martedì 29 ottobre 2013

walking dead 4



E' iniziata la quarta stagione con grande promozione su sky e io che sono un fedelissimo dalla prima puntata ho deciso di farmi del male e ho cominciato a seguire le avventure dei sopravvissuti che al momento se la passano con grande fatica all'interno di un carcere abbandonato trasformato in comunità e rifugio.
Considerando il fatto che quasi in contemporanea sto giocando con l'ultima puntata di Resident Evil  all'xbox il mio momento attuale è zeppo di non morti che si aggirano bramosi di mangiare carne fresca senza la soddisfazione di riempirsi la pancia, ma solo per una compulsione insensata dettata da un virus micidiale che ha contaminato tutta l'umanità.
In effetti i non morti di Resident Evil e quelli di Walking Dead sono molto simili e poco hanno a che fare con gli zombi di tanta cinematografia, sono piuttosto una loro evoluzione e rappresentano la peggiore involuzione che potrebbe capitare all'essere umano, un mondo disumanizzato dove non esistono più regole, umana pietà, misericordia e progresso, ma solo morte e disperazione, solo una lotta al coltello e dove non c'è un luogo dove rifugiarsi, e nessuna certezza per il futuro.
Dove risiede il successo di questa serie? non credo sia nel fatto che nasce da un fumetto che in questi giorni ha compiuto 10 anni di vita, credo piuttosto che la sua forza nasca dal ritmo e dal fatto di  non lasciare scampo neanche allo spettatore che si affeziona ai diversi personaggi, lotta con loro e per loro fa il tifo, senza in realtà sapere chi sarà la prossima vittima. I dialoghi sono efficaci e realistici, pure nella totale follia del prodotto.
Se comincerete a seguirli questi uomini e donne in lotta vi accorgerete che i morsicatori/camminatori sono solo un pretesto per scavare a fondo nelle nostre paure, nelle più profonde convinzioni, e per mettere a nudo ciò che nel bene e nel male un essere umano può esplicitare
nei momenti più estremi.
Su sky

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