mercoledì 26 novembre 2025

Makari quarta stagione


 

L'editoria italiana segue percorsi misteriosi.

Sto guardando la quarta stagione di Makari per due motivi, amo la Sicilia e quindi è come calarsi in quelle atmosfere, in questo caso trapanesi, l'altro motivo è che dopo 15 puntate di The Pitt, medical drama bello cruento, avevo voglia di rilassarmi con una minchiata.

Perché tale è Makari, e lo scrivo con tutta la benevolenza del caso.

Segue le orme alla lontana, di Jessica Fletcher, la scrittrice che vive nel paese con il più alto tasso di omicidi del mondo e nonostante sia solo una scrittrice svela sempre ogni delitto.

Però la signora in giallo ha avuto, giustamente, un successo mondiale, per motivi a me sconosciuti, ma sicuramente validi.

Qui ci troviamo di fronte a uno scrittore di gialli? che vive ... come? Prima domanda, non si capisce da dove arriva il suo sostentamento, i romanzi? Non scherziamo siamo in Italia e uno scrittore che vive della sua arte è rarissimo, neanche Camilleri.

Mantenuto dall'anziano padre? Chissà.

Lo scrittore in questione fa coppia fissa con un simpatico amico assistente che per qualche motivo incomprensibile usa solo infradito e indossa t-shirt spiritose, anche lui non si sa come si mantenga.

Insieme risolvono delitti andando in giro a fare domande senza nessun diritto e senza nessun motivo, occupando tutto il loro tempo, evidentemente molto libero a indagare.

Le storie sono deboli, spesso davvero improbabili, un padre che si fa 20 anni di galera per proteggere un figlio che bambino ha provocato, involontariamente la caduta e conseguente morte del fratellino più piccolo.

Vado a cercare lo scrittore che ha pubblicato con Sellerio, è stato giornalista di Mediaset e ha collaborato con Porro nel 2020, così scrive Wikipedia.

Non sono un seguace dei neri procedurali, o dei gialli da manuale, ma inseguo sempre il realismo, almeno nei personaggi.

Lo trovo in Camilleri, lo trovo in Rocco Schiavone, nella storica Squadra.

I personaggi quando non sono realistici diventano macchiette.

Non voglio parlare della recitazione e della sceneggiatura perché diventerei troppo cattivo.

Rimane la Sicilia bedda, quella solo vale la visione.


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