lunedì 3 giugno 2019

ciao Luca



Mi chiama questa mattina un amico e mi comunica che uno dei miei lettori abitante a Corticella non è più fra noi.
Una riflessione è d'obbligo per alcuni motivi.
Questa persona partecipava regolarmente alle presentazioni dei miei romanzi da alcuni anni, le ricordo quasi tutte, la prima volta mi avvicinò a una presentazione alla biblioteca di Casa khaoula in via Di Corticella.

Gli piaceva Greco, amava il fatto che Trebbi fumasse il sigaro e anche Greco in alcune situazioni, era persona colta e gentile e mi ricordo alcune chiacchierate in coda alle presentazioni fino all'ultima il 24 maggio scorso al Blues Cafè dove mi aggiornava sui suoi scritti, un romanzo storico che aveva spedito ad alcune case editrici locali che gli avevo precedentemente suggerito.

Giunto a questo punto del mio percorso non parlo tanto di amici che sono pochissimi, selezionati e spesso dispersi nei loro guai, parlo di incontri e nel mio peregrinare fra presentazioni e firma copie mi sono costruito una rete di contatti e consuetudini che ormai compongono il mio percorso di scrittore.

Alla fine le persone che mi seguono, mi leggono, mi raccontano loro esperienze e condividono un'analoga passione sono parte del mio attuale modo di vivere il presente.

In buona sostanza mi mancherà Luca anche se lo conoscevo appena.

Spero solo che il suo romanzo possa piacere a uno degli editori ai quali è stato inviato, sarebbe bello potere vedere un suo scritto in una qualsiasi libreria, un bel modo di perpetuare la sua essenza nel mondo,  sicuramente lui ne sarebbe felice.

Come mi disse un tempo un collega poliziotto con un grande senso pratico, io ho già raggiunto la mia fetta di immortalità perché i miei romanzi, belli o brutti, continueranno a vivere negli occhi di chi vorrà leggerli anche dopo di me.
Invecchiando questa considerazione mi dà sollievo.

Buon viaggio Luca ovunque tu sia diretto.

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