giovedì 7 maggio 2020

On writing







Mi piacciono le biografie dei grandi, di quelli che ce l'hanno fatta, hanno realizzato un sogno, quello di vivere e bene con il loro talento, conquistando fama, denaro e immortalità.
In Sicilia, a Punta Secca, una giovane barista conosceva tutta la produzione letteraria di Stephen King, compreso l'ultimo romanzo che ho letto durante la vacanza, e che mi ha sostanzialmente deluso. l'istituto partito con slancio ha perso mordente nella seconda parte.
On writing invece, pubblicato nel 2000, nonostante sia datato mostra alcuni aspetti fondamentali dello scrivere è interessante per un qualsiasi scrittore e come tutti gli scritti sull'argomento è soggettivo, con l'aggiunta della sua creatività e simpatia.
Racconta della sua infanzia/adolescenza, non so quanto sia vero ciò che scrive ma almeno divertente.
A differenza di altri scritti sul tema King lascia aperti diversi scenari, non celebra i corsi di formazione, anzi li trova inutili e in questo non posso che essere d'accordo.
Alcune sue dritte sono illuminanti nella loro semplice pragmaticità.
Poi alla fine,  amici scrittori, sappiamo che non esistono ricette, solo il lavoro, per ognuno soggettivo, la fatica, il talento, che esiste, è tangibile e non acquistabile, nemmeno su amazon,   la fortuna, e la miseria bastarda che affligge la maggiore parte di noi.
Senza un vero lavoro, diciamolo, saremmo in molti sotto un ponte,  bravi e non.

On wrting lo portate a casa con meno di 10 euro su amazon, cartaceo.
On writing


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