venerdì 9 novembre 2012

stati uniti italia uno a zero



Pochi giorni fa ho ascoltato Mentana parlare per radio delle elezioni americane.
Ha detto una cosa giusta, l'abbiamo pensata in tanti.
300 milioni di abitanti, tanti stati tanto diversi, molte etnie, molte pistole, ma un solo presidente, il presidente degli Stati Uniti.  L'avversario, il perdente Mitt Romney, nel discorso ai suoi elettori e all'America, si complimenta con il vincitore e promette di aiutarlo a governare.

E noi?
Vado a braccio:
Stanno per avvenire le primarie del PD  due euro per decidere chi deve diventare premier fra Bersani e Renzi, e sappiamo già che Renzi difficilmente ha una possibilità all'interno del grande democratico e rutilante partito democratico, io li conosco, e so quanto la democrazia può essere effimera in quel grande calderone di luoghi comuni e retorica.

Grillo? fa fuoco e fiamme contro una delle consigliere movimentiste la Salsi e ancora una volta si parla di libertà d'espressione all'interno del movimento 5 stelle. Mi piaceva tanto Grillo il comico, ambientalista, informato, graffiante, mi piace così poco il suo movimento.

L'Italia dei valori: è bastata una bella trasmissione come Report e i valori sono azzerati, solo pressione alta e spaccatura mentre Di Pietro parla già di rinnovamento, anche lui mi piaceva di più come magistrato.

La destra? Per amor del cielo.

Siamo in 50 milioni. Una piccola penisola bellissima e frastagliata. Come possiamo sperare di essere pronti nella prossima primavera a dare il timone a uno qualsiasi di questi signori?

Guardo Obama mentre si commuove davanti ai suoi collaboratori:

Si è laureato alla Columbia University e alla Harvard Law School, dove è stato il primo afroamericano presidente della Harvard Law Review. Organizzatore e attivista politico nella sua comunità di Chicago prima di ottenere la laurea in giurisprudenza, ha lavorato come avvocato nella difesa dei diritti civili e ha insegnato diritto costituzionale alla Law School dell'Università di Chicago dal 1992 al 2004.

E oltre ad essere colto, bello, preparato e afroamericano, è credibile  tanto credibile da essere stato rieletto da uno dei popoli più conservatori del mondo, anch'io voterei per lui se si presentasse alle nostre primarie democratiche e spenderei anche cinque euro per votarlo ( pensa un po').

Perché noi non siamo in grado di proporre una persona che neanche lontanamente si avvicini a un tale modello? E non parlo del colore della pelle. Forse è proprio vero che ci meritiamo di essere uno dei paesi con il più alto livello di corruzione al mondo e le cose belle, accidenti, sono quasi tutte nei musei, o in caduta libera come a Pompei.

Che dire ai nostri figli che voteranno il prossimo anno per la prima volta? 

Non so più, sono rimasto quasi senza parole.




1 commento:

Nadia ha detto...

Certo però che quando ho sentito gli importi che hanno speso per la campagna elettorale mi si è gelato il sangue nelle vene..... con la crisi che abbiamo noi ora se i nostri politici spendessero tanto questo sarebbe un valido motivo per non votarli!!!!!!!!!