domenica 11 novembre 2012

Medium fine serie






Medium termina in maniera repentina e non vi racconterò come, perché se non avete sky può essere che lo stiate seguendo in ritardo altrove.
Perché finiscono le serie televisive? E soprattutto cosa ci spinge ad affezionarci tanto?
In Medium non c'era nulla di davvero credibile, la simpatica protagonista che riesce attraverso i sogni a svelare i crimini, a volte a prevenirli, e che parla allegramente con i defunti, è davvero poco realistica, ma la famiglia che ha intorno con il marito ingegnere e le tre figlie buffe è una entità assimilabile a quanto di più desiderabile possa perseguire un essere umano nella sua vita, la serenità di una vita normale, una famiglia felice e affiatata e due persone che si amano per sempre.
Cosa ha fatto di questa una serie vincente?
Credo la commistione di questi due elementi, la magia della protagonista che riesce a svelare segreti altrimenti di difficile soluzione, la trama comunque gialla e a volte addirittura noir e la famiglia americana alla quale tornare sempre al termine di ogni indagine.
Mi mancheranno questi personaggi Alison Dubois, la brava Patricia Arquette, Joe Dubois, il meno famoso Jake Weber, il procuratore che infine diventa sindaco Manuel Devalos, Miguel Sandoval e tutti gli altri personaggi di questa favola americana.

Ogni fine serie è come la conclusione di un romanzo al quale mi ero affezionato, e solo i malati di televisione come me forse possono comprendere.


1 commento:

Nadia ha detto...

E' una delle poche serie che seguo con passione. Lei è fantastica, ma il vero mito è Joe, il marito. Paziente, comprensivo, collaborativo.... Decisamente ancor meno credibile di Alison!