Commedia dal cast a denominazione di origine controllata, fra i quali spicca un Giallini in forma, ma che è talmente banale e politicamente corretto da irritare fuori misura.
I tre protagonisti maschili sono tre cognati, tre omarini omologati e tipici di una cutura piccolo borghese attenta alle cose che contano, le tre madri sono invece donne sensibili, attente ai mutamenti sociali, progressiste.
Le figlie delle tre coppie hanno amori difficii da sopportare,la figlia dell'avvocato fugge dalle nozze, come nel laureato, per il suo vero amore, una ragazza nera, vegana ed esaperatamente ecologista.
Le altre due figlie scelgono, una un uomo attempato, l'altra un rapper.
I tre padri si coalizzano per evitare le tre unioni indesiderate e nota personale, i tre amori controcorrente delle tre ragazze alternative sono di un'antipatia dirompente a prescindere da ogni valutazione sociale.
La commedia scivola via a fatica, i tre padri dovranno passare dalla fase complottista fino alla consapevole realizzazione che le figlie devono fare ciò che preferiscono della loro vita.
Morale i tre padri sono tre coglioni omofobi, maschilisti, razzisti, fascisti ma alla fine si rendono conto delle loro colpe e si sacrificano per la giusta causa, le tre madri sono madri coraggio e le figlie sono emblemi della libertà di pensiero.
Ipocrisia, banalità, falsità, in un paese che ogni giorno si contraddice e dove nessuno ha il coraggio di fare una commedia davvero contro corrente dove le contraddizioni esplodono e fanno male.Questa è la ennesima dimostrazione di come la nostra italietta sia condizionata dal terrore di ammettere che la realtà spesso è lontana da ogni possibile ideologia.
Mi viene in mente Crash-contatto fisico un film del 2004 con un magistrale Matt Dillon, dove le contraddizioni della società americana emergono senza ipocrisie mettendo a nudo i personaggi.
Quello era un film, questa è una brutta commedia italiana.
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