mercoledì 16 dicembre 2015

storie pazzesche





Ho visto Storie pazzesche prodotto da  Almodovar, regista l'argentino Damián Szifron e sicuramente pure nella superficialità della narrazione a racconti o corto metraggi è un film interessante.
Il grottesco è In letteratura, uno degli aspetti del comico, fondato su una voluta sproporzione degli elementi costitutivi di un momento drammatico ...copio dalla rete.
Questo film affronta alcune situazioni non molto distanti dalla realtà gonfiandole fino a farle divenire grottesche e ti lascia spettatore dell'orrore quotidiano indeciso fra il riso e il disgusto, la meraviglia e la paura.
Ma non sono storie del tutto impossibili, soprattutto la prima, quella dell'aereo, sembra presa pari pari dalla tragedia nella quale il pilota decise di schiantarsi portando con sé tutti passeggeri.
La realtà oggi come oggi è talmente intossicata dai ritmi, dalle nuove nevrosi, dai falsi miti, dai deficit da prestazione, dalla comunicazione virtuale, da divenire spesso una sorta di video gioco dove se ammazzi qualcuno alla fine puoi uscire quasi subito con la buona condotta, se truffi migliaia di risparmiatori, non rischi nemmeno una sospensione, se tradisci tua moglie il giorno del matrimonio puoi sempre scherzarci dopo su facebook.
Il film non è che una esplosione di possibili situazioni reali.
Una in particolare mi ha colpito per la sua somiglianza con la situazione italiana, ho scoperto che anche in Argentina la rimozione di un veicolo in divieto di sosta è trattata in maniera identica alla nostra.
Mi è tornato in mente anche Ammaniti, il suo modo di raccontare e un film tratto da un suo scritto L'ultimo capodanno.
Anche questo film sembra sempre sull'orlo della catastrofe che a volte sfuma e a volte esplode.
Film commerciale ma piacevole e ancora una volta migliore della maggiore parte della attuale commedia italiana, superati in questo caso dagli argentini ... che malinconia.

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