martedì 12 maggio 2020

parasite





Vi confesso che non guardo il cinema orientale, i cinesi mi spiazzano, gli ultimi film che si avvicinano, come idea, e che ho amato, sono giapponesi, del grande Kurosawa, quando li ho visti avevo vent'anni, la testa piena di arti marziali, morti eroiche, cinema d'autore.
Parasite è un film coreano e la Corea già l'avevo sbirciata guardando Pekino express, un mondo remoto e affascinante, proprio perché alieno e lontano da qualsiasi mio riferimento culturale.
Parasite mi è stato suggerito dall'ala giovane della famiglia, che avesse vinto un oscar non era importante, non mi fido di giurie e premi.
Il film mi è piaciuto, una black comedy, grottesca e graffiante, comica e angosciante, contro corrente e deflagrante.
Bella l'idea di inserire la canzone del giovane Morandi, tanto fuori contesto da diventare unificante.
Il mondo è piccolissimo in realtà e siamo tutti o parassiti, o creatori di parassiti, o vittime di parassiti.
E alla fine solo quelli sopravviveranno, loro il covid se lo bevono a colazione.
Su sky.

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