giovedì 1 dicembre 2016

Polizia Locale ... Cenerentola italiana




L’art. 48 della Costituzione della Repubblica italiana sancisce il diritto di voto.
«Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico. La legge stabilisce requisiti e modalità per l’esercizio del diritto di voto dei cittadini residenti all'estero e ne assicura l’effettività. A tale fine è istituita una circoscrizione Estero per l’elezione delle Camere, alla quale sono assegnati seggi nel numero stabilito da norma costituzionale e secondo criteri determinati dalla legge.
Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge.»

Ricapitoliamo:
Dopo 7 anni di congelamento dei nostri stipendi dichiarato INCOSTITUZIONALE  si sono sbloccati gli aumenti per i dipendenti pubblici non meno di 85 euro che dovrebbero permetterci di avere una capacità di acquisto utile a risollevare i consumi.
In realtà questi famigerati 85 euro non si sa ancora come saranno distribuiti e quando arriveranno e sappiamo anche che dopo 7 anni di miseria indotta questa è davvero una ridicola cifra per  aiutare le tante famiglie ormai ridotte in povertà dai vari governi . qui l'articolo del Fatto Quotidiano.
Siamo nel paese del voto di scambio sempre più palese, sempre più sfacciato.
Tu voti per  me e io ti faccio la carità, due lire per il dipendente pubblico che rimane peraltro sfaccendato, fannullone, furbetto del cartellino. Da una parte lo stesso Governo ci ha delegittimato facendo di tutta l'erba un fascio e adesso ci dà il contentino.
Però nonostante la generosità continua a dimostrare pressapochismo e arroganza attraverso le leggi e le leggine  quindi l'ennesima beffa:
Gli agenti della Polizia Municipale, e parlo dei colleghi che stanno trascorrendo un pezzo della loro vita lontani da casa per prestare soccorso ai terremotati, non potranno votare il 4 dicembre 2106, perché ancora una volta siamo assimilati ai volontari e non alle forze dell'ordine, non ai vigili del fuoco. Credo che anche i volontari dovrebbero avere il diritto di potere votare, e credo che siamo arrivati a un punto di non ritorno.
Se fossi un volontario ora di fronte a questo ennesimo affronto prenderei i miei stracci e tornerei a casa, tanto noi non esistiamo, non se ne accorgerebbe nessuno.

Massimo Fagnoni delegato SULPL Bologna

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