mercoledì 11 giugno 2014

amica donna


Ho letto il nuovo romanzo di Emanuele Cimatti, in arte Vasco Rialzo per motivi di diletto e perché dovrò chiacchierare con lui la prossima settimana, il 19 giugno 2014 alle 18 per l'esattezza, davanti alla libreria coop del centro Lame. Come consuetudine parleremo improvvisando dei nostri due ultimi lavori e siete chiaramente invitati.

Parlare di un libro di Vasco è come entrare in un terreno insidioso dove letteratura si fonde con comicità, erotismo, commedia, e altre possibilità espressive che non riesco a classificare.

Mi viene in mente a tratti Bukowski che ho letto in gioventù e anche Porci con le ali, diario sessuo politico di due adolescenti, quando scrivere di sesso era sperimentale per certa parte della sinistra, non esistevano ancora le sfumature di grigio, che peraltro non ho mai letto, non esisteva  nemmeno l'attuale visione  disincantata del nostro quotidiano nevrotico.

Questo nuovo lavoro di Vasco parte da un presupposto, quello dell'indagine antropologica sulla possibilità o meno di amicizia fra uomo e donna, ma credo sia un pretesto per imbastire una  narrazione composta soprattutto di dialoghi e  pensieri dei diversi personaggi in un gioco dove al parlato fra uomo e donna viene spesso affiancato il pensiero, quello nascosto e a volte neanche tanto che spesso caratterizza le relazioni fra i due sessi.

Sesso è una parola bella rotonda, riempie la bocca e in certi casi la vita, e la vita di Aldo personaggio maschile venticinquenne (credo) è soprattutto impostata sugli aspetti goderecci del vivere, mangiare, bere bene e molto e fare sesso. Il personaggio Aldo rappresenta  la parte più remota del nostro essere maschile, quella celata, quella che non si può mostrare, soprattutto se si è sposati e  se si vuole conservare integro il proprio rapporto di coppia.
Ma Aldo è libero, giovane e sparpagliato dietro ai propri desideri quasi tutti terreni e materiali, fra i quali spicca un bisogno di amicizia e affetto da parte dell'universo femminile che lui trova più affascinante di quello maschile, da tutti i punti di vista.
Aldo è la mia parte repressa, quella che superati i 50 ho riposto nel baule delle cose irrealizzabili per un fatto morale, sostanziale e fisico. Non potrei bere e mangiare quanto Aldo morirei in meno di un mese. Aldo è liberatorio ed è dentro ogni maschietto da quello più bigotto e morigerato a quello più bestiale e istintivo. Lui non fa nulla di male se non esplorare con i suoi strumenti il mondo circostante permanentemente incantato dalla bellezza femminile.
Ogni considerazione socio antropologica la ritengo uno scherzo.
Un libro rilassante, fuori dalle rotte di genere che sono mia delizia e condanna, fuori da qualsiasi considerazione politica o morale.
Alla fine le cose che contano di più nella vita quali sono?
Amore e amicizia?
Mah è più facile sesso e denaro, osservando il comportamento dei nostri personaggi pubblici coinvolti quotidinamante in scandali sessuali o finanziari.
Alla fine Aldo è un personaggio positivo che vive in un suo mondo e pulsa di desideri espliciti, raccontato con la consueta leggerezza da un Vasco Rialzo irriverente e provocatorio, un romanzo per alleggerire il quotidiano da consumare preferibilmente davanti a un vodka red bull magari in spiaggia. 

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