domenica 28 agosto 2022

il mestiere dello scrittore


 

Agosto volge al termine, sto scrivendo la mia prima sceneggiatura, ho terminato l'ultimo Trebbi, continuo a scrivere un romanzo ambientato in parte nel 1985 che vorrei terminare un giorno e sto per iniziare un nuovo Trebbi.

Trebbi è rassicurante, mi riconduce su sentieri certi, conosco i personaggi, comunico con loro e una Bologna attuale fa da sfondo, ma sto cercando nuovi percorsi, fra pigrizia, distrazioni e l'età che non concede sconti.

In mezzo a tutto ciò intercetto una recensione negativa di una qualsiasi Elena.

In dodici anni di pubblicazioni ho ricevuto molte recensioni positive, alcune, poche in realtà, negative, e da bravo pessimista ho sempre pensato che i detrattori vanno dove ha senso fare male, sparare su Fagnoni è come sparare sulla Croce Rossa, piccolo scrittore della bassa emiliana, dà poca soddisfazione.

Nel nostro paese, con un tasso di analfabetismo funzionale fra i più alti in Europa, è più facile essere attaccati se sei un influencer, un cantante, un personaggio pubblico, i piccoli scrittori scivolano sottotraccia e sfuggono alle critiche.

Il nostro mestiere, cara Elena, chiunque tu sia, è complicato, e ti voglio concedere un secondo della mia attenzione perché con la tua feroce stroncatura mi hai degnato della tua attenzione.

Sai cosa uccide uno scrittore? L'indifferenza.

Tu invece hai ascoltato dieci ore di audio libro (come ci sei riuscita?) per poi scrivere che Il silenzio della bassa è da buttare.

Non posso che ringraziarti. Noi scrittori abbiamo bisogno di persone come te che hanno voglia e tempo per leggerci o ascoltarci.

Prova un altro dei miei romanzi, magari ti piacerà.

Nessun commento: