lunedì 1 luglio 2013

molto forte incredibilmente vicino







La tragedia delle torri gemelle è in realtà solo una componente di questo bel film tratto da un romanzo che dicono sia molto bello. Ancora una volta il protagonista è un bambino, un bambino strano con evidenti tratti autistici, e una profonda insicurezza o paura del mondo circostante.
Suo padre, un Tom Hanks invecchiato e sempre bravo nel suo ruolo secondario, è il tramite fra il figlio e il mondo circostante, un personaggio da favola, un padre quasi perfetto nella sua capacità di amare questo bambino difficile e spaventato.
La tragedia dell'11 settembre diventa lo spunto per una caccia al tesoro affascinante che il ragazzo intraprende dopo la morte del padre nel tentativo di prolungare il più possibile il legame padre figlio e per allontanare il momento della separazione definitiva.
Sicuramente nel romanzo alcuni aspetti avranno avuto una sottolineatura impossibile da riprodurre in un film, però l'atmosfera del film è quasi magica, con un magistrale e vecchissimo Max Von Sydow, nel ruolo del nonno misterioso e muto che accompagna per un tratto la ricerca del nipote in una New York attuale, dove lo spettro dell'11 settembre assume quasi un connotato pacificatore, avvicinando vittime e sopravvissuti in una nuova prospettiva di vita.
Mi è piaciuto, mi ha commosso, drammatica la parte dove il bambino riascolta gli ultimi sei messaggi lasciati dal padre nella segreteria telefonica.
Se siete giù di morale consiglio di rimandare la visione.
Su Sky.

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