domenica 29 aprile 2018

Lo scrittore e il lettore



Ci sono le presentazioni che presuppongono un'organizzazione e il coinvolgimento di diverse persone che nella maggior parte dei casi lavorano per te in amicizia.
Una brutta presentazione è sempre un tuo fallimento, il tuo nome non è riuscito a richiamare abbastanza persone.
Ma l'ho già detto le presentazioni sono cosa vecchia, neanche Lucarelli è una garanzia di folle oceaniche, ve lo dico per esperienza diretta.

Poi ci sono gli incontri con i lettori.
Se siete poco inclini alla comunicazione verbale, depressi, timidi allora vi consiglio di restare a casa a scrivere.
Se invece siete disponibili, pronti a tutto, abbastanza umili da accettare di essere ignorati dalla maggior parte dei frequentatori di una qualsiasi libreria, allora potete osare un firma copie.

Il firma copie non è esattamente ciò che descrive la sua denominazine.
Ieri alla Mondadori della Meridiana di Casalecchio ho incontrato una ventina di persone in una domenica di modesta affluenza.
Ho parlato con alcuni lettori anche per mezz'ora ed è stato esaltante.
Io sono un ragazzo (del 59) fortunato perché ieri pomeriggio ho potuto investire 6 ore del mio tempo in un'attività più vicina al lato ludico della vita che a quello doloroso, chiacchierare di libri, i miei soprattutto, ma anche di cinema, fiction americana, narrativa, con perfetti sconosciuti è quanto si avvicina di più al mo ideale di comunicazione.

Ho conosciuto alcuni studenti e con loro ho parlato di alcune delle serie che amo di più in televisione da Breaking Bad a Viking, è vero  sbagliavo le pronunce dei titoli, ma eravamo in sintonia, e per la prima volta da tanto tempo ero in armonia con persone appena maggiorenni che forse, dico forse, mi leggeranno.

Ho incontrato una recente e appassionata lettrice che mi ha scoperto in un altro firma copie quello fatto al Carrefour (Feltrinelli) qualche mese fa, ha letto quasi tutto di me, gli manca solo la trilogia Eclissi e conosce alcuni passi dei miei scritti meglio di me.

Sono tornato a casa con una sensazione di leggerezza, stanco ma quasi felice.
E anche Di Giovanni, che ieri sera raccontava il suo ultimo successo editoriale nella vetrina dorata di Rai 3, non mi sembrava così lontano, così irraggiungibile.
Ognuno ha la vetrina che si merita o che può permettersi, ieri mi sono sentito uno scrittore, tanto basta per questo fine settimana di fine maggio 2018.

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