mercoledì 17 aprile 2013

e vagando in rete incontro Loriano Macchiavelli




Loriano Macchiavelli, scrittore bolognese, lo conoscete? Alcuni lo associano al suo personaggio più conosciuto il poliziotto Sarti Antonio, con questa disposizione di cognome e nome voluta e spesso citata dallo stesso autore. Adesso vi confesserò una cosa terribile, non ho letto nessuno dei romanzi di Macchiavelli dedicati al famoso brigadiere (credo), ogni tanto in libreria ho sfogliato curioso le prime pagine non trovando nulla di attraente in quello scrivere, e questo prima di iniziare l'avventura della scrittura.
Ho letto invece tutti i romanzi che Macchiavelli ha scritto con un altro famoso emiliano Francesco Guccini: Macaroni, Un disco dei Platters, Questo sangue che impasta la terra, Lo spirito e altri briganti. Mi sono piaciuti tutti.
Il mio rapporto con questo scrittore conosciuto,  apprezzato e premiato, si ferma qui, non l'ho mai incontrato né ascoltato, poi vagando in rete, mi sono imbattuto in un suo piccolo intervento nel portale di Letteratura italiana Rai che vi linko qui.
E' simpatica la sua piccola apparizione durante la quale spiega perché ha cercato di fare morire il suo personaggio più riuscito impersonato poi dall'attore Cavina in televisione.
Macchiavelli parla della grettezza dello scrittore che arriva a detestare il suo personaggio quando diventa più famoso di lui.
Forse è un problema che Camilleri potrà capire ma per me rimane oscuro, io preferisco che i lettori mi riconoscano nel  maresciallo Greco,  non mi interessa che la gente mi cerchi per ciò che sono al di fuori della scrittura,  preferisco  mi chiedano dei personaggi, che sono vivi, liberi, disperati, allegri, moribondi o morituri, e sono ciò che ho di più vitale, perché  credo fermamente che nello scrivere ci sia la realizzazione più alta dei pensieri, della fantasia, della creatività.

Altro punto che non condivido con il maestro: lui dissente da un opinione di un personaggio  che attribuisce istinti omicidi agli scrittori di gialli, lui è sicuro del contrario,  odia la violenza, non sa adoperare le armi e crede sia necessario ridicolizzare il cattivo, l'assassino dei romanzi, ricordando ogni tanto al lettore che sta leggendo un romanzo, quasi per non spaventarlo troppo.

Io penso l'opposto, cerco il realismo anche nelle situazioni più assurde,  è la realtà che entra prepotente nel nostro quotidiano,  da quella attingo a piene mani, cercando di portare il lettore dentro le situazioni, dentro i personaggi, accompagnandolo nei  drammi, nelle miserie, poi alla fine quando chiudo il romanzo è finita,  come un film, se ti ha emozionato ho realizzato il mio obiettivo, altrimenti ho fallito, se volessi ridicolizzare un assassino scriverei libri comici e lasciamo stare gli istinti omicidi, sicuramente descrivere comportamenti criminali per me è stato terapeutico.

Come siamo distanti io e il maestro, distanze generazionali, anagrafiche, culturali.
Lui è uno scrittore a tutto tondo, ha vinto tanti premi e probabilmente ci vive dei suoi libri, però di un' ultima cosa sono sicuro : lui afferma che scrivere è facile e potrebbero farlo tutti.

Per me scrivere è fatica, impegno, sofferenza, sudore e ancora fatica, lo facciamo già in tanti con scarsi risultati, non è facile per niente e non tutti possono farlo, ma forse, se fossi Loriano Macchiavelli potrei raccontarlo anch'io tanto chi potrebbe contraddirmi? Giusto un qualsiasi Massimo Fagnoni

6 commenti:

Nadia ha detto...

sigh sigh sigh
Adoro Sarti Antonio, con il suo amico Rosas e la biondina.
Li ho letti tutti.
Sai ora tremo pensando a quello che potresti dire di Carofiglio....
Comunque quel sito a me è piaciuto parecchio

www.massimofagnoni.com ha detto...

a me piaceva Cavina nel ruolo, devo averlo visto quando uscì in tv, forse ero piccino, ma guarda che non penso male di Sarti Antonio, credo che il suo successo sia meritatissimo, sono io che per pigrizia mi sono fermato a poche righe, e poi diciamo tutta le verità, Sarti Antonio è un modello di poliziotto diverso dai miei, e forse più vicino ad un idea quasi sociale di poliziotto, più simile a figure come Montalbano; poi mi fermo qui perché non avendolo letto mi baso solo su recensioni lette in rete.
Come ti dicevo mi è piaciuto molto il connubio con Guccini e credo che Macchiavelli sia uno scrittore di successo e in questi casi scatta una normale invidia e frustrazione, se si sparla di un mio personaggio vado in estasi, altro che. il canale che mi hai consigliato è molto interessante ho già passato la dritta a un paio di amici per vedere se riescono a inviare qualcosa di mio, se ne hanno voglia. io credo di non potere in quanto autore. grazie come al solito. Carofiglio l'ho letto, ho letto alcuni romanzi del suo personaggio primo, credo, l'avvocato, e mi sono piaciuti.

nadia ha detto...

Direi che Pier potrebbe inviare il trailer..... io non ne sono in grado, altrimenti lo farei.

Nadia ha detto...

Gianni cavina mi piace moltissimo. E' un attore straordinario, ma nei panni di Sarti Antonio mi è piaciuto il giusto. Mi sono rivista la serie molto recentemente. Il Sarti che ho preferito è quello interpretato da Flavio BOnacci. La giusta faccia da "predestinato" per non dire da "sfigato", succube della sua colite, prevaricato da Rosas, dileggiato da Raimondi Cesare, ispettore capo. Più con le fisic du rol di Cavina.

Nadia ha detto...

Pensavo si potessero mandare anche commenti con la foto della copertina, invece sono solo video... Questo per me è solo lavoro per pier!

www.massimofagnoni.com ha detto...

infatti ci sta già lavorando, ho ascoltato due interventi di Lucarelli nello stesso sito e sarà un fatto generazionale ma lì mi sono sentito quasi a casa, poi scriverò un pezzo su di lui, grande comunicatore