lunedì 14 luglio 2014

la follia dei coupon



Un collega mi racconta di come le sue prossime vacanze saranno splendide e risparmiose grazie a un intelligente utilizzo di coupon di quelli che in Italia trovi nei siti specializzati che ti permettono di avere sconti su tutto dal dentista, all'imbianchino, all'agriturismo, ai bagni termali etc etc.
Il collega è uno pratico, uno che sa come non farsi fregare dal consumismo.

Il consumismo ... tutti ne siamo affetti, io compreso, però gli americani sono spettacolari, c'è questa trasmissione Pazzi per la spesa su Real Time, uno dei canali che solitamente evito perché pieno di tutto ciò che per me è più difficile da guardare, non so i vestiti da sposa, le malattie terribili, la lotta degli obesi contro il loro problema e cose così.

Mi capita di guardare un pezzo di Pazzi per la spesa, la storia è più o meno così, famiglie di americani che accumulando migliaia di coupon di sconti riescono ad acquistare merce nei grandi mercati pagandola pochissimo.
Acquistano roba che poi non riescono a consumare, perché è troppa, perché non ne avevano davvero bisogno e quindi l' accumulano come formiche impazzite, non certo cicale felici.
Il loro godimento tutto intellettuale è fregare la cassa, esibendo migliaia di coupon, credo ci sia anche una gara fra questi nevrotici del risparmio, a chi riesce a comprare di più spendendo di meno, in meno tempo.
Accumulatori seriali, famiglie impegnate tutte sul fronte del coupon, uno di questi ha anche inventato un robot per schedare i coupon, per dividerli e poi raccoglierli.

La trasmissione è vera? Sembra di sì, sembra che esista questa pratica negli States.
Gli americani sono solo la massima espressione delle contraddizioni umane, consumano troppo, ingrassano troppo, bevono da enormi bottiglie di bevande gassate, si ammazzano nelle scuole con le armi che neanche Obama è riuscito a regolamentare, riempiono case di oggetti diventando accumulatori di spesa ma anche di cianfrusaglie, hanno il maggior numero di serial killer e continuano ad essere un prodotto da importare.

L'America il paese della libertà, massima espressione della nostra folle corsa verso un unico ripido dirupo dove non esiste più la coscienza ma solo un'isterica giostra di consumismo sfrenato e nevrosi collettiva, non è spettacolare?

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