mercoledì 5 febbraio 2020

Comma 22




Ho portato a termine, faticando, la lettura di Comma 22 capolavoro di Joseph Heller, giornalista, scrittore che racconta la sua guerra ricollocando l'azione a Pianosa, e raccontando una storia che ho trovato modernissima e a tratti fin troppo rivoluzionaria.
Il linguaggio è originale, l'utilizzo del grottesco, della sdrammatizzazione a tutti i costi e la continua ironia sicuramente da una parte aiutano il lettore a una visione disincantata della terribile guerra mondiale, permettendogli di concentrarsi sul non senso che risiede nelle gerarchie di taluni poteri dove la logica vine soppiantata dalla ragione di stato.
Io però in un romanzo di guerra cerco altro, lo so che la guerra è un'atroce fardello dell'umanità, ma so anche che non siamo ancora riusciti a farne a meno, come del cancro del resto.
Quindi quando leggo un romanzo cerco l'emozione, la tensione dell'azione, la profondità dei personaggi e in questo romanzo devo dire che i personaggi escono spesso penalizzati come macchiette poco credibili vittime tutte del non senso del comma 22.
Questo è uno dei rari casi nei quali mi trovo più a mio agio con la realizzazione televisiva che sto guardando su sky rispetto al testo.

Rimane una riflessione sui controsensi del potere, io che ho fatto il militare come ufficiale di complemento ho sperimentato l'arroganza di ordini insensati ai quali era impossibile opporsi, e tutt'ora mi capita di scontrarmi con l'arroganza dei poteri politici attuali quelli che continuano a dirci che noi popolo che lavora e paga le tasse, dobbiamo rassegnarci a soffrire, a pagare per chi non lo ha mai fatto, ad andare in pensione a 67 anni, a morire in silenzio e mi sembra che il famoso comma 22 valga ancora soprattutto nel nostro ridicolo paese.

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