sabato 30 marzo 2013

i nostri marò



Non ne faccio una questione politica, anche se è molto politica, si chiama politica internazionale, e se questa partita è stata giocata così male probabilmente è anche a causa dei nostri rapporti internazionali, in questo caso con quel grande paese che si chiama India.

Porsi dei problemi morali o di correttezza nei confronti dell'India mi riesce difficile, non è forse il paese dove stanno andando per la maggiore gli stupri omicidi per strada? Un paese che probabilmente soffre di grosse contraddizioni, sono in tanti, e tanto diversi da noi, e adesso hanno due nostri connazionali per le mani.

Non sono due imprenditori, non sono due giornalisti, non sono due volontari in missione umanitaria, sono due militari che probabilmente stavano solo facendo il lavoro per il quale sono stati arruolati, e lo stavano facendo in ottemperanza ad accordi internazionali.

Inoltre siamo sicuri che siano davvero coinvolti nella sparatoria, siamo convinti che siano davvero loro i militari che quel giorno hanno scambiato due pescatori per pirati?
Noi non siamo sicuri di nulla, solo del fatto che i nostri politici hanno fatto molta confusione  e  ci rimetteranno i due marò.
E per loro vale la pena spendere due righe, un pensiero, una preghiera, un'imprecazione, perché io faccio parte della loro specie, della loro classe sociale, ho il loro stesso destino, quello di chi viene tutelato per sbaglio e mandato allo sbaraglio per scelta.
Adesso non so come finirà, e neanche loro lo sanno, non sono scappati, non si sono nascosti, perché sono persone per bene, ma cosa potranno mai pensare loro e i loro familiari del nostro paese, del nostro non governo?
Potrebbero essere figli nostri, gente che ha scelto l'esercito per fare un mestiere dignitoso, in un Italia che va a fondo.
E' questo che ancora una volta ci stanno raccontando? Tornano a casa solo quelli che hanno gli agganci, vengono tutelati solo coloro che scelgono di andare all'estero dalla parte giusta?
Vi ricordate la strage del Cermis dove morirono venti persone a causa di una manovra acrobatica di un pilota americano? Leggetevi nel link com'è andata a finire.

Spero che i nostri ragazzi non debbano fare come in fuga di mezzanotte per scappare da quel paese tanto grande  e tanto civile chiamato India.
E le strumentalizzazioni lasciamole a chi può permettersele, io non sono né di destra né di sinistra, ma potrei essere il padre di uno di quei marò e non sarei molto fiero di essere ancora italiano.

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