Oggi ho visto l'ultima puntata dell'ultima stagione dedicata al detective Monk, autistico, nevrotico, pieno di idiosincrasie e paure e come lo descrive il suo amico, il capitano Stottlemeyer, incredibilmente umano.
La mia vita è fortunata perché passa di stagione in stagione spesso scandita dai libri che leggo o dalle serie televisive che ho amato.
Anche la sottile malinconia che mi pervade ogni volta che devo salutare una serie amata è indice di come l'immaginario vada a braccetto con il quotidiano nella mia vita.
Monk è una serie, ormai datata, 2002-2009 tutta incentrata sulle indagini di un ex poliziotto diventato consulente della omicidi di San Francisco.
Il personaggio è originale, unico, tenero e improbabile, con una umanità particolarissima, la serie non ha l'obiettivo di essere credibile ma arriva al cuore dello spettatore proprio per la figura del detective Monk interpretato magistralmente da Tony Shalhoub attore statunitense di grande talento.
Se vi piacciono le serie giallo rosa, esilaranti e a tratti commoventi non potete perdervi Monk.
Io intanto lo saluto, un altro amico da aggiungere alla galleria dei ricordi.