lunedì 2 aprile 2018

Assassinio sull'Orient Express




Se non era per Sky forse avrei perso questo piccolo capolavoro che donava nei giorni pasquali ai clienti affezionati, ne avevo sentito parlare in giro quando uscì nel natale 2017 e i commenti non erano lusinghieri, noioso, troppo esistenziale, troppo parlato, ripetitivo.

E' una delle versioni della famosa trasposizione di un romanzo di Agatha Christie scrittrice che non amo sopratutto per lo stile, come non amo il giallo classico.
La realizzazione portata in scena da Kenneth Branagh è sublime.
Vendetta, complotto, giustizia, redenzione, espiazione, nella migliore tradizione teatrale come in una tragedia del grande Shakespeare. Kenneth Branagh mette lo spettatore di fronte ai grandi quesiti: Il senso della giustizia, l'esigenza riparatrice, l'armonia della natura.
Poirot inaspettatamente etero, magro, è elegante, compulsivo ossessivo, grande conoscitore dell'animo umano, con un senso morale superiore e un gran bisogno di vacanza che nel film si concretizza nel suo divertito modo di leggere Dickens.
Narrativa si mescola a finzione cinematografica in uno scenario innevato imponente.
Dimenticavo, il cast è stellare, tantissimi attori tutti bravissimi, 90 minuti di grande cinema.

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