del vaticano dagli scandali sessuali ai segreti inenarrabili, agli sfarzi ingiustificabili, ma il tutto raccontato come fosse una fiaba  gotica grottesca e immaginifica.

Il giovane papa, un maestoso Jude Law, che credo sia anche produttore, almeno in parte, è il papa della conservazione, ma anche quello della redenzione, è durissimo e spietato con i peccatori, ma nello stesso tempo pietoso e miracoloso con tutti gli altri.

Esprime un'idea di chiesa totalizzante tanto diversa da quella attuale tutta sbilanciata fra l'esigenza di piacere alla sinistra italiana ma incapace di esprimere una personalità, una univocità di sentimenti.

Apre a tutti ma tiene chiusi i suoi portoni, ammicca alla diversità ma non è in grado di fare pulizia in tanti scandali.

Sembra che l'intento di questo lavoro non sia giudicare ma raccontare una possibile interpretazione della chiesa attuale o forse azzardo, solo una favola dalla  quale ognuno può trarre le conclusioni che preferisce.

Bravissimo il cardinale Voiello interpretato da un ispirato Silvio Orlando.

Adesso proverò ad affrontare la seconda stagione.

Su Sky

mercoledì 23 giugno 2021

#stodadio ... l'enigma di Artolè


 

Particolare il romanzo di Carmine Caputo, una citazione:

"Non voglio scrivere un giallo, primo perché non ne sarei capace, secondo perché ho conosciuto alcuni giallisti pieni di sé, convinti di essere il nuovo Camilleri o Lucarelli solo per aver venduto qualche migliaio di copie, che non si rendono conto di raccontare sempre la stessa storia. La citazione a effetto, l'omicidio a pagina 15, un po' di sesso torbido a pagina 27, le descrizione del quartiere degradato che fa tanto noir e denuncia sociale etc etc."

Chi parla è uno dei protagonisti dell'indagine fuori da molti schemi in realtà, che ha come sfondo Tolè un paese dell'appennino emiliano, uno dei tanti.

Tolè non è solo il luogo dove si svolge il romanzo, è anche protagonista vitale di tutta la vicenda, per le sue strade e nei luoghi di incontro delle persone si respira la vita di una comunità pulsante.

I personaggi sono bene caratterizzati e raccontano, ognuno dalla propria prospettiva, la loro versione dei fatti, la loro verità e soprattutto la loro vita.

Caputo ha raccontato, alla presentazione che ha condiviso con me al Trebbo, all'Isola del tesoro, di avere vissuto a Tolè un paio d'anni, per motivi lavorativi.

Il suo punto di vista, il suo modo di raccontare il paese e la comunità montana è autentico, da persona che ha vissuto intensamente quei rapporti e ha saputo memorizzare stili, abitudini, dialetti, tradizioni.

Io sono nato a Bologna ma le mie radici sono fra Granaglione e Gaggio Montano e pure non avendo mai vissuto in quei luoghi ho respirato, leggendo il romanzo, sensazioni familiari.

Il romanzo è un giallo, ma non insegue i consueti canoni tanto criticati da uno dei protagonisti, il fine di Caputo mi è parso più quello di  raccontare la sua idea di appennino, il ricordo di un'esperienza sicuramente intensa, e le persone, magari reinventate per l'occasione.

Non manca un sottile umorismo a tratti velato di malinconia che rende questo lavoro ancora più interessante.

lunedì 21 giugno 2021

omicidio a easttown


 Giunto alla quarta di sette puntate della nuova serie crime di sky posso sbilanciarmi in alcune brevi considerazioni.

Kate Winslet, ve la ricordate? la fanciulla salvata da un giovane DiCaprio sul Titanic affondante, è brava.

E' anche in versione ingrassata e disperata, immagino per esigenze di copione.

La serie è il classico nerissimo tutto made provincia americana, quella povera, opaca e senza speranza.

La trama è fitta di colpi di scena e angoli bui, i personaggi bene delineati, la disperazione esistenziale palpabile, il lieto fine difficile da immaginare.

Se qualcuno non ha ancora capito la differenza fra giallo e nero guardi questa fiction, è decisamente nerissima e  interpretata magistralmente da un cast di grandi professionisti.

su sky atlantic

domenica 20 giugno 2021

raiplay ... un'occasione sprecata


 

Sono un teledipendente e non me ne vergogno, durante l'ultimo anno e mezzo ho dovuto forzatamente rimanere a casa per interventi vari e per il covid e il consumo di ore davanti alla televisione è aumentato.

Fra le varie applicazioni alle quali sono abbonato, Netflix, Prime amazon, Disney, usufruisco anche di raiplay, gratuito, anzi no compreso nel canone che ci viene estorto regolarmente attraverso la bolletta dell'energia elettrica.

Rai play offre una vetrina interessante, la possibilità di spaziare nel passato delle teche Rai e ritrovare pezzi di memoria o di vedere roba più attuale.

In questo periodo sto guardando una fiction inglese leggera e piacevole, sulla quale scriverò un pezzo prima o poi, le avventure del doc Martin, ambientata in Cornovaglia, terra bellissima.

Unico problema, Rai play:

A ogni avvio devo subire due spot della Littizzetto, che non sopporto, e che pubblicizza un prodotto di pulizia casalingo, e non c'è scampo, lo stesso spot proposto all'infinito a ogni inizio puntata a ogni interruzione, che senso ha?

Altro problema, le frequenti interruzioni, i mancati avvii, la rotellina di connessione che spesso gira a vuoto e questo bug avviene solo in rai play, più raramente in Mediaset play, le peggiori applicazioni per la visione di programmi televisivi.

Quando si comincerà a investire sulla qualità delle reti pubbliche, quelle per le quali milioni di italiani sono costretti a pagare una tassa?



sabato 19 giugno 2021

E3 2021 ... xbox game showcase


 

Ho guardato, velocemente il filmato proposto da Microsoft in occasione dell' E3 2021, alcuni giochi mi hanno davvero intrigato, tra questi STARFIELD in uscita nell'autunno del 2022, e REDFALL in uscita nell'estate 2022, solo per citarne un paio.

Ogni amante dei giochi ha le sue preferenze, chi preferisce i simulatori di volo, chi le gare automobilistiche, chi le avventure grafiche, poi ci sono gli appassionati dei grandi giochi collettivi come FOLLOUT 76, le opportunità di gioco offerte da Microsoft sono davvero molte, ma non sono qui per fare pubblicità a Microsoft, cosa che farei se mi pagasse per questo, ma solo per una breve riflessione sul gioco.

Io gioco da quando ho memoria e da quando ebbi per la prima volta la possibilità di interagire con un gioco, iniziando dai flipper nei bar per finire oggi su una console.

Il gioco è parte del mio quotidiano, insieme al cinema, alla televisione, alla scrittura, alla lettura.

Sono la mia dimostrazione vivente che l'età del gioco termina solo quando manca l'energia vitale per potere giocare, scrivere, leggere, ammirare e amare.

Qualsiasi gioco amiate non abbandonatelo perché vi raccontano che siete troppo vecchi per farlo, chi pensa che esista una stagione per giocare  è sicuramente già morto.

venerdì 11 giugno 2021

Interstellar


 

Capita scapricciando fra le varie app di imbattersi in capolavori inaspettati come Interstellar   regia di  Nolan  e ho detto tutto.

Chi ama la fantascienza, che sta diventando sempre più realistica, catastrofe dopo catastrofe, non potrà non amare questa favola di quasi tre orette, dedicata a uno dei temi classici, fine delle risorse terrestri esigenza di trovare una nuova terra per l'umanità.

Il film è epico e poetico, i protagonisti perfetti, la conclusione tanto improbabile quanto consolatoria.

Da non perdere.

sabato 5 giugno 2021

Nelle viscere di Bologna al Trebbo e non solo


 

Eccomi in video insieme all'amica Raffaella, grande protagonista presso il Centro di lettura del Trebbo in occasione del terzo festival sui generis, e insieme allo scrittore Carmine Caputo persona intelligente, ironica e disincantata, quindi ottimo compagno in questa mattinata di inizio giugno.

Il video dura 3 orette, se siete curiosi di ascoltare il sottoscritto mi troverete nello spazio fra le 11 e le 11 e 30, ma vi consiglio anche il resto se vi interessa la lettura e i generi letterari.




venerdì 4 giugno 2021

La luna e la neve ... recensione


Vi rimando alla sorprendente recensione di una delle mia novelle sperimentali frutto di un periodo nel quale univo l'entusiasmo del mio mestiere in divisa alla passione dello scrivere.

La potete leggere qui



martedì 1 giugno 2021

Hammarvik amori e altri omicidi


 Ero curioso di vedere la trasposizione degli scritti della famosa giallista svedese, Camilla Lackberg sul piccolo schermo.

Sembra che la scrittrice si sia impegnata nella realizzazione di questa serie che dovrebbe mescolare il giallo alla commedia, o soap opera.

Il risultato è davvero esilarante.

Finalmente un prodotto più scadente della maggiore parte della nostra produzione casalinga, e nonostante la bassa qualità mi sto davvero divertendo a guardarlo.

Partiamo dall'interpretazione degli attori.

Non ho idea della loro fama in patria, ma vi assicuro che ho visto diverse produzioni svedesi e non solo e questi sono il peggiore cast che io ricordi, non so se è colpa del doppiaggio o della sceneggiatura, ma i dialoghi sono talmente ridicoli da diventare comici e uniti alla mimica di alcuni  protagonisti il mix diventa davvero paradossale.

La sceneggiatura è approssimativa, poco abituato a vedere una soap che immagino abbia livelli bassi di approfondimento, soffermandomi sul lato nero della vicenda, ho trovato  diverse situazioni surreali, alcuni personaggi ridicoli e il comune denominatore è l'antipatia.

Alcuni esempi eclatanti:

La minorenne che rimane incinta e sfrutta la gravidanza inaspettata per conquistare nuovi followers, la sorellastra del poliziotto che entra nella sua vita e in quella di altri nel piccolo paese stravolgendo vite e abitudini senza nessun senso, la vicenda amorosa fra la poliziotta ritornata al paese d'origine e l'idraulico amore di gioventù.

Non c'è un personaggio che ispiri simpatia portandomi infine a parteggiare per l'assassino di turno con la speranza che compia una strage di tutti i protagonisti.

Ma nonostante tutto e forse anche per ciò che ho scritto mi sto divertendo, sono curioso di vedere il finale della prima stagione sicuro che non mi deluderà.

 Leggo che è già pronta la seconda stagione, che dire, squadra vincente non si cambia.