Mai festeggiato il ferragosto, quando lavoravo cercavo di essere in turno, perché era un festivo in pagamento, ho remoti ricordi di ferragosto trascorsi in riviera, al mare con le bimbe piccole, il bagnino regalava pesce fritto in un cuoppo in carta di paglia, e comunque per me rimaneva un giorno uguale agli altri mentre in spiaggia si tiravano i gavettoni.
Oggi ci sono 12 milioni di italiani in movimento, perché bisogna esserci, partecipare al rito collettivo, il giro di boa dell'estate, un'altra estate con il governo più longevo da anni e anche uno dei peggiori dal dopoguerra, democristiani compresi.
Ma che importa, oggi grigliate nelle spiagge e nei parchi, vino freddo come se piovesse e musica dozzinale da ballare in gruppo.
Io mi aggiro per una Bologna devastata dai lavori per il tram ma finalmente deserta e ringrazio i riti collettivi che almeno oggi svuotano le città.
Un tempo, quando ero molto giovane, era tutto chiuso, e per comprare le sigarette, che non fumo più da 25 anni, dovevo andare in via Toscana al bar dei tre scalini che chissà se esiste ancora.
Oggi sono aperti i grandi store del lavoro obbligatorio, dove i commessi sono costretti a tenere aperti i negozi anche nel ferragosto consacrato.
Perché è festa per tutti tranne per coloro che sono costretti a lavorare per sopravvivere in un paese dove neanche chi ha un salario arriva più alla fine del mese.
Il mio pensiero oggi va a questi lavoratori e a quelli che sono in giro per garantire a tutti gli altri la maggiore serenità possibile.
Prima di tutto i miei colleghi della Polizia Locale, mai ricordati abbastanza, ma sempre in prima linea, poi gli altri colleghi in divisa, gli infermieri, gli Oss e i medici dei Pronto soccorso, i Vigili del Fuoco e tutti i volontari che oggi preferiscono servire e magari si divertono di più, perché quale maggiore divertimento di trascorrere una giornata di festa al servizio della collettività.
Io ho già dato e rimango alla finestra a guardare il mio paese quieto e tranquillo, mangerò insalata di riso e scriverò come tutti gli altri giorni dell'anno, ascoltando musica degli anni 80, la migliore.