domenica 24 maggio 2015

Boxeo Literario








Ieri sera 23 maggio 2015 sono tornato in via del Pratello a Bologna e chi legge i libri di Carboni saprà già di cosa sto parlando.
Tornare in via del Pratello è come al solito un'immersione nel tempo, il tempo perduto della giovinezza stropicciata quando si trascorreva una serata in un pub al Pratello a bere birra e disquisire sul futuro, ipotetico, sulle donne, improbabili, sulla politica ancora accessibile.
Ieri sera invece ero al Vanilla & Comics, per fare il giudice, per gioco direi, al Boxeo Literario, e i due scrittori boxer erano in realtà due giovani scrittori napoletani in carriera, Marco Marsullo e Paolo Piccirillo, due autori di narrativa che scrivono per case editrici importanti, Einaudi, Laterza, scrivono per quotidiani sportivi, e girano l'Italia.
Li ho invidiati, ma neanche tanto, perché ognuno ha la sua storia, o il proprio destino quello che è riuscito a costruire o si è inventato e io ieri sera mi sono divertito, sono stato invitato dall'amico Vasco Rialzo a un gioco, una festa, ed ero lì con la mia storia, la mia età, il mio essere scrittore insieme ad altri scrittori, e alla fine nel complicato ed effimero mondo dell'editoria italiana conta soprattutto essere nel luogo esatto che si decide di occupare e io rimango defilato, con la mia insana passione e questo scrivere che porta le mie dita sulla tastiera del pc e le mie gambe in un locale giovanile e non posso che ringraziare queste immersioni di vita pura, quindi in bocca al lupo Marco e Paolo, che possiate trovare la strada spianata verso il successo, io rimango a Bologna osservatorio privilegiato di un mondo che a dispetto di ogni crisi continua ad evolversi.

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