sabato 4 dicembre 2021

il GFVIP e il gap generazionale


 

Leggo su twitter dell'ultima polemica in atto nel grande gioco del programma più trash della televisione italiana il GFVIP.

Un furioso battibecco fra tre sorelle chiamate principesse e una regina della lirica italica signora Ricciarelli, che conosco superficialmente non essendo, ahimè, un amante del bel canto, in realtà la Ricciarelli l'ho vista in un film di Pupi Avati, mi pare, ma devo ammettere che non mi ha colpito come attrice.

Sono andato a cercare alcuni video su you tube dello scontro generazionale e sono rimasto colpito, invece, dalla violenza verbale soprattutto della signora Ricciarelli nei confronti delle tre ragazze.

A pelle le tre giovani non suscitano la mia simpatia, ma si sa non sono un tifoso delle giovani generazioni, ma indipendentemente da ciò, alcune dichiarazioni e soprattutto il tono della ex cantante lirica mi sono sembrate eccessive.

Anch'io sono un anziano e ho più esperienza delle tre fanciulle, ma non vado a comparare la mia vita, la mia storia con i giovani di oggi, perché oggi il mondo è diverso da quello della mia giovinezza e sicuramente non facile.

Ma la cosa più inquietante e per certi versi di interesse antropologico è la percezione della realtà di questi soggetti sottoposti all'esperimento più trash fra tutti i reality odierni, essere costretti a convivere con altri "vipponi" fuori da ogni contesto sociale per un periodo indeterminato senza contatti quotidiani con il mondo esterno.

I cosiddetti vip, e anche su questo punto sarebbe interessante misurare l'importanza effettiva di tali personaggi, perché parliamone, una persona davvero importante andrebbe davvero al GF?

Dicevo i "vipponi" in una dinamica massacrante, vivono una realtà distorta e nel tempo sviluppano relazioni creando gerarchie nuove che non hanno niente a che fare con il mondo reale, ma funzionali alla loro condizione di auto segregati.

Quindi una ex cantante lirica diventa effettivamente, in quella dimensione, la regina della casa, e guai a metterla in discussione e le tre "principesse" diventano tre ragazzine viziate che si sono permesse di contraddirla.

Che dire, l'esperimento della casa è sempre un buon spunto per riflettere sulle miserie umane, e come i polli di Don Abbondio, gli esseri umani continuano a beccarsi mentre vengono condotti verso il loro destino, incapaci di cogliere l'effettiva realtà delle cose.

E su tutto impera Signorini che con il suo sorriso sornione e un'abile regia manipola la realtà creando lo spettacolo.


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