venerdì 16 ottobre 2015

finanziamento pubblico ai partiti











L’aula del Senato ha approvato in via definitiva la proposta di legge Boccadutri che sblocca il finanziamento pubblico per gli anni 2013 e 2014 anche ai partiti che non hanno presentato un bilancio certificato. I sì sono stati 148, i no 44 e 17 gli astenuti.

Quasi tutti i gruppi hanno votato a favore; Sel si è astenuta, così anche i senatori del “Misto- L’altra Europa con Tsipras”. Il senatore Ap Andrea Augello si è astenuto in dissenso dal suo gruppo per quello che ha definito un «pasticcio». L’astensione al Senato vale come voto contrario. Il senatore Maurizio Romani (Misto, ex M5S) ha votato a favore.

Il M5S ha votato contro mentre il senatore 5 stelle Vito Crimi non ha partecipato al voto con questa motivazione: «Io a questo banchetto dove vi spartite i soldi, non voglio partecipare. Il mio non voto l’ho deciso dopo aver sentito Del Barba (Pd) che è stato un’offesa ai 19 milioni di poveri»; anche Maria Mussini (Misto, ex M5S) ha votato contro.

Dalla Stampa online.

Io non mi occupo di politica, anche se tutto è politica,  tutti siamo immersi in questo marasma sociale alla fine  sempre legato alla politica, anche se ho smesso da tempo di crederci  alla fine ci devo fare i conti.
Quindi leggo la notizia  e mi chiedo perché?
Non perché hanno votato in 148 a favore.
Non perché l'approvazione della legge ha avuto un iter velocissimo.
(Se penso che noi della Polizia Locale non sappiamo nemmeno che fine ha fatto la nostra proposta di riforma della legge già mi sale la rabbia).
Non perché ancora una volta arriveranno i denari ai partiti.

Mi chiedo perché avevano detto che la stagione dei rimborsi elettorali era finita e non era vero.

Poi parlo con un paio di colleghi, due "compagni", e mi dicono che eliminare i rimborsi elettorali vincolandoli a finanziamenti privati porterebbe l'Italia al livello degli Stati Uniti, dove chi ha i denari può fare campagna elettorale, e  chi riesce a sedurre le varie lobbies vince a mani basse.

E io penso chi se ne frega.

Credo che nel nostro paese dare denaro ai partiti è come buttarlo dalla finestra sperando che cada nelle mani giuste, perché diciamocelo, la corruzione, il ladrocinio, le tangenti, non sono sempre passate dalla politica nel nostro paese?
Non lo dico io lo dicono gli atti giudiziari, gli scandali, i governi crollati sotto il peso di indagini della magistratura e  questo dovrebbe bastare e agli amici che ancora per burla amano chiamarsi compagni dico, nessuna paura, come gli iscritti ai sindacati pagano ogni mese una tessera per avere una tutela, gli iscritti o i simpatizzanti di un partito dovranno mettersi le mani in tasca e pagare la propria scelta politica e così potremo contarci, così potremo sancire definitivamente la fine di un vecchio modo di fare politica e se devono vincere coloro che hanno i soldi, pazienza, del resto non è sempre andata così?

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