venerdì 23 dicembre 2016

A cosa servono i desideri ... il libroide di Fabio Volo



Ieri nella mia giornata di ferie ho visto la trasmissione di Augias su Rai tre dove lo stesso conduttore si è intrattenuto in chiacchiere interessanti con un mito della canzone d'autore italiana, Roberto Vecchioni, hanno parlato del suo libro e di varie cose interessanti.

Poi è comparsa la Murgia, scrittrice talentuosa, persona schietta e simpatica.
Aveva in mano l'ultima fatica di Fabio Volo che lei stessa ha definito "libroide" spiegando che ha le fattezze di un libro, è fatto come un libro ma non è un libro e ha anche letto un paio di esempi,
frasi brevi che terminano con puntini di sospensione per permettere al lettore di completarle.
Un libro sui desideri e lui un desiderio l'ha senz'altro realizzato, fare dei soldi vendendo aria fritta.

Ma che ve lo dico a fare?
A me piace il personaggio Volo perché è un affabulatore virtuale, un conduttore radiofonico, un potenziale venditore di fumo, illusioni, desideri, un uomo che è riuscito a costruire il suo successo e il suo benessere mostrando semplicemente la sua leggerezza e inconsistenza culturale, esistenziale, e bisogna essere bravi per compiere un'operazione di tale portata, bravi e con una sufficiente esposizione mediatica e lui l'ha saputa sfruttare dalla Iene in poi.

La Mondadori venderà migliaia di copie di questa minchiata e molti italiani si ritroveranno nella propria libreria vera o virtuale un'altra cosa inutile.
Come diceva Moretti?
Continuiamo così, facciamoci del male

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