martedì 30 agosto 2022

l'ispettore Barnaby




In questa estate che sembra non volere finire ho cominciato a guardare L'ispettore Barnaby, su Prime potete trovare le prime 13 stagioni composte da 4/5/6 episodi della durata di circa 140 minuti.
Solo un nevrotico come me poteva mettersi di buzzo buono a guardarle tutte.
Stiamo parlando di crime inglese, una sorta di black comedy tipicamente inglese, sullo sfondo la campagna inglese appunto e ridenti villaggi dove gli omicidi avvengono con una frequenza che nemmeno nella Signora in giallo.
Sono commedie divertenti e molto rilassanti.
Unici personaggi fissi, per ora, (sono solo alla quinta stagione), Barnaby un ispettore maturo e molto compassato, il sergente Troy giovane e ancora in formazione, la moglie di Barnaby, insopportabile casalinga che non sa cucinare ma si ostina a costringere il buon ispettore a subire le sue ricette e la figlia di Barnaby una quasi attrice teatrale, caruccia ma molto scialba.
Poi ci sono decine di personaggi e attori che compaiono in una sola puntata, le varie vicende e soprattutto molto tè, birra, alcool in generale.
A chi piace il genere, completamente bianco, non si vede un personaggio di colore nemmeno per sbaglio, lo consiglio, sono curioso di vedere l'evoluzione di una serie iniziata nel 1999 e ancora in essere, in Italia potete seguirla su Giallo.

 

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Dopo aver viaggiato una primavera con Poirot, Gamache, Dalgliesh e Morse ho iniziato a luglio Barnaby. Ho apprezzato da subito, oltre che il sarcasmo tagliente del protagonista, la sua "normalità". Ovvero, nessuna dote investigativa "paranormale", tanta indagine tradizionale e poche intuizioni "fatali". Insomma un normalissimo D.C.I nella campagna britannica

www.massimofagnoni.com ha detto...

Barnaby è rassicurante, criticato per l'esclusione di personaggi di colore, secondo me scioccamente, incarna un modello di fiction nel quale anche la violenza viene stemperata e quasi esorcizzata dal carisma dell'investigatore