giovedì 15 settembre 2022

Better Call Saul ... fine serie


 

Dovrò fare i conti con il lutto per la fine di un piccolo capolavoro.

Better Call Saul il prequel di Breaking Bad si è rivelato un capitolo indipendente e completo pur nelle imperfezioni del caso.

La conclusione di Breaking Bad è una delle più centrate nella storia, le ultime puntate di Better Call Saul stentano a trovare la giusta direzione ma la conclusione ha un senso.

Se volessimo trovare un motto per definire il senso questo sarebbe rimpianto legato al tempo del nostro breve passaggio su questa terra.

Rivedendo la carrellata di personaggi che verso il finale compaiono con brevi apparizioni non posso che dichiarare il mio amore per ognuno di essi da Walter White, Jesse Pinkman, Mike Ehrmantraut, commovente quando parla del giorno della sua prima mazzetta, spartiacque di una vita tutta in salita da quel momento, vero eroe del senso di colpa, Gus Fring, Kim Wexler per citare i principali.

Saul Goodman è l'antieroe di Better Call Saul raggiungendo vette eccelse nell'incarnazione dell'uomo perduto nella ricerca spasmodica del denaro. Un vero genio del male che cancella ogni traccia di umanità proprio perché ferito e umiliato definitivamente dalla vita, eppure si riscatta nell'unico modo che conosce e alla fine risorge. 

Avrei voluto una conclusione salvifica? Tipo lui e Kim su una spiaggia caraibica?

Sicuramente.

Ma Better Call Saul non conosce il lieto fine e ci vuole coraggio a guardare la serie fino alla giusta conclusione.

Spero che gli autori sapranno superarsi in futuro, ma ne dubito.

Su Netflix

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