domenica 30 settembre 2012

la ricetta montalbano



Chi mi conosce dice che parlo così perché sono invidioso del suo successo.
Come si fa ad essere invidioso di un maestro?
Non posso che inchinarmi come un umile stalliere davanti a lui e al massimo strigliargli il cavallo, se me lo permetterà.
Camilleri non ha età, ha un cervello che funziona e funziona bene.
Ha inventato un genere, ha conosciuto Simenon e ha saputo apprendere ciò che era essenziale, è riuscito a carpire la genialità se mi permettete il termine.
Io da piccolo leggevo Maigret e amavo quello italiano con il grande Cervi, guardavo stupito quelle puntate così dense di professionalità, così umanizzate dall'interpretazione di Cervi con quella colonna sonora finale di Tenco con Maigret che si allontanava camminando lungo la sponda di un fiume (forse).
Io guardavo rapito, ma Camilleri era lo sceneggiatore (credo), due modi diversi di vivere un fenomeno.

Premesso ciò:
In vacanza ho letto in tre giorni tre Montalbano:
L'età del dubbio
La danza del gabbiano
La caccia al tesoro.

Avevo visto le tre riduzioni televisive molto aderenti al testo e questo è stato un errore, ma leggerli è stato un nuovo piacere, soprattutto perché mentre leggevo di arancini ero in Sicilia, proprio nel catanese e vicinissimo a Ibla.

I libri di Montalbano si leggono velocemente, più leggeri di una granita con la panna, ma avete mai analizzato il contenuto? Qualcuno ha mai scritto una tesi sulla ricetta geniale?  Misteriosa come quella della coca cola.

Lasciamo da parte la trama, e il giallo per un momento.
Parliamo dei personaggi, sono sempre uguali, coerenti, inossidabili, ti aspettano al varco come vecchi amici:
Catarella che non azzecca mai un nome, fedele e servizievole, una macchietta nella migliore tradizione italiana.
Augello, in eterno conflitto con Montalbano, sciupa femmine, poco professionale, simpatico.
Fazio, il braccio destro di Montalbano, onesto, intelligente, coraggioso, umano.
Gallo che guida come un pazzo.
il patologo sempre arrabbiato e scontroso, specie quando perde a carte al circolo.
Lattes che  non ha ancora capito la composizione familiare di Montalbano.
Il questore sempre contro il commissario.
etc etc etc

I personaggi si ripetono, cambiano le storie, le battute, i drammi, le femmine ( a proposito Livia, che non si riesce proprio a eliminare dalla serie), ma chi legge Montalbano continua a comprarlo e a leggerlo, come in una compulsione inevitabile.

Tutti i protagonisti e le comparse compongono la vera ricetta dei romanzi di Montalbano così intensamente da rendere la trama stessa quasi un accessorio e quelli come me che amano i protagonisti e i dialoghi e la composizione del cast, possono anche avere già visto la riduzione televisiva ma godranno ugualmente del dialetto italianizzato,  dei pranzi da Enzo, dei frigoriferi colmi delle prelibatezze di Adelina.
Cos'è il genio?

Guardavo il servizio sulla  Rowling e sui due milioni di copie vendute del suo nuovo romanzo, criticato e mortificato da molti, e ho pensato:
il genio è vendere due milioni di copie appena aprono le librerie, è inventare una ricetta come quella di Montalbano e saperla ripetere sempre uguale e sempre diversa, e divertire il pubblico.

Il genio è essere uno su mille, tutto il resto è invidia, come la mia.

sabato 29 settembre 2012

i libri delle vacanze



Sono partito per la magica Sicilia con tre Camilleri che non avevo letto:

L'età del dubbio
La danza del gabbiano
La caccia al tesoro.

Un romanzo di Philip K. Dick:

Ma gli androidi sognano pecore elettriche?

Un romanzo di Lansdale:

Sotto un cielo Cremisi

Un saggio di Baricco:

I barbari

Ero convinto di avere infilato nella mia piccola valigia / bagaglio a mano, anche
La svastica sul sole sempre del grande Dick.

Mi sbagliavo.

Ho letto tutto col pane, anzi in realtà fra una granita alle mandorle e un cannolo con la ricotta, fra una cena a base di arrosto di pesce (grigliata si dice da noi) o carne di cavallo, molto amata ad Avola e mi perdonino gli amanti di cavalli e animali in genere, molto buona.

Nei prossimi post parlerò delle mie letture, di Sicilia e di quello che mi verrà in mente, come al solito disponibile al confronto.
Se leggessi tanto quanto ho letto nelle ultime due settimane forse sarei uno scrittore migliore, o forse sarei solo più rilassato e gratificato.
Vacanza, vuoto, pulizia della mente, armonia fra il corpo e l'ambiente circostante, benessere e l'idea sempre più attraente di vivere in un qualsiasi sud del mondo, dove il sole scalda le giornate e i pensieri.

Ci si vede presto, qui come al solito.

Io quest'anno sono stato fortunato ho potuto godere di due settimane di paradiso, non posso lamentarmi.
sarebbe un vero delitto, tipicamente italiano.

mercoledì 12 settembre 2012

cieli di Sicilia




Ho aspettato tutta l'estate, ho  razionalizzato  meglio di Monti, ho promesso più di Passera, ho pianto più della Fornero e imprecato più di Grillo e di tutti i grillini, specialmente quando ho scoperto che il mio biglietto aereo era carta straccia, ho lavorato nel caldo umido e soffocante di una Bologna a metà strada fra la via Emilia e il West, ho presenziato a presentazioni disertate e ad altre entusiasmanti, ho iniziato un nuovo romanzo e forse in Sicilia continuerò a scriverne, carta e penna, alcune scene.
Ho letto libri belli e altri noiosi e adesso saluto l'allegra compagnia e vado via.
Porto con me il caldo soffocante di un'estate bolognese e una idea di mare come quella che vedete nella fotografia.
Lascio il blog in eredità al mio unico coautore, l'amico Pier, che se vorrà potrà fare incursioni almeno fino alla fine di settembre.
Un saluto all'amica Nadia e ai miei misteriosi e sporadici frequentatori.
Buon inizio scolastico a tutti i giovani virgulti.
Che bello, io la scuola l'ho finita da un pezzo e solo questo pensiero sa di vacanza, una di quelle senza fine.

domenica 9 settembre 2012

il commissario Nardone



Ieri sera ho visto la prima puntata della fiction made RAI1 Il commissario Nardone se cliccate sul link avrete qualche indiscrezione in più relativamente al personaggio che non conoscevo.
Questo commissario campano è esistito davvero e arrivato a Milano dopo un trasferimento creò la Squadra Mobile.
C'è la ricostruzione di una Milano 1946 e io amo particolarmente le ricostruzioni del passato prossimo perché viste da qui hanno un sapore buono come ricette perdute e ritrovate di un vivere che non esiste più.
C'erano i poliziotti con quelle divise ancora da esercito e tutti comandi, attenti e riposo, e se penso a certi poliziotti adesso mi scappa da ridere.
C'è il potere e quello è sempre lo stesso e questo Nardone, personaggio umano e intelligente, si scontra con i poteri forti, quelli di una Milano dopoguerra dove già la corruzione serpeggia e chi ha potere e denari può procurare la penicillina chi non può muore.
C'è la bella Giorgia Surina che ho avuto modo di apprezzare nella fiction con l'attore pugliese che lei chiama naso, Solfrizzi.
Lei mi piace da tutti i punti di vista e capisco di non essere obiettivo ma chi se ne frega.
Mi  piace Nardone perché è bello e bravo l'attore, perché è esistito davvero e la sua vita sarà stata sicuramente dura in un Italia del dopo guerra dove era da pazzi inventarsi una Squadra Mobile e cercare di migliorare la qualità delle indagini poliziesche.
Oggi c'è la scientifica, il Ris, le impronte digitali, le tracce ematiche, i riscontri genetici e una demotivazione da paura.
Allora c'era il dopo guerra, la voglia di ricominciare e lui era un poliziotto, uno vero, con cuore e attributi.
Sicuramente anche adesso ci sono in giro poliziotti, carabinieri e poliziotti locali coraggiosi e desiderosi del cambiamento, ma l'Italia dov'è andata a finire?
Ieri sera guardando quella Milano anni quaranta pensavo, forse sarebbe valsa la pena nascere vivere e morire in un periodo diverso.
Allora non c'era Facebook, internet, i telefonini, e questo blog ridicolo dove scrivo soprattutto per me.
Che peccato.
Però c'era una diversa aspettativa, e un Italia da ricostruire.
A volte la qualità della tua vita non dipende dal livello di progresso, ma semplicemente dal momento preciso che stai vivendo.
Io se non avessi tutto ciò che ho, forse sarei migliore e probabilmente più libero.
e voi?


sabato 8 settembre 2012

star trek 46 anni



Non ricordo quando io e i miei amici di allora cominciammo a guardare Star Trek, la serie molto classica con i personaggi mitici che potete ammirare in fotografia.
Doveva essere trasmessa su qualche canale trasversale come Montecarlo o forse era trasmessa dalla Rai non ricordo.
Ricordo che ci piaceva, era bellissima nella sua finzione di cartapesta, con i pianeti improbabili e il teletrasporto che permetteva ai nostri eroi di spostarsi dall'astronave per scendere sul pianeta di turno da salvare.


Il capitano dell'Enterprise era James T. Kirk (interpretato da William Shatner), coadiuvato dall'ufficiale scientifico Spock, un extraterrestre proveniente dal pianeta Vulcano (interpretato da Leonard Nimoy) e dall'ufficiale medico, il dottor Leonard McCoy detto "Bones" (interpretato da DeForest Kelley).


Di Kirk ricordo lo stomaco leggermente prominente dentro la tutina aderente che non sminuiva minimamnete il carisma, la generosità e il coraggio.
Di Spock, uno degli Spock meglio interpretati, ricordo la gelida intelligenza, le capacità matematiche, la razionalità esasperata.

Erano telefilm affascinanti, hanno creato un mito,  diventato un culto per milioni di persone.
Per me, che di miti non ne ho più da un pezzo, rappresenta un aggancio con la giovinezza quella della televisione in bianco e nero, della fantascienza priva di effetti speciali, degli amici con i quali commentare le puntate, come se fossero il prodotto culturale di una nuova filosofia di vita.

Buon compleanno Star Trek in volo con te nello spazio profondo, quello che un tempo, subito dopo il primo atterraggio sulla Luna, sembrava a un passo e che oggi invece, nonostante la televisone in 3D sembra davvero lontanissimo.

lunedì 3 settembre 2012

carnage



Carnage ,  

Tratto dall'opera teatrale Il dio del massacro, è un bel tentativo di Polanski di riproporre cinematograficamente la commedia in un contesto cinematografico.
Il cast è notevole, la brava Jodie Foster decisamente invecchiata e indurita, Kate Winslet famosa per Titanic e due pregevoli attori noti caratteristi americani.
Il problema di questo lavoro è che manca di vero pathos, le due coppie americane, una della piccola borghesia, l'altra più aggressiva e rampante, si trovano per cercare di dirimere un litigio fra i due figli adolescenti, e alla fine si lasciano andare a una sorta di terapia di gruppo corroborata da super alcolici e libero sfogo ai peggiori pensieri.
E' realistica la situazione?
Mi sarei trovato con i genitori del bambino che ha rotto due denti a mio figlio?
O mi sarei limitato a denunciarlo?
Il meglio e il peggio di due frustrate coppie americane di mezza età in questo film, dove la coppia viene definitivamante affossata, non c'è speranza all'interno del matrimonio, i figli sono solo piccole schegge impazzite e la vita è complicata e nevrotizzata dagli stessi strumenti che noi abbiamo inventato per facilitarla, come il cellulare per esempio.
Non c'è scampo in questo dramma  scritto da una francese, ma il vero dramma non scoppia davvero, si limita a quattro borghesi frustrati che si ubriacano in modo professionale vomitandosi addosso il reciproco disgusto.
Mi aspettavo di più dal vecchio Polanski.
Purtroppo non sempre i registi invecchiando danno il meglio e si vede.
Su Sky

domenica 2 settembre 2012

l'immortale



Un vero film d'azione l'immortale con un imperdibile Jean Reno.
La storia sembra nasca da un vero episodio che colpì l'opinione pubblica francese, il tentato omicidio di un esponente della mafia marsigliese sopravvissuto miracolosamente a 22 pallottole.
Il film è pieno di grandi attori francesi come puoi notare nella scheda linkata.
Lui è sempre il solito Leon, la faccia distrutta e martoriata dalle ferite della vita e causate dalla disumanità della sua carriera criminale.
Il personaggio è sempre in bilico fra l'uomo che ha sbagliato percorso e che fa di tutto per trovare la pace e il  criminale perduto.
Mi ha colpito l'affinità con il mio ultimo romanzo Cielo d'agosto, che nasce da una vicenda analoga e molto comune nella storia dell'uomo, la difficoltà quasi insormontabile di smettere di fare del male quando grande parte della tua vita è stata dedicata a quel tipo di progetto.
Anche il protagonista del mio romanzo cerca a tutti i costi di sfuggire al proprio passato ma ne rimane, nonostante tutti i suoi sforzi, vittima.
La morale?
Ma esiste una morale?
Forse è quella che non possiamo sfuggire al nostro destino, possiamo pentirci, chiedere perdono e sperare in una fine il meno possibile dolorosa.
Alla fine è più spietata la legge della malavita che quella dello Stato.
Lo Stato può perdonare e redimere.
La malavita può solo eliminare chi cerca di uscire dal gioco.
Il film lo trovate su Sky

sabato 1 settembre 2012

D'oro e del rosso



Dei cavalieri e delle armi.
Non so perché ma è il primo pensiero che affiora alla fine della lettura di questo pregevole romanzo storico.
Una delle cose che mi ha insegnato Braudel quando all'università preparavo l'esame di storia moderna è l'importanza della storia vissuta dentro la storia stessa, nei mercati veneziani o genovesi, nelle strade del tempo che fu, ascoltando i rumori, assaporando i sapori e gli odori.
In questo nuovo romanzo di Roberto Colombari, mio conterraneo, ci sono molti combattimenti, battaglie, sangue e odio, rancore e vendetta, una vera faida perpetrata nel tempo e nello spazio fra due famiglie locali.
Famiglie bolognesi di mille anni fa che incarnano sentimenti attuali e spesso condivisi.
L'uomo perpetua sé stesso, e distrugge, crea, ama e odia oggi come mille anni fa.
Il contesto invece è assai diverso e diversi i modi di combattere.
Bellissime le descrizioni delle battaglie, degli assedi, e la rivisitazione di alcuni momenti e personaggi storici conosciuti da tutti, come la grande Matilde di Canossa.
Per chi ama la storia vista da vicino e quasi annusabile nei suoi profumi e nei suoi afrori, per chi ama Bologna e le sue vicende ma non solo, ecco un romanzo da non perdere.

Editore Pendragon

se volete un'idea del romanzo vi lascio un brano su you tube