giovedì 10 dicembre 2015

il ragazzo invisibile



Noi italiani non crediamo nei super eroi, ci limitiamo ad amarli da lontano come Dei dell'Olimpo, preferiamo collezionare raccolte di fumetti, ci presentiamo a frotte alle prime della Marvel, e fantastichiamo da sempre dietro alle sventurate vite di chi ha scelto di assumersi grosse responsabilità pur di salvare il mondo dal lato oscuro della forza.
Ma alla fine non ci crediamo, altrimenti ne avremmo inventato almeno uno, l'avremmo coltivato, sponsorizzato, esaltato e magari esportato all'estero come facciamo con il vino.
In questo momento l'unico super eroe nostrano che mi viene in mente è il grande Superciuk creato da Max Bunker e disegnato dall'indimenticabile Magnus, ed era un super eroe davvero nostrano ti stendeva con la sua fiatata alcolica e faceva abbastanza ridere, io ho amato e divorato Alan Ford nella età spensierata dell'adolescenza, quando i fumetti riempivano quasi tutto l'immaginario.

L'altro super eroe nostrano che adesso mi viene in mente è questo:




E' la storia di un super eroe che vive fra i tetti di Bologna su Terra L, un mondo quasi uguale al nostro. E' del 2009 credo e a chi piace Morozzi non può essere sfuggito.

E finalmente parliamo velocemente di questo ragazzo invisibile e devo ammettere che non mi decidevo a guardarlo temendo l'ennesima delusione e invece Salvatores non mi delude quasi mai, anche se Come Dio comanda non mi è piaciuto però nonostante questo quando penso al libro mi tornano in mente alcune scene del film.

Questo film è gradevole, quasi credibile nel senso che ha le caratteristiche del vero film di super eroi ci sono tutti gli ingredienti, l'adolescente vittima di bullismo, timido, introverso, innamorato della bella ragazzina bionda, figlio adottivo di una ispettrice di polizia, Golino, e poi improvvisamente la scoperta dei suoi poteri e l'evoluzione del film nei termini che gli si addicono, pura avventura.
Non voglio fare analisi socio politiche sul significato intrinseco del messaggio morale, non mi interessa e forse non interessava nemmeno il regista che sta già preparando il seguito, il film è gradevole, non ha molto a che fare con le grandi produzioni americane, ma alla fine mi ha divertito. Nonostante qualche fragilità posso affermare che è un film di super eroi e anche noi adesso possiamo rivendicare il nostro primo super eroe con un costume di tutto rispetto. Spero sia la fine di un complesso di inferiorità nei confronti della Marvel e l'inizio di qualcosa di innovativo.
Salvatores ha del coraggio ed è bravo.
E secondo me deve avere qualche collezione di fumetti come me ben impilata da qualche parte e ogni tanto, magari, trova anche il tempo di leggerli.

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