martedì 26 marzo 2013

Amanda e Sollecito ... e l'idea di giustizia


Ieri durante la mia prima intervista radio televisiva inerente al mio nuovo romanzo Piera Vitali mi ha chiesto cosa significa per me noir.
La storia di Perugia è tipicamente noir. Tre indiziati, un solo colpevole per ora riconosciuto in galera, gli altri due assolti fino alla cassazione e ora di nuovo sotto processo.
La realtà è molto nera, quando non sai chi sono davvero i colpevoli, quando il movente non è comprensibile, quando anche quelli che sono stati dichiarati innocenti destano sospetti e quando la giustizia davvero non trionfa.
In un paese dove si urla che non devono esistere discriminazioni razziali e dove la giustiza dovrebbe essere uguale per tutti, strideva la prossima assoluzione con formula piena dei due ex fidanzatini, bianchi come il latte, lei addirittura americana, entrambi difesi da diversi avvocati, e entrambi con simpatie e antipatie forti da parte dell'opinione publica.
Strideva  l'unico colpevole nerissimo e subito arresosi con un bel patteggiamento.
Lui è in galera, lui non ha suscitato particolari simpatie, non mi sembra che per lui si siano mosse folle di fans o movimenti di opinione.
Quanto conta essere carini e americani e ricchi per non andare in galera?
Quanto conta essere carini, italiani e adeguatamente benestanti per non andare in galera?
Oggi li descrivevano come i due poveri ragazzi ancora una volta sulle spine, e la vittima? Lei invece non era una ragazza?
Cos'è  noir?
Basta leggere la cronaca, mai stata più nera di quella dei nostri giorni.

Nessun commento: