domenica 11 ottobre 2015

Vita da sbirro ... il palio del somaro






Leggo sul Carlino questo trafiletto sul Palio del somaro festa di Via del Pratello inneggiante al desiderio di fare comunità, quindi la fagiolata, il mercato del riuso,  e tante altre iniziative dedicate ironicamente a chi ogni anno sanziona i commercianti della zona ostacolando il loro 25 aprile.
Cito il Carlino chiaramente.
Ci saranno gare con i sacchi e le carriole e chi vincerà potrà esporre per un anno il drappello della vittoria: un somaro con alle spalle il Pratello, e cito sempre il Carlino:
“Il somaro è chi ci sanziona e chi ci ostacola e chi ha messo nel mirino il nostro 25 aprile”, e così in mostra come opere d’arte finiranno le sanzioni dell’ultima edizione.
E i commercianti fanno esempi di multe ingiuste come avere sanzionato un locale per avere lasciato un tavolo in strada cinque minuti dopo la mezzanotte e peccati veniali del stesso tipo.
E qui mi scappa da ridere.

Cos’è la legalità?

Questi signori, fanno il Palio del somaro e lo dedicano a chi li sanziona, e non ironizzano solo sull'amministrazione ma anche su chi in prima linea deve fare rispettare le regole.
Mi chiedo cosa significhi per questi signori e più in generale per i cittadini italiani la convivenza civile, il rispetto della libertà degli altri, ma questi signori sono superiori a tali frivolezze, perché ci vogliono imporre il loro personale concetto di libertà.
L’occupazione di spazi collettivi, l’assembramento davanti ai locali, la musica ad alto volume, e tante altre bazzecole per loro sono un modo di vivere compiutamente la socialità e il degrado è attenuato dalla loro riconquista degli spazi, e io penso che sia legittimo portare avanti uno stile di vita, e anche raccontarsela che con loro la città è più viva e sicura, ma non sulla pelle di chi è chiamato per senso di servizio a intervenire sul mancato rispetto di leggi e regolamenti.


Il somaro per certi italiani è chi  impedisce di fare ciò che più gli aggrada alla faccia del rispetto della libertà altrui e credo che questo atteggiamento faccia tendenza nel nostro paese dove chi fa rispettare le regole è un somaro, chi le infrange invece è un eroe, tranne quando tornando a casa da una notte ad alto tasso etilico si schianta contro un palo, ma come si dice, ogni guerra di libertà ha i suoi eroi e i suoi martiri.

Massimo Fagnoni
Delegato SULPL

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