domenica 14 maggio 2023

vivere non è un gioco da ragazzi


 

Vivere non è un gioco da ragazzi e nemmeno produrre una fiction lo è, eppure, avevo appena terminato di vedere su Netflix L'estate in cui imparammo a volare una serie, due stagioni tratte dal romanzo di una scrittrice statunitense e su tale serie proverò a parlarne prossimamente, quindi dopo avere asciugato le lacrime alla fine della serie, melensa ma commovente, ho deciso di buttarmi sulla fiction italica, ambientata a Bologna, quindi entusiasta ho iniziato a guardarla, convinto che la presenza di Bisio e Fresi fosse garanzia di qualità.

Morale, ho dovuto desistere dopo quindici minuti e solitamente sono più tenace, ma davvero la recitazione dei giovani attori mi ha spiazzato, l'ho trovata poco convincente, poco credibile.

E torno al consueto dilemma.

Una produzione americana, tratta da un romanzo rosa, ha nel cast una serie di attori incredibili, dai bambini agli adulti, poi magari ha difetti diversi dei quali parlerò, ma non cala un istante sulla professionalità del cast, perché invece certe produzioni nostrane sono così deboli?

O sono solo io che me ne accorgo?

Comunque sono qui per accettare pareri diversi.

Se volete vedere questa serie tratta da un romanzo di Fabio Bonifacci, sceneggiatore e scrittore bolognese, potete vederla su Raiplay.

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