giovedì 15 novembre 2018

Ombre cinesi su Bologna ... frammenti 3












C’erano i Cof2, Trebbi non ricorda quanto costavano, ma ricorda
bene quella cosa del bastoncino, se sopra al legnetto c’era scritto Cof
vinceva un altro ghiacciolo e non è questione di nostalgia, la nostalgia
è una malattia, ti prende alle gambe e alla fine non riesci più a fare nulla
se non piangerti addosso e biascicare a qualche coetaneo come si stava
meglio quando si stava peggio.
Però quei cof, come li chiamavano ai suoi tempi, avevano un sapore
diverso, lui preferiva quelli alla menta e al limone, e mentre spezza
il ghiaccio con i denti ancora forti e lo succhia, avverte potente la fitta
che dalla lingua arriva fino al cervello, e non c’è niente da fare la fitta
è obbligatoria come se ci fosse qualcuno a punirlo per quel piacere gelido,
questione di terminazioni nervose alcuni le hanno altri evidentemente
no e si preme una mano calda sulla fronte stempiata mentre
Devis lo squadra curioso.



2 Ghiacciolo marca Cof (Cavazzoni Orlando e fratello) prodotto a Bologna
dal 1952 al 1991, fonte Succede solo a Bologna

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