sabato 19 aprile 2014

Noah









Sono andato al cinema con mia figlia e volevo vedere qualcosa di divertente, qualcosa di spettacolare, quindi abbiamo deciso di andare allo Space e di vedere un film in 3d, perché mi piace ogni tanto il 3d, sa di futuro, di effetti speciali, di spettacolo assicurato. Ho speso  25 euro ed eravamo soli nella sala, un pomeriggio perfetto, unico neo il film, che vi sconsiglio caldamente.

Io sono un estimatore del Russel Crowe del Galdiatore film che ho amato e rivisto con tutte le sue inesattezze e pacchianerie, perché è un film potente, tragico, e corale, è un film che a me dona ancora emozioni.
Noah è un film ridicolo.
Il 3d è inutile e poco utilizzato, perché il film è anche poco spettacolare ed è un paradosso che  il regista non sia riuscito a rendere spettacolare il diluvio universale.

E' una rivisitazione di uno dei passi fondamentali della Bibbia senza lo stesso pathos.
Ci sono i vigilanti di pietra che sono una mezza via fra i robots di Transformer e il personaggio di pietra della Storia infinita.
Noé è duro e puro per quasi tutto il film poi alla fine diventa quasi umano e pietoso.
Brava la bella e pallida Emma Watson, ma utilizzata male, e quasi ridicolizzata nel suo ruolo di futura procreatrice dell'umanità superstite, ci sono alcuni dialoghi poco credibili, e quasi adatti a una commedia di Woody Allen, una di quelle esistenziali dove la ragazza deve convincere un Noè depresso che in fin dei conti non ha deluso Dio o la famiglia perché è buono dentro.
Se pensate lontanamente di buttare via 25 euro in due pop corn escluso, date retta a me, andate al circo, è più divertente, ve lo dice uno che c'è andato l'ultima volta nel 98.

mercoledì 16 aprile 2014

Il silenzio della Bassa




La Bassa, solo chi ci vive può capire il senso della definizione, ma in realtà anche la Bassa ha cambiato caratteristiche nel tempo, meno nebbiosa, più tecnologica, sempre una grande pianura.

Per Bassa padana si intende una striscia della Pianura Padana lungo il fiume Po, all'incirca compresa tra Pavia e le valli di Comacchio e chiusa a sud, per tutta la sua lunghezza, dall'Appennino ligure e tosco-emiliano.

Comprende il territorio pianeggiante delle province di Pavia, Lodi, Piacenza, Cremona, Mantova, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì, Rimini, Rovigo e Ferrara.

Adesso avete una vaga idea del territorio.
La mia storia si sviluppa fra Bologna e Ferrara, come già è accaduto in altre storie, la novità è il personaggio, Galeazzo Trebbi, il mio primo investigatore privato, un antieroe per eccellenza.

Non vi dirò altro del primo romanzo della serie, se non che ieri fra una vasca e l'altra in piscina, mentre cercavo di non mescolare acqua e riflessioni, sono arrivato alla conclusione che i miei eroi sono sempre meno eroici,  come lo era Marlowe, come poteva essere il protagonista di Blade Runner, o il Gladiatore di Ridley Scott, o lo sceriffo Willy Kane di Mezzogiorno di fuoco (Gary Cooper).

Anche Trebbi è un uomo con una vita complicata e spero vi piacerà perché questo è il primo di una serie di romanzi dedicati alle sue indagini,  fra pochi giorni, direi dopo Pasqua, dovrebbe uscire nelle librerie, vi aspetto alle mie presentazioni, appena avrò il calendario vi informerò.

lunedì 7 aprile 2014

Benur, un gladiatore in affitto




Benur, un gladiatore in affitto è un film del 2013, italianissimo, anzi romano, e utilizza diversi linguaggi proponendo in chiave moderna ed europea le atmosfere tipiche della commedia italiana del dopoguerra azzarderei, con un' analisi impietosa e realistica della situazione italiana attuale, un paese che in buona compagnia deve fare i conti con una crisi economica e morale profonda da una parte e  un' ondata di immigrazione in entrata sempre più crescente e incalzante.
Il film è tratto da un'opera teatrale ed è la storia di tre persone, due romani un uomo e una donna, fratelli, marginali, ignoranti, disperati di quella disperazione tipica della miseria che riesce comunque a diventare tessuto del loro vivere nella continua ricerca di una sopravvivenza qualsiasi in un ambiente nel quale i due fratelli non riescono ad esprimere nessuna qualità o capacità di costruire nulla.
Lui ex stuntman invalido  vive facendo il gladiatore da Colosseo, quello delle foto per turisti che potete davvero incontrare nei pressi dello storico monumento romano, lei invece  vive con le telefonate erotiche di una hot line.
Nella loro vita irrompe un russo clandestino, ingegnere, che diventerà per i due fratelli un' inaspettata risorsa, con la sua energia e la sua incredibile capacità di creare occasioni lavorative e un'invidiabile voglia di lavorare.
Al di là della trama che non svelo,  intelligente e mai  banale, c'è la qualità dei tre attori, la spietatezza della realtà attuale resa grottesca dal regista e dallo sceneggiatore, ma non per questo meno credibile, e
la concreta percezione della nostra condizione. In una Roma da basso impero, in un'Europa assediata dalla miseria e dalle popolazioni stremate, dove anche una laurea in ingegneria vale meno di zero, l'Italietta appare come un avamposto di un impero in decadenza, dove ignoranza e crudeltà vanno a braccetto e dove due coatti qualsiasi  possono sfruttare un altro essere umano solo con il ricatto della loro condizione socialmente privilegiata di comunitari di serie A.
Una pellicola interessante, forse una nuova commedia italiana, non molto distante dai toni drammatici di ladri di biciclette, ma con un finale agrodolce, tanto pacificatore quanto improbabile.
Pellicola triste, guardatela in compagnia .

mercoledì 2 aprile 2014

ogni volta che termino un romanzo



Ieri ho terminato il mio quattordicesimo romanzo. In questo momento sto ascoltando musica Trance su Spotify e mi piace, non disturba il processo creativo ed entra in circolo bene, ciò dovrebbe preoccuparmi forse ma me ne frego.

Vorrei fare un piccolo riepilogo della mia produzione narrativa e posso farlo qui nel mio blog perché se tu mi stai leggendo o mi vuoi bene, o sei curioso, e magari invidioso, o mi schifi e così puoi aggiornare il tuo data base su di me per sapere quali altre schifezze riuscirò a pubblicare, oppure sei semplicemente un mio lettore e allora meriti di essere aggiornato.

Ho trascurato i post, lo avrai notato lettore abituale, ma non l'ho fatto per una crisi depressiva, solo perché stavo appunto terminando di scrivere il mio ultimo romanzo e solitamente nella fase finale non penso ad altro, e non riesco a dedicarmi ad altri scritti.

Questo  è il mio secondo romanzo definibile di formazione.
Ma visto che all'interno accadono cose truci lo definirei un romanzo di formazione nero.
Ha già un titolo provvisorio e poco originale ma molto azzeccato:
Non avrai altro Dio al di fuori di me.

Magari ti chiederai il primo romanzo di formazione nero quale sia.

Non è ancora stato pubblicato, ma chissà che un giorno ...

Dovete sapere una cosa, voi piccola o grande platea di lettori di passaggio.
Io non scrivo per vivere, ed è meraviglioso arrivare a questa consapevolezza, non inseguire nevroticamente il successo, ma scrivere unicamente per il proprio pubblico, che ormai si aggira in qualche centinaio di lettori affezionati.
Voi direte che non è possibile, ognuno di noi aspira al denaro e al successo.
Ma io il denaro per mandare a scuola i figli e per il Chianti del fine settimana già ce l'ho, e il successo ... se voi poteste ascoltare come leggono i miei racconti alcuni attori che ho incrociato per caso, sareste già contenti, perché per me il successo è nella capacità di suscitare una reazione incuriosita e avere un pubblico che ti fa domande, che attende la prossima uscita del tuo libro etc etc.

Breve riepilogo bibliografico:
Ho pubblicato sei libri.
Entro aprile 2014 uscirà il mio primo romanzo con la Frilli Editori di Genova.
Sto preparando per l'autunno il mio terzo romanzo (maresciallo Greco) con Eclissi di Milano, lo sto rileggendo, perché l'ho scritto qualche anno fa e nel tempo sono cambiato.
Devo anche scrivere un racconto per una raccolta che alcuni scrittori giallisti bolognesi vogliono pubblicare entro l'anno credo.
E per quest'anno direi che può bastare che ne dite?
Se sei arrivato a leggere fino a qui, o sei un mio lettore affezionato o hai davvero molto tempo da perdere.
Chiunque tu sia, sei il benvenuto.