martedì 5 aprile 2016

Fury




Non so se anche voi avete vissuto per parte della vostra vita la netta consapevolezza di come il film di guerra piaccia generalmente di più al pubblico maschile con una parte del pubblico femminile decisamente allergico al genere.
Mi padre portò mia madre a vedere I cannoni di Navarone in viaggio di nozze e credo che questa scelta mia madre non l'abbia mai mandata giù.
Non so se le nuove generazioni sono cambiate, credo che però alcuni film siano prevalentemente dedicati all'eroe senza macchia e senza paura che sacrifica la sua vita per ... e qui sfugge il senso.
Perché l'eroe sacrifica la sua vita e magari anche quella dei poveri sfigati che si ritrova vicino?
Perché è un eroe che diamine, non c'è altro motivo utile.
Questo film è in grande parte dedicato alle atrocità della seconda guerra mondiale e si svolge in Germania verso la fine del conflitto, è cruento, spietato, sanguinolento e privo della retorica tipica dei film americani, tranne alla fine che non vi svelo ma che diventa davvero improbabile.
Non avremo più probabilmente conflitti simili alle due grandi guerre, e per fortuna, il film è davvero d'impatto per la crudezza di alcune scene, però mi ha preso, mi ha costretto a rimanere incollato allo schermo fino alla fine.
Perché? Forse nell'uomo è insito questo insano desiderio di combattere, forse fa parte della nostra natura, forse è un desiderio insensato e puramente maschile, o forse mi sono divertito guardando un film dove i nazi le buscavano di brutto. Chissà.

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